Ecco come funzionano i cosiddetti parcheggi per famiglie. Per usarli è necessario richiedere l’apposito permesso, vediamo per chi e cosa rischia chi non ce l’ha.
I parcheggi rosa si vedono già da tempo fuori da alcuni esercizi commerciali, ma pochi sanno che con il decreto legge n. 121/2021 sono ufficialmente riconosciuti dal Codice della strada.
Quest’ultimo, prima dell’intervento legislativo, si limitava infatti a consentire ai Comuni di riservare spazi alla sosta di alcuni veicoli. Da qualche anno, invece, vengono regolamentati con molta più precisione.
Il Codice della strada individua chi può usufruire dei parcheggi rosa, a quali condizioni e quali sono le multe per i trasgressori; scopriamo più nel dettaglio come funziona, anche allo scopo di evitare una sanzione.
Chi può usare i parcheggi rosa e multe
I parcheggi rosa non possono essere usati genericamente dalle famiglie con bambini, ma esclusivamente dai veicoli che portano donne in stato di gravidanza e genitori bambini fino all’età di 2 anni. Per usufruire di questo diritto non basta un’autodichiarazione, ma è necessario esibire l’apposito contrassegno rosa.
Quest’ultimo è un vero e proprio permesso speciale che consente l’utilizzo dei posti auto riservati alle famiglie, che non sono più soltanto parcheggi di cortesia. Chi parcheggia negli spazi rosa senza permesso, infatti, rischia una multa da 87 a 344 euro. Per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote la sanzione va invece da 41 a 168 euro, come previsto dall’articolo 158 del Codice della strada. Chi invece è munito di pass rosa ma non rispetta le condizioni previste, come per esempio un determinato orario di sosta, rischia una multa da 42 a 173 euro.
La segnaletica dei parcheggi rosa
Riconoscere i parcheggi rosa è estremamente facile grazie all’apposita segnaletica verticale e orizzontale che ne segnala la presenza. In particolare, viene utilizzato un cartello rosa che ritrae una donna in stato di gravidanza e una carrozzina per il trasporto dei neonati.
Spesso si parla in proposito di strisce rosa, ma bisogna notare che questi stalli speciali sono comunque contraddistinti da strisce gialle ed eventualmente blu, se si tratta di un’area con sosta a pagamento. Il contrassegno rosa non sostituisce il disco orario né consente di non pagare la sosta, fatta eccezione per diverse previsioni comunali.
Come richiedere il contrassegno rosa
La disciplina del contrassegno rosa è rimessa al Comune di residenza dei genitori, che prevede le modalità di rilascio e la procedura di richiesta. I parcheggi rosa non sono infatti obbligatori, come per esempio quelli per disabili, e dipendono completamente dalla volontà dell’ente territoriale competente. Nonostante ciò sono ormai diffusi quasi su tutto il territorio italiano, presenti nei pressi di servizi essenziali come ospedali, supermercati e scuole già da anni. Per ottenere il permesso rosa è quindi necessario rivolgersi al proprio Comune e chiedere informazioni sulla struttura competente per la richiesta.
In generale, è sufficiente recarsi presso l’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) del Comune di riferimento o verificare il sito web istituzionale. Nella stragrande maggioranza dei casi, comunque, il contrassegno rosa può essere richiesto direttamente online, tramite gli uffici anagrafici oppure il Comando della Polizia municipale. Le modalità specifiche vengono definite dal regolamento locale, che interviene anche sui beneficiari degli stalli riservati, ma ovviamente ci sono delle costanti da indicare nel modulo:
- dati anagrafici dei genitori, proprietari e conducenti del veicolo;
- dati del veicolo (o dei veicoli) in uso dai beneficiari;
- documentazione che attesta lo stato di gravidanza e la data presunta del parto;
- stato di nascita o altro certificato anagrafico che attesta la presenza nel nucleo familiare di un bambino fino a 2 anni di età;
- copie dei documenti di identità degli interessati da allegare.
Il modulo così compilato e sottoscritto deve essere inoltrato al Comune secondo le modalità previste, con tempi di risposta generalmente ridotti. Si potrà così ricevere a casa (oppure andare a ritirare previo appuntamento) il contrassegno rosa da esibire in modo ben visibile sul veicolo. Il permesso perde automaticamente validità quando vengono meno i requisiti, quindi lo stato di gravidanza o i 2 anni di età del minore.
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