Pensione, quando devi aver iniziato a lavorare per andarci con 15 anni di contributi

Simone Micocci

31 Gennaio 2023 - 10:25

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In pensione con 15 anni di contributi anche nel 2023: quando deve aver avuto inizio l’attività lavorativa per poter ricorrere alla terza deroga Amato?

Pensione, quando devi aver iniziato a lavorare per andarci con 15 anni di contributi

Anche nel 2023 resta valida la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni e con soli 15 anni di contributi (anziché i 20 solitamente richiesti).

Merito della legge Amato che ha individuato tre deroghe alla pensione di vecchiaia stabilendo che in alcuni casi è possibile accedervi con uno sconto di 5 anni di contributi. Queste deroghe restano valide ogni anno, ma per ovvi motivi la platea dei potenziali beneficiari si riduce progressivamente.

Ad esempio, basti pensare che la prima deroga Amato richiede che i 15 anni di contributi siano stati tutti maturati entro il 31 dicembre 1992, requisito che difficilmente viene soddisfatto da chi va in pensione nel 2023. La seconda, invece, richiede che entro la suddetta data l’interessato sia stato autorizzato al versamento volontario dei contributi, ipotesi già più concreta.

Ma in questo spazio vogliamo concentrarci sulla terza deroga Amato, quella che consente il pensionamento a coloro che hanno un’anzianità assicurativa - ossia quando hanno iniziato a versare il primo contributo - di almeno 25 anni.

Tuttavia, non bisogna commettere l’errore di pensare che nel 2023 possano beneficiare di tale possibilità coloro che hanno iniziato a lavorare 25 anni fa, ossia nel 1998: la terza deroga Amato, infatti, prevede altri requisiti che di fatto anticipano la data in cui deve aver avuto inizio la carriera di chi vuole andare in pensione con 15 anni di contributi.

Terza deroga Amato, quando devi aver iniziato a lavorare per andare in pensione con 15 anni di contributi

Come anticipato, la legge Amato va in soccorso di coloro che per pochi anni - 5 per l’esattezza - non raggiungono il requisito contributivo minimo per l’accesso alla pensione.

In particolare, la terza Deroga Amato - quella che a oggi interessa il maggior numero di persone - va a tutelare coloro che hanno avuto carriere discontinue e spesso poco retribuite riconoscendo loro la possibilità di andare in pensione con soli 15 anni di contributi a patto di:

  • avere un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni;
  • almeno 10 anni devono essere lavorati per periodi inferiori alle 52 settimane.

La lettura di questi requisiti potrebbe far pensare che sia sufficiente aver iniziato a lavorare nel 1998 per andare in pensione con 15 anni di contributi nel 2023, tuttavia non è così. È importante ricordare, infatti, che le deroghe Amato si rivolgono esclusivamente a coloro che hanno almeno un contributo versato nel regime retributivo, in vigore fino al 31 dicembre 1995.

Quindi, per poter andare in pensione con 15 anni di contributi nel 2023 bisogna aver iniziato a lavorare non più tardi di dicembre 1995, e avere quindi un’anzianità assicurativa di almeno 28 anni. È bene ricordare poi che la terza deroga Amato si applica solo nei confronti dei lavoratori dipendenti iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria (Ago), o comunque a un fondo sostitutivo o esonerativo della stessa.

Pensione con 5 anni di contributi per chi ha un’anzianità assicurativa di 25 anni (o anche meno)

A questo punto è lecito chiedersi quanti contributi servono a coloro che hanno un’anzianità assicurativa successiva al 1° gennaio 1996, data che ha segnato il passaggio dal sistema retributivo al contributivo.

Fermo restando che per poter accedere alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi anziché 20 bisogna aver iniziato a lavorare almeno a dicembre 1995, avendo così almeno un contributo settimanale maturato nel sistema retributivo, per i cosiddetti contributivi puri (ossia coloro che non hanno contributi versati prima della suddetta data) vi è la possibilità di andare in pensione con 5 anni di contributi.

Ma c’è una differenza sostanziale: mentre con la terza deroga Amato il diritto alla pensione si matura comunque a 67 anni, con l’opzione contributiva della pensione di vecchiaia sono sì sufficienti 5 anni di contributi ma bisognerà attendere fino ai 71 anni di età. Si tratta comunque di una valida alternativa per coloro che hanno avuto carriere discontinue - e che per questo non sono riusciti a maturare molti anni di contributi - e che non avendo iniziato a lavorare nel 1995 sono stati esclusi dalla terza deroga Amato, in quanto dà comunque diritto alla rendita anche con un minimo di 5 anni di contributi (che altrimenti andrebbero persi).

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