Pensioni in Italia, ecco quanto paga l’Inps con 2.800 settimane di contributi

Simone Micocci

28 Settembre 2024 - 09:45

Pensione con 40 anni di contributi, quanto riconosce l’Inps? Ecco le tabelle con gli importi da prendere come riferimento per farsi un’idea a riguardo.

Pensioni in Italia, ecco quanto paga l’Inps con 2.800 settimane di contributi

L’importo della pensione dipende dagli anni, o meglio dalle settimane, di contributi, come pure da qual è il periodo a cui questi riferiscono.

Proviamo a immaginare, ad esempio, una persona che va in pensione nel 2024 con 40 anni di contributi, quindi più precisamente con 2.800 settimane di contributi: quanto paga l’Inps di pensione? Rispondere a questa domanda non è semplice visto che non tutte le settimane contributive rendono allo stesso modo dal momento che incide, tanto per la parte calcolata con il retributivo quanto per quella per cui si applica il contributivo, anche la misura degli stipendi percepiti.

Tuttavia, è comunque possibile farci un’idea riguardo a quanto spetta di pensione con 40 anni di contributi, analizzando diversi scenari possibili.

Calcolo retributivo e contributivo

Una persona che va in pensione nel 2024 con 40 anni di contributi avrà sicuramente la pensione calcolata tanto con il retributivo - per i periodi maturati entro il 31 dicembre 1995 - quanto con il contributivo.

Consideriamo ad esempio che ci vada con la pensione di vecchiaia a 67 anni (anche perché 40 anni non sono sufficienti per andarci con altre misure), presupponendo che abbia iniziato a lavorare a 27 anni mantenendo una carriera piuttosto continua.

Dei 40 anni di contributi, quindi, 28 anni di contributi sono stati maturati nel periodo in cui era in vigore il sistema contributivo, mentre 12 anni rientrano nel retributivo. Vediamo, alla luce di queste considerazioni, quanto spetterà di pensione e come incidono gli stipendi percepiti in carriera.

Quanto spetta di pensione per la parte calcolata con il retributivo

Per ogni anno di contributi, composto da 52 settimane, che rientra nel regime retributivo, ai fini della pensione viene riconosciuto un 2% della media delle retribuzioni percepite negli ultimi anni di lavoro.

Queste regole di fatto sono molto vantaggiose, perché vanno a valorizzare le retribuzioni percepite a fine carriera, che di fatto si presume essere anche le più elevate, in quanto avranno beneficiato di maggiori scatti di anzianità o semplicemente perché avendo acquisito maggiore esperienza e competenza si è riusciti a contrattare uno stipendio migliore con l’azienda.

Detto questo, molto dipende da quanto si guadagna negli ultimi anni che separano il lavoratore dalla pensione. In questo caso specifico, con 12 anni di contributi, ne verrà infatti riconosciuto un 24%.

Ecco a tal proposito una tabella che riassume alcuni importi di pensione in base a qual è lo stipendio percepito negli ultimi anni di lavoro.

Stipendio annuo medio lordo Pensione annua lorda con retributivo
20.000 4.800
25.000 6.000
30.000 7.200
35.000 8.400
40.000 9.600
45.000 10.800
50.000 12.000
55.000 13.200
60.000 14.400
65.000 15.600
70.000 16.800
75.000 18.000
80.000 19.200

Quanto spetta di pensione per la parte calcolata con il contributivo

Con il sistema contributivo, invece, la pensione viene calcolata considerando l’intero periodo. Questo significa che vengono considerati anche quelli in cui si è guadagnato meno, rendendo di fatto il contributivo meno vantaggioso rispetto al retributivo.

Nel dettaglio, per ogni periodo lavorato si prende generalmente il 33%, ossia la quota di contributi versata dal datore di lavoro e dal dipendente, della retribuzione imponibile. Per un anno con stipendio di 20.000 euro, ad esempio, sono 6.600 i contributi versati, 9.900 euro nel caso di guadagno di 30.000 euro.

Tutti i contributi versati vengono accumulati nel cosiddetto montante contributivo, il quale viene trasformato in pensione attraverso l’applicazione di un apposito coefficiente il cui valore varia in base all’età del pensionamento. Ad esempio, nel caso di chi ci va a 67 anni, nel 2024 il coefficiente di trasformazione è pari al 5,723%.

Ecco una tabella che ci dice qual è il montante contributivo accumulato (al netto di qualsiasi valorizzazione) in base allo stipendio medio percepito nei 28 anni lavorati nel periodo contributivo, nonché quanto spetta di pensione andandoci a 67 anni.

Stipendio annuo medio lordo Montante contributivoPensione annua lorda con retributivo
20.000 184.800 10.576,10
25.000 231.000 13.220,13
30.000 277.200 15.864,16
35.000 323.400 18.508,18
40.000 369.600 21.152,21
45.000 415.800 23.796,23
50.000 462.000 26.440,26
55.000 508.200 29.084,29
60.000 554.400 31.728,31
65.000 600.600 34.372,34
70.000 646.800 37.016,36
75.000 693.000 39.660,39
80.000 739.200 42.304,42

Questi i valori calcolati con le regole del contributivo che ovviamente vanno sommati con la parte di calcolata con il retributivo per arrivare all’importo lordo annuo della pensione, da suddividere poi per 13 mensilità per avere il dato mensile.

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