Perché i taxi a Roma non si possono più prenotare

Giorgia Bonamoneta

15 Ottobre 2022 - 19:59

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Crisi dei taxi a Roma: lunghe file e carenza di auto bianche. Ecco perché non si possono prenotare taxi e quali sono le proposte del Campidoglio per risolvere il problema.

Perché i taxi a Roma non si possono più prenotare

I taxi a Roma non si possono più prenotare. Con la fine della pandemia anche le app che favorivano il flusso della fila per i servizi, come quella per i taxi, hanno smesso di funzionare correttamente. È quello che è accaduto con i taxi a Roma, dove l’app per la prenotazione non ferma la vettura, lasciando a piedi l’utente.

Sono moltissimi le lamentele di chi, nel ritorno del traffico cittadino a pieno regime, lamenta lunghe file e malfunzionamenti delle prenotazioni. Critica la situazione soprattutto alla stazione Termini (Piazza dei Cinquecento) dove la fila è in media molto lunga e che con l’assenza di prenotazioni ci verificano continui ritardi. I momenti peggiori sono in particolare la sera, quando piove o durante gli scioperi dei trasporti pubblici. L’unico sistema di prenotazione che ancora funziona è quello per i taxi diretti agli aeroporti Roma Fiumicino e Roma Ciampino.

Secondo il presidente della cooperativa Radiotaxi 3570 la colpa è dovuta al traffico cittadino, alle condizioni della strada e a un maggior numero di mezzi di trasporto pubblici in circolazione. Con queste condizioni, sostiene Loreno Bittarelli, è impossibile fornire un servizio migliore. Per questo bisognerebbe ripensare, continua, di rimodulare i turni a seconda delle reali esigenze dell’utenza. Proprio per questo l’amministrazione comunale ha iniziato a pensare a una serie di opzioni per risolvere il problema dell’aumento dell’orario di lavoro fino all’ipotesi di una tariffa fissa.

Taxi in tilt a Roma: lamentele per l’app e le prenotazioni mancate

Ad appena un mese dal ritorno negli uffici e nelle scuole, Roma è in tilt. Sono i taxi, nello specifico, a essere le prime vittime della gestione dei trasporti. Sembra infatti che con le app non sia più possibile prenotare le corse e questo causa lunghe file nei luoghi di maggior assembramento, come le stazioni e in particolare stazione Termini. L’unico sistema ancora attivo di prenotazione è quello di taxi con corse dirette verso gli aeroporti, mente in tutti gli altri casi ci sono lunghe attese al telefono, app che spesso non funzionano o che non mantengono la prenotazione e un servizio particolarmente ostico soprattutto nei momenti di maggior richiesta.

Loreno Bittarelli, presidente di Radiotaxi 3570, la più grande cooperativa del settore della Capitale, ha affermato che in queste condizioni non si possono più garantire i servizi. Infatti con pioggia, negli orari serali o durante gli scioperi dei trasporti pubblici le code di attesa per i taxi sono lunghissime e anche prenotando si rischia di non vedere arrivare l’auto prenotata.

Secondo Bittarelli la colpa va ricercata nel traffico, nelle condizioni del trasporto pubblico e delle strade. Se già prima le condizioni per assicurare il servizio erano complesse in una città come Roma, ora con il ritorno alla normalità e i problemi sopra elencati, è quasi impossibile svolgere un normale servizio.

La proposta dell’amministrazione comunale per risolvere la crisi dei taxi

Loreno Bittarelli è convinto che andrebbero rimodulatati, secondo le esigenze reali dell’utenza, i turni così da assicurare il servizio nel miglior modo possibile. Secondo il Campidoglio invece le possibilità per risolvere la crisi dei taxi sono: una tariffa fissa e prolungare l’orario di lavoro.

L’amministrazione comunale ha infatti notato come le code per l’attesa dei taxi si verificano alle stazioni per la carenza di auto bianche e in particolare nel weekend, quando il servizio diminuisce per via dei riposi del fine settimana. Prolungando l’orario di lavoro e stringendo sui riposi - come prevede l’ordinanza emessa a settembre dal Campidoglio - si dovrebbe riuscire a risolvere la crisi. Un’altra ipotesi per risolvere la questione è quindi rafforzare i turni lavorativi e la valutazione di una tariffa fissa da e per le stazioni, in particolare per la stazione Termini, snodo ferroviario più importante di Roma.

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