Chi si muove ora a favore dei Palestinesi, promettendo il riconoscimento di un loro Stato, lo fa solo per cercare di stare al tavolo delle trattative del grande riassetto del Medioriente: delle loro sofferenze, non interessa nulla.
Sarà una marionetta governata dall’estero, se mai sarà riconosciuto: Francia e Gran Bretagna stanno usando la promessa di riconoscere lo Stato palestinese per rientrare nel Grande gioco diplomatico che ha come scacchiera il Grande Riassetto del Medioriente.
Naturalmente, Israele considera questa prospettiva come inaccettabile: sarebbe un premio al terrorismo che ha animato l’Operazione del 7 Ottobre.
Ci si è messa però anche la Lega Araba, in questi giorni, a chiedere ad Hamas di abbandonare le armi in vista del riconoscimento dello Stato palestinese, con una dichiarazione congiunta firmata anche dall’Unione europea: perché, in realtà, il suo vero nemico è l’Iran, che in questi anni ha finanziato ed armato Hamas che controllava Gaza e che ha architettato la strage terroristica del 7 ottobre, e che parimenti ha sostenuto gli Hezbollah presenti in Libano ed in Siria.
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