Dietro i numeri positivi del 2024 si celano squilibri strutturali: bassa produttività, disuguaglianze di genere e generazionali, lavoro precario e salari erosi. Tutti i dati da conoscere.
La narrazione governativa parla con toni trionfalistici di “nuovo record storico” nel 2024 per l’occupazione, ma un’analisi più completa ed obiettiva non può prescindere dalle criticità strutturali.
Fermarsi a osservare solo gli ultimi dati, senza considerare anche la qualità del lavoro, la coerenza con il contesto, la produttività, il capitale umano, la sostenibilità della produzione, può risultare fuorviante.
Il XXVI Rapporto del Cnel sul mercato del lavoro e la contrattazione collettiva, fornisce molti spunti di riflessione sulle caratteristiche e le tendenze recenti del mondo del lavoro in Italia. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA