Il piano Ue per proteggere i gasdotti dagli attacchi: «Sorveglianza satellitare e scudo anti-missili»

Claudia Mustillo

5 Ottobre 2022 - 15:42

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Dopo l’attacco ai gasdotti Nord Stream arriva il piano, in cinque punti, dell’Unione Europea per proteggere le infrastrutture.

Il piano Ue per proteggere i gasdotti dagli attacchi: «Sorveglianza satellitare e scudo anti-missili»

Continua la guerra in Ucraina e dopo l’annessione dei territori da parte della Russia, a seguito dei referendum, la tensione tra Vladimir Putin e occidente è sempre più alta. Arriva la risposta dell’Unione Europea con un piano in cinque punti per proteggere i gasdotti dagli attacchi.

«Lanciando una guerra contro l’Ucraina, Vladimir Putin ha anche lanciato un ’missile energetico’ contro l’Europa. Vuole cancellare le nostre economie, indebolire le nostre società e distruggere il nostro morale. Dobbiamo essere lucidi nel valutare l’entità del danno. Questa crisi rivendica la nostra strategia di crescita comune e rende urgente stabilire un’autentica unione energetica. Sarà un pilastro essenziale della sovranità dell’Ue», il commento del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in un intervento sul Financial Times.

E dopo il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream, insieme ai rischi ambientali legati alla fuga di gas, è opportuno proteggere le infrastrutture: ecco i punti del piano europeo contro gli attacchi russi.

I 5 punti dell’Europa

L’Unione Europea risponde alla Russia di Vladimir Putin con cinque punti per proteggere le infrastrutture energetiche da possibili nuovi attacchi e sabotaggi.

Ursula Von der Leyen ha spiegato che prima di tutto «dobbiamo essere più preparati», e per questo «abbiamo approvato una nuova legislazione che rafforzerà la resilienza delle entità critiche dell’Ue»; in secondo luogo, «dobbiamo sottoporre a stress test la nostra infrastruttura», per «identificare i suoi punti deboli e preparare la nostra reazione a interruzioni improvvise».

Il terzo punto consiste «nell’aumentare la nostra capacità di risposta attraverso il nostro meccanismo di protezione civile dell’Unione già in atto». «In quarto luogo, faremo il miglior uso della nostra capacità di sorveglianza satellitare per rilevare potenziali minacce», ha proseguito in riferimento alla minaccia di sabotaggi come si è visto sui tubi di Nord Stream. Infine, "rafforzeremo la cooperazione con la Nato e i partner chiave come gli Stati Uniti su queste questioni critiche

Secondo il magazine tedesco Spiegel, citando un documento dell’Anticrimine federale Bka, le falle dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 sarebbero effetto di un «sabotaggio mirato» e attuato molto probabilmente da «attori statali».

Il piano di sicurezza per Piombino

È previsto un piano di sicurezza contro minacce terroristiche al rigassificatore di Piombino, come afferma Snamin: «Il terminale sarà dotato di un piano di security, attualmente in fase di condivisione con le autorità competenti, per prevenire le minacce e gestirle per minimizzarne i potenziali effetti».

Ottavo pacchetto sanzioni a Mosca

Approvato anche l’ottavo pacchetto di sanzioni contro la Russia da parte degli ambasciatori dell’Unione Europea. La formalizzazione che avverrà per procedura scritta nelle prossime ore. Le nuove sanzioni prevedono anche il cosiddetto “price cap” al petrolio russo. L’obiettivo della misura è di ridurre le capacità della Russia di reperire risorse economiche dai mercati internazionali da poter poi utilizzare per finanziare la guerra in Ucraina.

Lo scudo anti-missili

Insieme al nuovo piano dell’Ue in cinque punti per difendere le infrastrutture energetiche dell’Unione c’è anche il nuovo progetto di uno scudo nucleare europeo. Italia, Francia, Germania, Spagna, Olanda e Finlandia stanno lavorando al progetto Twister, acronimo per Timely warning and Interception with space-based theater surveillance, finanziato dal fondo europeo per la difesa - circa 100 milioni di euro - per realizzare «un intercettore endo-atmosferico europeo per affrontare minacce aeree emergenti e complesse (missili cruise ipersonici, veicoli di volo ipersonici, missili balistici di manovra)», si legge in una nota della Mbda, gruppo europeo che si sta occupando dello sviluppo del progetto. Lo scudo arriverà nel 2030 e sarà integrato a quello Nato. Il progetto è partecipato al 25% dall’italiana Leonardo.

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