Le azioni di Nexi, società attiva nei servizi dei pagamenti digitali, sono crollate dei minimi intraday fino a oltre -7%. Cosa sta succedendo e cosa può succedere ora al titolo.
Una sessione da incubo per le azioni Nexi, quella di oggi mercoledì 5 novembre 2025, seguita alla pubblicazione della trimestrale da parte della PayTech italiana che offre servizi di pagamenti digitali, quotata sul Ftse Mib di Piazza Affari.
I titoli Nexi si confermano i peggiori del listino benchmark della borsa di Milano, crollando nei minimi intraday di più del 7%, in una seduta caratterizzata dalla debolezza dell’azionario.
Le azioni scontano l’effetto dei conti, che non hanno convinto gli analisti.
Trimestrale Nexi, i numeri del terzo trimestre. Il trend dei ricavi nelle principali divisioni
Dalla trimestrale di Nexi è emerso che, nel terzo trimestre del 2025, la società ha incassato ricavi in crescita a 927,3 milioni di euro, in rialzo su base annua dell’1,8%, mentre l’EBITDA si è attestato a 526,4 milioni, in crescita dello 0,9% su base annua.
I costi totali sono ammontati a 400,8 milioni, +3,1% a/a, mentre l’EBITDA margin ha raggiunto il 56,8%, scendendo di 54 punti base su base annua per effetto del mix dei ricavi e del phasing di alcuni costi operativi.
Tra le componenti dei ricavi, la divisione Digital Banking è stata interessata da un calo del 4,8% che ha fatto scendere il fatturato a 93,2 milioni di euro nel terzo trimestre dell’anno.
Nexi ha tuttavia precisato di prevedere che la crescita dei ricavi di questa unità tornerà positiva nel quarto trimestre del 2025 e nell’anno 2025.
Stabile la divisione del Merchant Solutions (+0,6% a 537,2 milioni) mentre l’unità di Issuing Solutions ha segnato una buona performance, segnando un incremento del 6,6% a 296,8 milioni.
I conti di Nexi dei primi nove mesi del 2025
Guardando ai conti di Nexi relativi ai primi nove mesi del 2025, i ricavi di Gruppo si sono attestati a € 2.642,7 milioni, in rialzo del 2,8% a/a, con una crescita underlying pari a +6% a/a sia nel trimestre che nei primi nove mesi dell’anno.
Per crescita unrdelying, ha ricordato il gruppo, si intende quella che esclude la perdita ormai nota di alcuni clienti bancari in Italia a seguito di operazioni di M&A e altre discontinuità (come, ad esempio, rinegoziazioni dei contratti bancari).
Sempre nei primi nove mesi del 2025, l’EBITDA di Gruppo è stato pari a € 1.395,7 milioni, in rialzo del 3,5% su base annua, con l’EBITDA margin che si è attestato al 52,8%, in rialzo di 35 punti base rispetto ai primi nove mesi del 2024.
Nello stesso arco temporale, i costi totali sono ammontati a € 1.247,0 milioni, segnando un aumento del +2%, sulla scia delle continue misure di efficientamento e per la leva operativa del Gruppo.
La guidance per il 2025 confermata e l’annuncio della data del Capital Markets Day
Riguardo alla guidance, Nexi ha confermato le previsioni per l’intero 2025, per la precisione:
- Ricavi in crescita a un ritmo low-to-mid-single digit su base annua, per gli impatti eccezionalmente elevati relativi alla vendita dei business di acquiring da parte di alcune banche e alle rinegoziazioni di contratti rilevanti in termini di size. Al netto di tali impatti, la crescita underlying dei ricavi è prevista in accelerazione su base annua.
- EBITDA margin expansion: almeno 50 punti base su base annua. Nexi ha confermato a tal proposito un EBITDA margin expansion positiva, la cui entità dipenderà dal mix dei volumi e dei ricavi nel quarto trimestre 2025.
- Una generazione di cash in eccesso di almeno € 800 milioni.
Con la pubblicazione dei conti, Nexi ha infine annunciato che il Capital Markets Day si terrà in data 5 marzo 2026.
Azioni Nexi travolte dai sell, fino a oltre -7% sul Ftse Mib di Piazza Affari. Cosa dicono gli analisti
Le azioni Nexi hanno innestato subito la retromarcia, all’inizio della giornata di contrattazioni di Piazza Affari, a conferma di come i conti del gruppo non abbiano convinto gli analisti.
Nei minimi intraday, il titolo è affondato di oltre il 7% sull’indice Ftse Mib.
In evidenza alcune note arrivate dagli esperti, tra cui quella firmata dalla divisione di ricerca di Barclays, che ha segnalato “la performance fiacca del segmento Merchant Services (MS)”, facendo notare come la crescita sia stata inferiore a +1% (confermandosi di fatto in aumento dello 0,6%).
