Omicron 4 e 5, il nuovo sintomo che spaventa: «Può avere un’evoluzione grave»

Emiliana Costa

21/05/2022

21/05/2022 - 13:21

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Secondo un recente studio, Omicron ha causato un picco di casi di bambini e neonati con una condizione respiratoria potenzialmente grave. Ecco di cosa si tratta.

Omicron 4 e 5, il nuovo sintomo che spaventa: «Può avere un’evoluzione grave»

Omicron, il nuovo sintomo che spaventa: «Può essere pericoloso». In Italia, le curve dell’epidemia da Covid-19 iniziano a scendere, con una diminuzione del tasso di incidenza e dei ricoveri. Ma allo stesso tempo si registra un aumento delle reinfezioni trainate da Omicron 2 e dalle nuove sottovarianti BA. 4 e BA.5. Sottovarianti caratterizzate da un alto grado di trasmissibilità e immunoevasione.

Ma quali sono i sintomi legati a Omicron e alle sue «sorelle»? Secondo un recente studio ospedaliero pubblicato sulla rivista Pediatrics, la nuova variante del Covid-19 ha causato un picco di casi di bambini e neonati con una condizione respiratoria potenzialmente grave. I dati del nuovo studio per la prima volta mettono in luce i rischi dell’infezione. Ecco di cosa si tratta.

Omicron, picchi di croup nei bambini

La nuova ricerca si è focalizzata sui casi Omicron in un grande ospedale pediatrico del Massachusetts. I risultati hanno confermato l’ipotesi avanzata dagli operatori sanitari: ovvero l’ultima variante provoca più casi di laringotracheobronchite (o croup) nei bambini più piccoli rispetto ai lignaggi precedenti. Che il Covid-19 sia associato in alcuni bambini a questa patologia non è una novità. Ma i casi sono aumentati in maniera significativa con l’avvento di Omicron.

Nei neonati, che hanno vie respiratorie minuscole e non sono ancora idonei alla vaccinazione anti Covid, Omicron sembra rappresentare un nuovo rischio. Nello studio i ricercatori, guidati dal pediatra Ryan Brewster del Boston Children’s Hospital, hanno analizzato le cartelle cliniche dei bimbi che avevano sia Covid che croup. Le cartelle cliniche fanno riferimento al periodo tra il 19 marzo 2020 e il 15 gennaio 2022.

I ricercatori hanno individuato solo 75 casi, ma 61 di questi (ovvero l’81%) si sono verificati durante il primo mese e mezzo dell’ondata Omicron, dal 4 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022. Non solo. I casi di croup associati al Covid sembrano avere un andamento più grave rispetto a quelli causati da altre infezioni virali.

Cos’è il croup o tosse foca

Il croup è una condizione del tratto respiratorio superiore in cui si sviluppano infiammazioni e gonfiori nella laringe e nella trachea, mettendo a rischio la respirazione. In sostanza, si tratta di un restringimento acuto della laringe o della laringe e della trachea, caratterizzato dalla comparsa improvvisa di tosse abbaiante associata a stridore e raucedine. Proprio per il suono particolare della tosse è chiamata anche tosse foca. Colpisce soprattutto le vie aeree superiori dei neonati e dei bambini piccoli, tra i 3 mesi e i 5 anni.

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