Chi sarà il prossimo allenatore della Juventus? Ecco chi è stato scelto - per adesso - come sostituto di Igor Tudor.
La Juventus ha esonerato Igor Tudor e si appresta ad annunciare a breve il nome del prossimo allenatore. Tre sono i profili su cui si sta orientando la società bianconera, intenzionata a valorizzare la rosa dopo un mercato che, seppur con alcuni limiti - ad esempio a centrocampo o in difesa, dove non si è tenuto conto dei possibili rischi di ricaduta per Bremer e Cabal dopo i gravi infortuni subiti lo scorso anno - si è comunque rivelato economicamente importante.
Un parco attaccanti formato da Vlahovic, David e Openda, con dietro Yildiz e Conceição, non può restare a secco per quattro partite consecutive. Se a ciò si aggiunge la confusione tattica vista contro la Lazio, è chiaro che il futuro di Tudor fosse ormai segnato, andando così ad aggiungersi a Thiago Motta tra gli allenatori ancora sotto contratto.
Ma chi sarà il prossimo allenatore della Juventus? È la domanda che si pongono i tifosi, speranzosi che un cambio in panchina possa portare quella scossa necessaria per salvare una stagione che, a pochi mesi dall’inizio del campionato, sembra già compromessa. I profili valutati sono diversi, ma per il momento una sola certezza sembra emergere.
Panchina della Juventus, soluzione interna per il nuovo allenatore
Chiamato lo scorso anno per salvare la Next Gen dalla zona retrocessione - e capace poi di portarla a un passo da quella che sarebbe stata una storica promozione in Serie B - Massimo Brambilla dovrebbe sedere in panchina nella partita tra Juventus e Udinese, in programma mercoledì allo Stadium.
Almeno per ora, questa sembra essere la decisione della società, che dopo aver esonerato Igor Tudor ha affidato proprio a Brambilla il compito di dirigere i prossimi allenamenti in vista della gara contro l’Udinese, nell’attesa di valutare tutti i profili per la successione.
Chi sarà il prossimo allenatore della Juventus?
Il tempo di individuare il nuovo tecnico, poi Massimo Brambilla tornerà alla guida della Next Gen.
La decisione è al centro delle valutazioni della dirigenza bianconera, che in queste ore sta lavorando su una rosa di tre candidati: Luciano Spalletti, Raffaele Palladino e Roberto Mancini. L’ordine non è casuale: se fosse solo una questione tecnica, la Juventus punterebbe dritta sull’ex allenatore di Roma, Inter e Napoli, reduce dall’esperienza sfortunata con la Nazionale, sul quale però pesa l’aspetto economico. Con due allenatori già sotto contratto, infatti, la società non vorrebbe legarsi per un lungo periodo a un altro tecnico, preferendo riprogrammare la stagione al termine di quella in corso. Ecco perché Spalletti, che chiede un contratto più duraturo, appare una pista complicata (per quanto ci si proverà).
Diverso il discorso per Raffaele Palladino che accetterebbe il ruolo di traghettatore pur chiedendo alcune garanzie per il futuro. Con un passato bianconero, conosce già l’ambiente e alla Fiorentina ha dimostrato di poter far bene. Tuttavia, oggi lo spogliatoio della Juventus avrebbe bisogno di una guida forte, e Palladino rischierebbe di fare la fine dei suoi predecessori se non adeguatamente supportato. A suo vantaggio, però, c’è l’ottimo rapporto con Modesto, nato ai tempi del Monza, che potrebbe rappresentare un elemento a suo favore.
Più distante, invece, la candidatura di Mancini, di cui si era parlato anche per il dopo Motta e che la società bianconera prenderebbe in considerazione solo in caso di mancato accordo con i primi due. Impossibili, infine, altri nomi circolati in queste ore: da Zidane a Terzić, la Juventus cerca un allenatore che conosca a fondo il campionato italiano.
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