Pensioni minime, di quanto aumentano nei prossimi 2 anni (l’obiettivo era €1.000)

Simone Micocci

28 Ottobre 2024 - 09:45

La legge di Bilancio 2025 aumenta davvero le pensioni minime di 3 euro al mese? Il peggio deve ancora arrivare.

Pensioni minime, di quanto aumentano nei prossimi 2 anni (l’obiettivo era €1.000)

L’obiettivo dichiarato in campagna elettorale era di “portare le pensioni minime a 1.000 euro”. A lanciare la proposta fu Silvio Berlusconi, memore di quanto già fatto nel 2001 con l’introduzione dell’incremento al milione (ancora in vigore).

Per quanto con la morte dell’ex Cavaliere Forza Italia abbia continuato a lottare per arrivare a una tale soglia, questo obiettivo si è pian piano sgonfiato come tutte le altre proposte, molto, troppo ambiziose, riferite alle pensioni. Basti pensare che si parlava di “riformare la legge Fornero”, quando invece con l’ultima legge di Bilancio ci si è limitati a confermare le misure di flessibilità già in vigore negli ultimi anni.

In particolare fa discutere la somma dell’aumento per le pensioni minime, per le quali nella migliore delle ipotesi ci saranno appena 3 euro in più al mese rispetto a oggi. Ma quello che molti non dicono è che con la manovra vengono definiti anche gli “aumenti” per i prossimi anni, se così possiamo chiamarli.

A tal proposito, ecco come da qui al 2026 cambierà l’importo della pensione minima, nonché quale dovrebbe essere la cifra che dovrebbe essere raggiunta grazie agli interventi voluti dal governo.

Aumento delle pensioni minime, più per merito della rivalutazione che del governo Meloni

Nel 2022 l’importo delle pensioni minime era pari a 525,38 euro: oggi siamo arrivati a 614,77 euro. Si potrebbe pensare dunque che il governo Meloni abbia contribuito a un aumento di circa 90 euro al mese, ma va sottolineato che il merito è perlopiù della rivalutazione, ossia di quel meccanismo che ogni anno adegua gli importi dei trattamenti previdenziali e assistenziali al costo della vita. L’inflazione di questi due ultimi anni ha raggiunto infatti picchi elevatissimi, assicurando per la pensione minima un aumento dell’8,1% nel 2023 e del 5,4% per quest’anno. Il che ne ha portato l’importo a 598,61 euro mensili, 7.781,93 euro l’anno.

Ben 73 euro di aumento, quindi, sono dovuti a questo meccanismo. Dov’è allora la mano del governo Meloni? Semplicemente nel riconoscere sugli importi inferiori a questa soglia un aumento di un ulteriore 2,7% che quest’anno portano una pensione minima a raggiungere un importo di massimo 614,77 euro.

In due anni, quindi, il governo è riuscito a innalzare la soglia della pensione minima di appena 16 euro. E non si tratta neppure di un aumento strutturale, perché come anticipato nella legge di Bilancio 2025 la rivalutazione straordinaria viene sì confermata per i prossimi due anni ma viene ridotta progressivamente.

Come cambia la pensione minima nel 2025

Partiamo dalla rivalutazione: complice un’inflazione tornata a un livello accettabile, nel 2025 le pensioni dovrebbero godere, come da previsione del governo, di un aumento di appena l’1%.

Questa percentuale si applica anche sull’importo della pensione minima (al netto però della rivalutazione del 2,7%), con il risultato che nel 2025 dovrebbe salire a 604,59 euro. A questa va aggiunta poi la rivalutazione straordinaria che per gli importi inferiori a questa soglia non sarà più del 2,7% ma del 2,2%. Il che significa che l’importo massimo potrà salire di ulteriori 13,30 euro circa, arrivando a 617,89 euro. Di fatto, poco più di 3 euro rispetto allo scorso anno.

E non per tutti, ecco una tabella che invece mostra un aumento per le pensioni che hanno un importo persino più basso di questo:

Importo 2024 Importo 2024 grazie all’aumento voluto dal governo Meloni Importo 2025 per effetto della rivalutazione Importo 2025 grazie all’aumento voluto dal governo Meloni Differenza
250 256,75 252,5 258,06 1,31
270 277,29 272,7 278,7 1,41
290 297,83 292,9 299,34 1,51
310 318,37 313,1 319,99 1,62
330 338,91 333,3 340,63 1,72
350 359,45 353,5 361,28 1,83
370 379,99 373,7 381,92 1,93
390 400,53 393,9 402,57 2,04
410 421,07 414,1 423,21 2,14
430 441,61 434,3 443,85 2,24
450 462,15 454,5 464,5 2,35
470 482,69 474,7 485,14 2,45
490 503,23 494,9 505,79 2,56
510 523,77 515,1 526,43 2,66
530 544,31 535,3 547,08 2,77
550 564,85 555,5 567,72 2,87
570 585,39 575,7 588,37 2,98

Come cambia la pensione minima nel 2026

Ancora peggio andrà nel 2026, quando la rivalutazione rischia di scendere persino sotto l’1% mentre l’aumento straordinario previsto dalla legge di Bilancio 2025 passerà all’1,3%.

Pensiamo ad esempio a un’inflazione che, nella migliore delle ipotesi, sarà sempre dell’1%. Questo significa che da 604,59 euro (valore probabile per il 2025) si passerebbe a 610,63 euro. Aggiungendo un’ulteriore rivalutazione dell’1,3% si salirebbe a 617,93 euro, quindi qualche centesimo in più rispetto all’anno prima. E nel caso di inflazione più bassa ecco servita la beffa, con le pensioni minime che saranno persino inferiori rispetto a quelle dell’anno precedente. Stimiamo una rivalutazione dello 0,8%: da 604,59 euro si passerebbe a 609,42 euro, che aggiungendo la rivalutazione straordinaria salirebbe a 617,34 euro (50 centesimi in meno).

Il governo quindi sembra avere le idee chiare rispetto all’aumento delle pensioni minime: non solo non si arriverà a 1.000 euro, ma è molto probabile che qualsiasi aumento extra verrà persino cancellato una volta che con la sola rivalutazione si arriverà intorno ai 618-620 euro al mese.

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