Pensioni, ecco gli importi del cedolino di dicembre 2023

Simone Micocci

17 Novembre 2023 - 09:24

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Pensioni, guida al maxi importo di dicembre 2023: cosa sappiamo sul cedolino in pagamento nelle prossime settimane.

Pensioni, ecco gli importi del cedolino di  dicembre 2023

In arrivo a dicembre un maxi importo di pensione: la ragione non è una, bensì cinque in quanto come abbiamo già avuto modo di spiegare in queste pagine è in programma il pagamento della tredicesima, del relativo bonus, della seconda tranche della quattordicesima e degli arretrati generati dal conguaglio della rivalutazione. E a ciò va aggiunto che sulla pensione di dicembre si pagano meno tasse.

Buone notizie per i pensionati, i quali possono sorridere anche per l’ulteriore aumento già in programma a gennaio, quando sugli assegni verrà effettuata una rivalutazione del 5,4% (percentuale ancora non ufficializzata dal ministero del Lavoro) così da adeguare gli assegni al costo della vita.

A tal proposito, il cedolino della pensione di dicembre verrà pubblicato presto nell’area MyInps, facendo luce su quale sarà l’importo spettante e generato dal maxi aumento. Nel frattempo, per farsi un’idea a riguardo, ecco le istruzioni necessarie per calcolarne l’importo.

Conguaglio della rivalutazione

Come prima cosa sugli importi della pensione di dicembre bisogna considerare il conguaglio della rivalutazione 2023, che il governo Meloni ha anticipato a novembre, con il quale si aggiunge uno 0,8% (percentuale ridotta per gli assegni che superano di 4 volte il trattamento minimo) sul valore della pensione aggiornato a dicembre scorso. L’adeguamento avrà conseguenze tanto per il rateo di dicembre che per la tredicesima (ma non per il bonus) ed è previsto anche il pagamento degli arretrati per le 11 mensilità già percepite nel corso dell’anno.

Ad esempio, come indicato nella tabella successiva, su una pensione che a dicembre 2022 era pari a 1.000 euro si applica un aumento di 8 euro lordi oltre a un assegno con 88 euro di arretrati.

Pensione lorda mensile dicembre 2022 Pensione lorda mensile gennaio 2023 Pensione lorda mensile dicembre 2023 Aumento tra novembre e dicembre 2023 Arretrati lordi (11 mensilità)
1.000€ 1.073€ 1.081€ 8€ 88€
1.500€ 1.609€ 1.621€ 12€ 132€
2.000€ 2.146€ 2.162€ 16€ 176€
2.500€ 2.655€ 2.672€ 17€ 187€
3.000€ 3.116€ 3.128€ 12€ 132€
3.500€ 3.620€ 3.633€ 13€ 143€
4.000€ 4.137€ 4.152€ 15€ 165€
4.500€ 4.621€ 4.634€ 13€ 143€
5.000€ 5.135€ 5.149€ 14€ 154€

Dell’aumento beneficeranno anche le pensioni minime, come pure l’assegno sociale.

Tredicesima

Calcolare la tredicesima mensilità è molto semplice: dell’importo lordo della pensione se ne prende 1/12 per ogni mensilità percepita nel corso dell’anno. È quindi esattamente pari al rateo di dicembre per coloro che sono in pensione da prima di gennaio 2023, per quanto però il netto sia differente visto che sulla tredicesima si applica una tassazione meno conveniente (poiché non sono previste detrazioni).

Bonus tredicesima

Spetta poi un importo aggiuntivo di 154,94 euro per coloro che sono titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione generale obbligatoria o delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, nonché delle forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti privatizzati di cui al d.lgs 509/1994, che hanno un reddito da pensione che non supera il trattamento minimo, pari quindi a 7.327,32 euro nel 2023.

Spetta in misura parziale, sottraendo dalla seguente soglia l’importo del reddito percepito, a coloro che hanno un reddito che non supera i 7.482,26 euro.

La quattordicesima

Quel che molti non sanno è che dicembre è anche il mese di pagamento della quattordicesima mensilità - anche detta somma aggiuntiva - per coloro che ne hanno soddisfatto i requisiti dopo il 31 luglio ma entro il 31 dicembre 2023.

Nel dettaglio, vale per coloro che in questo periodo sono diventati titolari di pensione, come pure per chi ha compiuto i 64 anni di età (condizione necessaria per avere diritto alla quattordicesima).

Per averne diritto bisogna avere un reddito che non supera di 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti, quindi fino a un massimo di 14.657,24 euro. L’importo varia a seconda delle circostanze, in quanto si tiene conto del reddito (spetta un valore maggiore a coloro che non superano di 1,5 volte il trattamento minimo), dei contributi maturati e della gestione di competenza.

L’importo della quattordicesima è determinato dalla legge e non è soggetto a rivalutazione. Ecco i valori in vigore per il 2023 (e per gli anni a venire):

RedditoLavoratori dipendentiLavoratori autonomiImporto quattordicesima
Fino a 10.992,93 euro Fino a 15 anni di contributi Fino a 18 anni di contributi 437,00 euro
Fino a 10.992,93 euro Tra i 15 e i 25 anni di contributi Tra i 18 e i 28 anni di contributi 546,00 euro
Fino a 10.992,93 euro Oltre i 25 anni di contributi Oltre i 28 anni di contributi 655,00 euro
Sopra i 10.992,93 euro ma entro i 14.657,24 euro* Fino a 15 anni di contributi Fino a 18 anni 336,00 euro
Sopra i 10.992,93 euro ma entro i 14.657,24 euro* Tra i 15 e i 25 anni di contributi Tra i 18 e i 28 anni di contributi 420,00 euro
Sopra i 10.992,93 euro ma entro i 14.657,24 euro* Oltre i 25 anni di contributi Oltre i 28 anni di contributi 504,00 euro

*Una volta superate le relative soglie la maggiorazione spetta comunque, ma in misura parziale: la quattordicesima, infatti, viene corrisposta fino a concorrenza del predetto limite reddituale incrementato della somma aggiuntiva ipoteticamente spettante.

È importante sottolineare che l’importo, così come per la tredicesima, è rapportato al numero di mesi dell’anno in cui vengono soddisfatti i requisiti. È ovvio quindi che per coloro che la ricevono a dicembre l’importo sarà solamente parziale, in quanto al massimo - per chi ne soddisfa i requisiti da agosto 2023 - può arrivare a 5/12 del valore teoricamente spettante.

Meno tasse sulla pensione di dicembre

Ultima ragione per cui la pensione di dicembre risulta più alta è quella per cui sull’importo lordo si applicano meno tasse. La ragione è che vengono meno le addizionali comunali e regionali (sia quelle trattenute come saldo per quando dovuto nel 2022 che per quelle in acconto per il 2023), per un risparmio che a seconda della zona può superare il 4% dell’importo lordo.

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