Pensioni, tutti gli aumenti e i tagli in arrivo a gennaio 2024

Simone Micocci

6 Dicembre 2023 - 10:23

condividi

Pensioni, in alcuni casi gli aumenti in arrivo nel 2024 mascherano dei tagli. Ecco tutte le tabelle utili per comprendere cosa sta succedendo.

Pensioni, tutti gli aumenti e i tagli in arrivo a gennaio 2024

A gennaio 2024 verrà effettuato un ricalcolo delle pensioni che per effetto della rivalutazione comporterà un aumento per tutti.

Quel che è importante sapere è che in alcuni casi l’aumento maschera un taglio: per effetto delle modifiche alla rivalutazione introdotte dal governo Meloni, infatti, ci sono pensionati che avranno un aumento inferiore rispetto a quello che altrimenti gli sarebbe stato garantito.

Il fatto che tutte le pensioni aumentino, per effetto dell’inflazione, non deve quindi trarre in inganno: in alcuni casi i tagli ci sono e specialmente per le pensioni d’importo elevato sono particolarmente impattanti.

Nel dettaglio, a pagare per le decisioni prese dal governo al fine da limitare l’esborso della rivalutazione, sono coloro che hanno una pensione superiore a 4 volte il trattamento Inps: a tal proposito, si prende in considerazione il valore aggiornato al 2023, che come comunicato dall’Inps con messaggio n. 4050 del 2023 è pari a 567,94 euro.

Quindi, a doversi preoccupare del taglio, per quanto comunque l’assegno risulterà più alto di quello percepito nel 2023, sono coloro che hanno una pensione che supera i 2.271,76 euro.

A tal proposito, di seguito metteremo a confronto l’aumento atteso per le pensioni 2024 con quello che di fatto è il taglio apportato sullo stesso incremento, così da farci un’idea di come cambiano gli assegni rispetto a quanto sarebbero potuti cambiare.

Rivalutazione 2024 a confronto con la rivalutazione senza tagli

Prima con la legge di Bilancio 2023 e poi con la legge di Bilancio 2024 il governo Meloni ha apportato delle modifiche al tradizionale meccanismo di rivalutazione, ossia l’operazione con cui gli importi vengono adeguati all’indice dei prezzi così da contrastarne la svalutazione, come previsto dalla legge n. 448 del 1998.

A tal proposito, ecco una tabella che mette a confronto le percentuali attuate originariamente rispetto a quelle modificate dalle manovre di questi ultimi due anni:

Importo pensione Rivalutazione ordinaria Rivalutazione 2023 Rivalutazione 2024
Fino a 4 volte il trattamento minimo 100% 100% 100%
Tra le 4 e le 5 volte il trattamento minimo 90%* 85% 90%
Tra le 5 e le 6 volte il trattamento minimo 75%** 53% 53%
Tra le 6 e le 8 volte il trattamento minimo 75%** 47% 47%
Tra le 8 e le 10 volte il trattamento minimo 75%** 37% 37%
Sopra le 10 volte il trattamento minimo 75%** 32% 22%

*Solamente per la parte d’importo che supera le 4 volte il trattamento minimo.
** Solamente per la parte d’importo che supera le 5 volte il trattamento minimo.

Come possiamo notare, specialmente dopo le 5 volte il trattamento minimo scatta un taglio più sostanzioso. Ma attenzione, la riduzione non vale solamente per le percentuali di rivalutazione più basse ma anche per il meccanismo attuato: con il procedimento indicato dalla legge n. 448 del 1998 la rivalutazione seguiva la regola per cui la percentuale ridotta si applicava solamente sulla parte di pensione che riferiva a quella soglia. Con il meccanismo introdotto da Meloni, invece, la riduzione si calcola sull’intero assegno.

Prendiamo come esempio una pensione di 3.000 euro lordi:

  • con il vecchio meccanismo sui primi 2.271,76 euro (4 volte il trattamento minimo) si applica una rivalutazione al 100%, sulla parte che supera questa soglia e resta dentro i 2.839,70 euro (5 volte il trattamento minimo) la rivalutazione è al 90% mentre sui restanti 160,30 euro si scende al 75%;
  • con il nuovo, invece, su tutta la pensione si applica una rivalutazione al 53%.

La differenza è notevole: nel primo caso, infatti, considerando un tasso di rivalutazione del 5,4% (come ufficializzato dal ministero dell’Economia) l’aumento sarebbe stato pari a 156,76 euro mensili. Con la nuova rivalutazione, invece, il tasso applicato è pari al 2,862% (53% del 5,4%) su tutto l’importo della pensione, a fronte di un aumento di 85,86 euro.

La rivalutazione 2024 tra aumenti e tagli

Quindi, non ci sono differenze per le pensioni il cui importo non supera di 4 volte il trattamento minimo, in quanto in tal caso si applica una rivalutazione al 100% con un tasso del 5,4% che garantirà aumenti pari a:

Importo pensione a dicembre 2023 Rivalutazione IncrementoNuovo importo gennaio 2024
507,02 euro (assegno sociale) 5,4% 27,37 euro 534,39 euro
567,94 euro (trattamento minimo) 5,4% 30,66 euro 598,60 euro
800 euro 5,4% 43,20 euro 843,20 euro
1.000 euro 5,4% 54 euro 1.054 euro
1.500 euro 5,4% 81 euro 1.581 euro
2.000 euro 5,4% 108 euro 2.108 euro
2.200 euro 5,4% 118,80 euro 2.318,80 euro

Vengono tagliate, invece, le pensioni il cui valore è superiore a 4 volte il trattamento minimo, come specificato dalla seguente tabella:

Importo pensione Rivalutazione ordinaria Rivalutazione 2024
2.500 euro 5,4% sui primi 2.271,76 euro, 4,86% sui restanti 228,24 euro 4,86% sull’intero importo
3.000 euro 5,4% sui primi 2.271,76 euro, 4.86% sui successivi 567,94 euro e 4,05% sui restanti 160,30 euro 2,862% sull’intero importo
3.500 euro 5,4% sui primi 2.271,76 euro, 4.86% sui successivi 567,94 euro e 4,05% sui restanti 660,30 euro 2,538% sull’intero importo
4.000 euro 5,4% sui primi 2.271,76 euro, 4.86% sui successivi 567,94 euro e 4,05% sui restanti 1.160,30 euro 2,538% sull’intero importo
5.000 euro 5,4% sui primi 2.271,76 euro, 4.86% sui successivi 567,94 euro e 4,05% sui restanti 2.160,30 euro 1,998% sull’intero importo

A tal proposito, ecco un confronto tra gli aumenti senza tagli che sarebbero stati riconosciuti applicando le regole ordinarie di rivalutazione e quelli effettivamente spettanti.

Importo pensione Aumenti rivalutazione ordinaria Aumenti effettivi rivalutazione 2024 Differenza
2.500 euro 133,76 euro 121,50 euro -12,26 euro
3.000 euro 156,76 euro mensili 85,86 euro -70,90 euro
3.500 euro 177 euro 88,83 euro -88,18 euro
4.000 euro 197,26 euro 101,52 euro -95,74 euro
5.000 euro 237,76 euro 99,90 euro -137,86 euro

Attenzione: i suddetti importi sono da considerare al mese e al lordo delle tasse.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO