L’indiscrezione di Dagospia: ad aprile Pier Silvio Berlusconi potrebbe scendere in campo in caso di bocciatura del referendum sull’Autonomia, con Forza Italia che farebbe cadere il governo Meloni.
Pier Silvio Berlusconi a breve potrebbe darsi alla politica e prendere la guida di Forza Italia, ma questa scesa in campo del rampollo e numero uno di Mediaset andrebbe a generare un terremoto politico nel centrodestra capace di far cadere il governo Meloni.
Questa “bomba” è stata sganciata da Dagospia - sito che di recente si è dimostrato essere spesso molto ben informato -, con i due figli maggiori di Silvio Berlusconi che ultimamente starebbero seguendo con sempre più interesse le vicende politiche del Paese.
Dopo la morte del padre, molto si è parlato di una scesa in campo da parte di Pier Silvio o Marina Berlusconi che, di fatto, controllano Forza Italia visto che il partito avrebbe un debito da 90 milioni con la famiglia dell’ex premier venuto a mancare oltre un anno fa.
Di recente Marina Berlusconi ha avuto un colloquio con Mario Draghi - dues ex machina dell’incontro è stato Gianni Letta -, mentre per Dagospia adesso Pier Silvio Berlusconi si sarebbe convinto a prendere in mano le redini degli azzurri.
Ci sarebbe anche una sorta di data per l’ingresso in politica di Pier Silvio Berlusconi: aprile 2025, a patto che il referendum sull’Autonomia, tema che non entusiasma Forza Italia e che è vitale invece per la Lega, venga bocciato dagli italiani, con la scesa in campo del manager che andrebbe a segnare la fine del governo Meloni.
Pier Silvio Berlusconi in politica: cade il governo Meloni?
“ Giorgia Meloni mangerà il panettone, ma non si sa se arriverà alla colomba ”. Questa sarebbe la voce che circolerebbe da giorni nei palazzi romani legata alla possibilità di un ingresso di Pier Silvio Berlusconi nel mondo della politica.
Il secondogenito di Silvio Berlusconi secondo Dagospia, “incoraggiato” dalla moglie Silvia Toffanin, si starebbe convincendo a prendere il controllo in prima persona di Forza Italia, tanto da stare allestendo una rete di collaboratori pronti a supportare questa sua nuova avventura.
Se gli italiani dovessero cestinare la riforma dell’Autonomia per mezzo del referendum, allora ecco che Pier Silvio Berlusconi potrebbe prendere la palla al balzo per dare una svolta liberale - anche sul tema dei diritti civili come più volte sottolineato dalla sorella maggiore - agli azzurri.
Senza Forza Italia il governo non avrebbe i numeri per andare avanti e Giorgia Meloni, di certo, non potrebbe accettare di farsi logorare forte anche degli ultimi sondaggi che indicano Fratelli d’Italia oltre la soglia del 30%.
A sconsigliare il numero uno di Mediaset dallo scendere in politica però ci sarebbe Marina Berlusconi, timorosa “che il fratello finisca fagocitato dal tourbillon dell’agone politico, a maggior ragione che oggi, a differenza del passato, le aziende di famiglia non hanno bisogno di essere salvate”.
Giocare un ruolo da protagonista oppure continuare a tirare i fili della maggioranza da dietro le quinte? Questo sarebbe il dilemma per Pier Silvio Berlusconi, ma prima ci sarebbe da capire come finirà il referendum sull’Autonomia: in caso di una bocciatura a quel punto nessuno scenario potrebbe essere escluso.
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