Può una mossa politica migliorare i ricavi ma mettere a rischio i margini a lungo termine?
È la domanda che oggi si pongono molti investitori con posizioni in Nvidia (NVDA) e AMD (AMD), dopo la decisione dell’amministrazione Trump di consentire la vendita in Cina di chip avanzati per AI — a condizione che le aziende versino il 15% dei ricavi generati nel Paese al governo USA.
1. Cosa cambia operativamente per le aziende
- Accesso recuperato a un mercato chiave: la Cina è uno dei principali acquirenti mondiali di chip per intelligenza artificiale. Restarne esclusi avrebbe comportato un calo di fatturato e potenzialmente di capitalizzazione di mercato.
- Costo fisso sul fatturato: la clausola del 15% incide sui ricavi, non sugli utili, riducendo i margini lordi. Con margini operativi storicamente superiori al 40% per Nvidia e al 20% per AMD, l’impatto non è neutrale.
- Stabilità incerta: l’accordo è legato a un contesto politico. Un cambio di amministrazione o un’escalation con la Cina può ribaltare la situazione in poche settimane.
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA