Petrolio: peggiorano le stime sulla domanda, lo dice l’OPEC

Violetta Silvestri

12 Ottobre 2022 - 15:27

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Nelle nuove stime dell’OPEC, la domanda di petrolio è vista ancora in calo nel 2022 e anche nel 2023. Le quotazioni oscillano al ribasso: cosa aspettarsi sui prezzi?

Petrolio: peggiorano le stime sulla domanda, lo dice l’OPEC

L’OPEC ha tagliato le sue previsioni di crescita della domanda mondiale di petrolio nel 2022 per la quarta volta da aprile e ha anche ridotto la cifra del prossimo anno, citando il rallentamento delle economie, la ripresa delle misure cinesi di contenimento del Covid e l’elevata inflazione.

Le stime si sposano con l’ultima decisione del cartello di tagliare la produzione dell’entità più grande dal 2020 per sostenere il mercato. Cosa ha previsto l’OPEC e cosa può succedere al prezzo del greggio.

OPEC: domanda di petrolio in calo, di quanto? Le stime

La domanda di petrolio aumenterà di 2,64 milioni di barili al giorno (bpd) o del 2,7% nel 2022, ha affermato l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) in un rapporto mensile, in calo di 460.000 bpd rispetto alla previsione precedente.

“L’economia mondiale è entrata in un periodo di maggiore incertezza e sfide crescenti, tra livelli di inflazione elevati in corso, stretta monetaria da parte delle principali banche centrali, livelli elevati di debito sovrano in molte regioni e problemi di offerta in corso”, ha affermato l’OPEC nel rapporto.

Al tono della nota si aggiunga che il Fondo monetario internazionale ha avvertito che il peggio delle attuali turbolenze “deve ancora venire”. I prezzi del petrolio sono crollati del 23% nel terzo trimestre, la peggiore caduta in più di due anni, mettendo a rischio le entrate delle nazioni OPEC.

L’anno prossimo, il cartello prevede che la domanda di petrolio aumenterà di 2,34 milioni di barili al giorno, 360.000 barili al giorno in meno rispetto alle previsioni precedenti.

L’OPEC+ ha aumentato la produzione di greggio per la maggior parte di quest’anno per allentare i tagli record messi in atto nel 2020 dopo che la pandemia ha ridotto la domanda.

La revisione della domanda da parte dell’organizzazione è comunque eclissata dall’entità del taglio annunciato dalla coalizione. Anche se attuato solo in parte, porterà la produzione dell’OPEC notevolmente al di sotto della media di 29,43 milioni di barili al giorno di greggio che il gruppo ritiene di dover fornire nel quarto trimestre.

Bisogna anche evidenziare che la produzione dei 13 membri del gruppo è aumentata di 146.000 barili al giorno a 29,77 milioni al giorno a settembre, con l’implementazione di un aumento simbolico annunciato dopo la visita di Biden nel Regno quest’estate, secondo il rapporto. Tuttavia, la maggior parte dei Paesi non è riuscita a raggiungere i propri obiettivi di produzione a causa di investimenti insufficienti e interruzioni operative.

In uno scenario di profonda recessione, il Brent potrebbe sprofondare nel minimo di $60 al barile entro la metà del 2023, secondo RBC Capital Markets, anche se le prospettive rimangono difficili da delineare in questo momento.

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