Vero che i ricavi sono stati sostenuti dal segmento Issuing Solutions (IS). Tuttavia, secondo Barclays questi effetti temporanei dovrebbero invertirsi nel quarto trimestre.
Proprio la performance dei ricavi ha in parte contribuito a un EBITDA inferiore alle attese di circa l’1%.
Barclays ha poi aggiunto che “Nexi prevede tuttora un aumento dell’EBITDA (margin) superiore ai 50 punti base”, sottolineando tuttavia che, così come ha avvertito la PayTech, l’aumento “dipende dal mix dei volumi e dei ricavi, più difficile da realizzare”.
Così si legge nel report dedicato ai conti di Nexi che è stato stilato dagli analisti di Barclays:
“La società ha confermato la guidance per l’esercizio 2025, prevedendo una crescita dei ricavi compresa tra la bassa e la media cifra singola (low-to-mid single digit). Ha inoltre ribadito la previsione di una crescita del margine per l’intero esercizio, anche se l’aumento di oltre 50 punti base (ossia fino al 53,5%) è ora condizionato all’andamento dei volumi e del mix dei ricavi nel quarto trimestre. La società ha anche confermato la guidance per una generazione di cassa eccedente di almeno 800 milioni di euro. Questo si confronta con le stime del consensus degli analisti, che puntano a una crescita dei ricavi del 2,6%, a un margine EBITDA del 53,5% e a una generazione di cassa eccedente di 804 milioni di euro”.
La voce relativa all’espansione dell’EBITDA margin si è confermata una nota stonata anche per gli analisti di Intermonte che, pur parlando di un bilancio in linea con le attese, e pur mettendo in evidenza come Nexi abbia reiterato la guidance per il 2025, hanno segnalato “ il tono più prudente riguardo al ritmo di espansione dell’EBITDA margin, la cui intensità dipenderà dal volume e dal mix di ricavi nel quarto trimestre”.
La divisione di ricerca di Intermonte ha motivato la guidance di Nexi con “un contesto più sfidante, anche a causa del termine dei contratti con Banco BPM e Cassa Centrale, già prezzato nelle nostre stime”.
Le stime di Intermonte rimangono positive nel medio termine, in quanto caratterizzate da un rating sulle azioni a Outperform e da un target price a 7,40 euro.
Secondo gli esperti, il fatto che Nexi abbia confermato un target di generazione di cassa di almeno 800 milioni di euro, unito alla politica di remunerazione degli azionisti, che si impernia su più di 650 milioni stimati tra dividendi e buyback, per un rendimento superiore all’11%, è un elemento che farà da assist alle azioni.
Detto questo, Intermonte ha anche invitato alla cautela nel breve termine, in attesa di capire cosa emergerà dal Capital Markets Day del 5 marzo 2026.
Peggiore la valutazione sulle azioni da parte di Barclays, la cui divisione di ricerca ha su Nexi un rating Underweight, a fronte di un giudizio neutrale sul settore europeo software e dei pagamenti.
Per le azioni del gruppo italiano, Barclays ha un target price di 4,10 euro rispetto ai 4,46 euro a cui i titoli hanno chiuso la sessione di ieri, mercoledì 4 novembre 2025, indicando un potenziale di rialzo/ribasso pari a -8,2%, stando a quanto emerge dal consensus di Bloomberg e di Barclays Research.
I sell off che si abbattono sul titolo peggiorano il bilancio già in rosso delle azioni Nexi che, negli ultimi cinque giorni di contrattazioni sul Ftse Mib di Piazza Affari, hanno perso quasi il 10%.
Nell’ultimo mese, Nexi è scivolata di più del 16%, mentre negli ultimi tre mesi di trading, le sue quotazioni sono affondate di più del 21%.
YTD, la performance del titolo è di una flessione del 22% mentre rispetto allo stesso periodo del 2024, i titoli sono scesi di più del 25%.
Le due recenti sessioni in cui le azioni Nexi sono state messe KO dai sell. E perché
In evidenza almeno due sessioni in cui le azioni Nexi sono state travolte da forti smobilizzi.
Tra i casi più recenti, il forte ribasso provocato dalla notizia di un attacco short, ma non solo.
Ancora prima, la nota pesante che ha fatto sorgere diversi dubbi sul futuro della società attiva nel settore dei pagamenti digitali, firmata da Barclays, dal titolo “ Domestic stronghold at risk ”, ovvero “Fortezza domestica a rischio”.
Si è spenta praticamente quella febbre per le azioni Nexi a Piazza Affari che si era presentata all’inizio dell’anno.
Vale la pena di ricordare che Nexi ha giocato un ruolo chiave nel dossier TIM-Telecom Italia, attraverso una operazione di scambio di quote tra Poste Italiane e CDP che ha consentito al gruppo guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante di entrare nel capitale di Telecom Italia, e dunque di riportare il controllo della compagnia di tlc nelle mani dell’Italia.
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