Pellet inverno 2024, è arrivato il momento di comprare: attenzione a cosa sta per succedere al prezzo

Simone Micocci

26/05/2023

26/05/2023 - 13:42

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Stufe a pellet, è arrivato il momento di fare la scorta per l’inverno 2024: aspettare qualche altra settimana potrebbe far spendere più del dovuto.

Pellet inverno 2024, è arrivato il momento di comprare: attenzione a cosa sta per succedere al prezzo

Dopo quanto successo lo scorso inverno, quando il pellet ha raggiunto prezzi mai visti, si guarda con attenzione a cosa potrà succedere il prossimo anno.

A tal proposito, a chi ha programma di acquistare un gran quantitativo di pellet così da non farsi trovare impreparato, consigliamo di iniziare fin da subito a cercare il prodotto che più desidera così da poter strappare ancora un prezzo competitivo. Conviene affrettarsi: già oggi, infatti, i prezzi del pellet sono nuovamente in rialzo e il rischio è che tra qualche settimana sarà molto costoso fare la scorta per l’inverno.

Cosa è successo al pellet

La guerra in Ucraina ha avuto ripercussioni anche sul costo del pellet. Lo sa bene chi ha una stufa a biomassa e improvvisamente ha visto lievitare i costi del pellet che per un certo periodo è stato persino introvabile.

Un sacco di pellet è arrivato a costare anche 15 euro e solo verso la fine dell’inverno, tra marzo e aprile, i prezzi sono tornati a essere abbordabili pur restando più alti del periodo prebellico.

Le ragioni per cui il pellet è aumentato così tanto sono diverse, ad esempio:

  • aumento dei prezzi per carburanti e trasporto: bisogna considerare, infatti, che generalmente l’Italia importa pellet (i prodotti italiani sono molto pochi) e che le spese di trasporto incidono per circa il 50% sul costo del prodotto;
  • aumento della domanda: complice l’aumento del costo del gas, sempre più famiglie hanno scelto di passare a un impianto a biomasse e di conseguenza la richiesta di pellet è aumentata;
  • riduzione dell’offerta: allo stesso tempo i Paesi produttori di pellet hanno ridotto le esportazioni così da non mettere a rischio il fabbisogno interno. Per questo motivo a un certo punto trovare del pellet con cui alimentare la propria stufa è diventato molto complicato;
  • scarsità della materia prima: a tutto questo va aggiunto che il legno scarseggia in tutta Europa, tant’è che nell’ultimo periodo il costo è lievitato. E di conseguenza, anche quello del pellet.

E bisogna considerare anche una percentuale di speculazione, in quanto ci sono stati commercianti che nel periodo di massima richiesta hanno aumentato sempre di più i costi, tanto da farli arrivare a prezzi persino superiori al 300% rispetto alla stagione prima. E nel frattempo sono usciti fuori dei combustibili realizzati con materie prime alternative: dai girasoli al nocciolino, fino al mais.

Tant’è che in un certo momento è stato persino necessario l’intervento del governo che con la legge di Bilancio 2023 ha ridotto l’Iva sul pellet dal 22% al 10%, ma solo fino a marzo. Oggi, quindi, per chi acquista pellet l’imposta è tornata ad essere del 22% e infatti, guardandoci intorno e interrogando i rivenditori, abbiamo scoperto che la curva dei prezzi del pellet - così come la domanda - ha ripreso a salire.

Comprare pellet adesso conviene (ma ancora per poco)

Tra marzo e aprile i prezzi del pellet sono tornati ad avere un importo ragionevole: per un prodotto di ottima qualità, infatti, si poteva spendere anche 6,00 euro per un sacco da 15 chili.

Tuttavia, ciò non deve far pensare che l’emergenza pellet sia finita: già oggi, infatti, i prezzi hanno ripreso a salire. “In una settimana c’è stato l’incremento di circa 30 centesimi a sacco”, spiega un commerciante, “rischiamo di arrivare presto a 9 euro”, conferma un altro. La stessa versione ci viene data da tutti i rivenditori che abbiamo contattato in queste ore, molti dei quali ci hanno rivelato di avere prenotazioni fino alla fine di giugno.

Ragion per cui chi ha intenzione di acquistare sufficiente combustibile così da fare la scorta per l’inverno 2024 deve iniziare fin da subito a cercare: ancora oggi, d’altronde, è possibile trovare del pellet in pronta consegna a prezzi persino inferiori a 6 euro, mentre per i prodotti di alta qualità - si pensi ad esempio al pellet austriaco - si arriva a non più di 6,50 euro.

Ma la situazione si sta evolvendo velocemente e il rischio è che aspettando qualche settimana il prezzo lieviti toccando le soglie già raggiunte nel prestagionale dello scorso anno, con il rischio di doversi accontentare di prodotti scadenti che rischiano di compromettere il funzionamento dell’impianto.

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