L’UE ha troppe imprese piccole, vecchie e a bassa crescita. Circa un quinto dei dipendenti europei lavora in microimprese con 10 persone o meno, circa il doppio rispetto agli USA
La crescita economica e la crescita della produttività tra le nazioni dell’Unione Europea è rimasta indietro rispetto all’economia statunitense. Quali sono le ragioni e cosa si potrebbe fare? Un gruppo di saggi nel numero di giugno 2025 di *Finance & Development* offre alcuni spunti. Un tema ricorrente è che l’integrazione economica europea non è avanzata come previsto. Di conseguenza, le imprese europee vendono in mercati nazionali più piccoli, invece che in un mercato continentale, e i loro incentivi ad attrarre finanza e a investire in economie di scala e nuove tecnologie risultano ridotti.
Ad esempio, Alfred Kammer in “Europe’s Integration Imperative” scrive:
L’UE ha compiuto progressi significativi nella liberalizzazione del commercio tra i suoi Stati membri, ma restano numerosi ostacoli. Secondo ricerche del FMI (2024), le barriere commerciali elevate all’interno dell’Europa equivalgono a un costo ad valorem del 44% per i beni manifatturieri e del 110% per i servizi. Questi costi ricadono sui consumatori e sulle aziende europee sotto forma di minore concorrenza, prezzi più alti e produttività più bassa. [...]
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