Pagamenti con Pos, i commercianti possono rifiutarli dopo la Legge di Bilancio 2023?

Patrizia Del Pidio

27 Gennaio 2023 - 13:24

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I commercianti dal 1° gennaio 2023 possono rifiutare al cliente la possibilità di pagare con il bancomat o con la carta di credito?

Pagamenti con Pos, i commercianti possono rifiutarli dopo la Legge di Bilancio 2023?

Nonostante il nuovo Governo abbia tentanto di eliminare molte delle norme volute dalla precedente legislazione, per garantire l’approvazione della Legge di Bilancio 2023 molte sono rimaste immutate. La lotta all’evasione fiscale soprattutto è stata vista in maniera differente dall’attuale Governo e da quello precedente.

L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, infatti, già con il dl “Misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti” approvato dal CdM il 10 novembre 2022 (cosiddetto decreto Aiuti quarter) aveva innalzato la soglia per il pagamento in contanti a 5.000 euro a decorrere dal 1° gennaio 2023.

Cosa cambia per i pagamenti obbligatori con il Pos?

L’obbligo di pagamento con mezzi di tracciabili è stato introdotto come strumento di lotta all’evasione fiscale, molto alta in Italia. Pagando con Pos o carte di credito, infatti, è più facile tenere traccia della circolazione del denaro. Cosa che risulta quasi impossibile con il contante.

Anche se il Governo aveva annunciato di voler inserire un soglia minima per rendere un obbligo per i commerciante l’accettazione dei pagamenti con il Pos, su questo punto ha fatto marcia indietro.

E di fatto la Legge di Bilancio 2023 non introduce nessuna novità rispetto allo scorso anno. Inizialmente, infatti, la manovra prevedeva l’obbligo di accettazione di tali pagamenti solo per spese di importo superiore ai 60 euro.

L’UE, però, ha dato un parere negativo su questo cambiamento e proprio per questo nella Legge di Bilancio l’intervento è stato riformulato. E’ stato previsto, al posto della soglia minima, un meccanismo che permetta di tenere sotto controllo i costi di commissione che i commercianti sono tenuti a sostenere per accettare questo tipo di pagamento. E laddove possibile arginarli.

L’obbligo di pagamento con Pos

Anche se in Italia i commercianti sono tenuti ad accettare pagamenti con il Pos, ormai, dal 30 giugno 2014, per qualsiasi importo, erano pochi quelli che realmente lo facevano.

Questo perché nonostante ci fosse l’obbligo non erano previste sanzioni per chi non lo rispettava. Con l’approvazione del Decreto legge 36 del 2022, poi, le sanzioni previste sono entrate in vigore dal 30 giugno 2022 e da quella data, pertanto, l’obbligo di accettare il pagamento con Pos e carte di credito viene rispettato da quasi tutti i commercianti.

Per i commercianti non cambia nulla nel 2023

Dal 1° gennaio 2023, quindi, nulla cambia per i commercianti che sono obbligati ad accettare i pagamenti con il Pos per qualsiasi importo. Le sanzioni per chi non rispetta l’obbligo rimangono fissate a 30 euro più il 4% del valore della transazione negata.

Il commerciante, di fatto, deve sempre garantire al proprio cliente la doppia possibilità di poter pagare sia in contanti che con mezzi di pagamento tracciabile.

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