Nuove regole per i voli charter in Europa, valgono per tutti

Alessandro Nuzzo

13 Settembre 2025 - 12:50

Il Parlamento Europeo ha approvato la nuova direttiva per i viaggi organizzati che comprendono anche i voli charter. Più tutele per chi viaggia.

Nuove regole per i voli charter in Europa, valgono per tutti

Il Parlamento Europeo lo scorso luglio ha approvato una direttiva che risolve e mette fine a una problematica che si verificava spesso tra i turisti che acquistavano viaggi organizzati, una tipologia di vacanza spesso accompagnata da regole poco chiare e trasparenti. Dopo anni l’Ue ha finalmente accolto le richieste dei viaggiatori e ora partire con pacchetti predisposti da tour operator o agenzie garantirà automaticamente maggiori diritti e tutele in caso di imprevisti o disservizi.

Le novità introdotte dalla direttiva riguardano diversi aspetti fondamentali: dalla definizione stessa di pacchetto vacanza agli obblighi di chi lo organizza, fino alle modalità di rimborso e assistenza in caso di cancellazioni. Si tratta di cambiamenti che puntano a rafforzare la fiducia dei consumatori e rendere più trasparente un settore in continua espansione.

Viaggi organizzati: ecco cosa cambia con la nuova direttiva Ue

Il primo elemento che muta è la definizione. Per pacchetto turistico si intende quando vengono acquistati almeno due servizi differenti, come volo e hotel, oppure trasporto e noleggio auto, per lo stesso viaggio. È il format adottato dalla quasi totalità dei tour operator o delle agenzie che offrono combinazioni standard di hotel più volo di andata e ritorno, formule particolarmente apprezzate dai turisti perché consentono di risparmiare tempo e spesso anche denaro.

Che la prenotazione avvenga online o in agenzia cambia poco: se i servizi risultano combinati, scatta l’applicazione della nuova disciplina. In pratica, chi prenota tramite un sito web o partecipa a un’escursione proposta da un’associazione, se l’offerta include più di un servizio e dura oltre 24 ore, avrà diritto alle stesse garanzie previste per i pacchetti turistici. Questo significa maggiore chiarezza e soprattutto meno rischi di ritrovarsi senza tutele in caso di problemi.

La direttiva stabilisce regole chiare per gli organizzatori. Ad esempio non potranno chiedere più del 25% di anticipo se la partenza è fissata oltre 28 giorni dopo la prenotazione. Novità fondamentale in caso di viaggio annullato: il rimborso dovrà arrivare entro 14 giorni e non necessariamente con un voucher. Il buono potrà essere emesso solo se il cliente lo accetta espressamente, e dovrà riportare una scadenza definita. Inoltre, se durante la vacanza si verificano disguidi con il volo o l’alloggio, l’organizzatore ha l’obbligo di fornire assistenza immediata. In passato non sono mancati casi di turisti bloccati senza supporto, spesso a causa di cancellazioni improvvise. Chi organizza non potrà più scaricare le responsabilità, perché ora è ritenuto garante dell’intera esperienza e dovrà rispondere in prima persona della buona riuscita del pacchetto.

Le tutele aumentano anche nei rapporti tra fornitori dei servizi, come hotel, compagnie aeree, trasporti, e gli organizzatori che li vendono come parte del pacchetto. Se un fornitore dovesse causare un disservizio, sarà tenuto a rimborsare l’organizzatore, che a sua volta potrà risarcire subito il cliente. In questo modo si evita che il viaggiatore resti intrappolato tra diversi interlocutori senza avere un referente preciso e si garantisce un’assistenza più rapida e concreta.

Gli Stati membri avranno due anni per recepire le nuove regole e adeguarle alle legislazioni nazionali. Così chi sceglie soluzioni organizzate potrà contare su una protezione più solida e sicura, con diritti meglio definiti e strumenti concreti per farli valere.

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