Pagano le tasse a un Comune sbagliato, ma nessuno se n’è accorto

Simone Micocci

9 Ottobre 2025 - 15:30

Errore nel codice tributo: decine di cittadini sbagliano Comune e pagano le tasse in un’altra città.

Pagano le tasse a un Comune sbagliato, ma nessuno se n’è accorto

Immagina di aver versato regolarmente le tasse ma di continuare comunque a ricevere solleciti di pagamento dal tuo Comune di residenza, senza riuscire a capire il motivo.

Né, a quanto pare, riescono a capirlo gli stessi uffici che attendono il pagamento, i quali non si spiegano perché, nonostante i cittadini dichiarino di essere in regola, nelle casse comunali i soldi non ci siano.

È quanto accaduto in un piccolo Comune toscano, Montieri, che conta appena un migliaio di abitanti. Qui, tra le colline tra Siena e Grosseto, l’ufficio tributi ha inviato le consuete richieste di pagamento della Tari, ma gli importi dovuti non sono mai arrivati nelle casse comunali.

Allo stesso tempo, un’altra sorpresa arriva a circa 280 chilometri di distanza, dove un altro Comune si è ritrovato con più fondi del previsto, senza interrogarsi sul perché quei versamenti provenissero da così lontano.

A questo punto, è facile intuire cosa possa essere successo. Ma vediamo nel dettaglio come si è potuto arrivare a un tale equivoco.

Tari pagata al Comune sbagliato, ecco cosa è successo

A creare il pasticcio è stato un errore tanto semplice quanto incredibile. Nel predisporre le comunicazioni per il pagamento della Tari del 2023, l’ufficio tributi di Montieri ha inserito sulle cartelle un codice catastale sbagliato. Un dettaglio apparentemente insignificante, ma sufficiente a deviare l’intero flusso dei versamenti verso un altro Comune, a centinaia di chilometri di distanza. Nel dettaglio, al posto del codice identificativo corretto di Montieri, F677, ne è stato riportato un altro: F880, quello del Comune di Nettuno appunto, in provincia di Roma.

I contribuenti, ignari dell’errore, hanno regolarmente effettuato i pagamenti compilando i modelli F24 con il codice indicato, convinti di adempiere ai propri obblighi fiscali. Il risultato? I soldi della tassa sui rifiuti, anziché confluire nelle casse di Montieri, hanno preso la strada del litorale laziale.

Un errore materiale, certo, ma dalle conseguenze tutt’altro che trascurabili: migliaia di euro versati con puntualità e finiti, per una semplice svista, nel posto sbagliato.

Cosa è successo dopo

Per mesi, nessuno si è accorto di nulla. A Montieri, i cittadini continuavano a ricevere i solleciti di pagamento, convinti di aver già saldato la Tari; a Nettuno, invece, nelle casse comunali entravano soldi in più senza che nessuno si chiedesse il motivo.
Il Comune laziale, a oltre 280 chilometri di distanza, si è ritrovato con qualche migliaio di euro inaspettati, senza alcuna anomalia evidente nei propri registri. I versamenti, in apparenza, risultavano perfettamente regolari: nomi di contribuenti, codici fiscali, importi, tutto al posto giusto. Nessuno, insomma, aveva motivo di sospettare che dietro quei bonifici ci fosse un errore di codice.

Nel frattempo, a Montieri la situazione cominciava a destare sospetti. Qualcuno ha notato che le entrate previste non coincidevano con quelle effettive; qualcun altro, probabilmente un cittadino spazientito dai solleciti, ha segnalato di aver già pagato. Da lì è partita una verifica incrociata che ha svelato il pasticcio: la Tari dei montierini era finita tutta a Nettuno.

Da quel momento è iniziato lo scambio di comunicazioni ufficiali tra i due Comuni per chiarire l’accaduto e procedere alla restituzione delle somme, prima 3.599 euro poi altri 3.420. Un lavoro di pazienza e carte bollate che ha riportato, dopo mesi, la tassa “a casa sua”.

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