Nuove regole per chi viaggia in Usa dal 26 dicembre. «Raccolgono tutti i tuoi dati»

Ilena D’Errico

1 Novembre 2025 - 22:51

Dal 26 dicembre 2025 per viaggiare negli Stati Uniti bisognerà rispettare altre nuove regole. Ecco di cosa si tratta.

Nuove regole per chi viaggia in Usa dal 26 dicembre. «Raccolgono tutti i tuoi dati»

Il 2026 sarà un anno decisamente interessante per visitare gli Stati Uniti, che celebrano il 250° anniversario della nazione. Proprio con il nuovo anno, tuttavia, i viaggiatori dovranno scontrarsi con nuove, rigide regole per l’ingresso nel Paese. La normativa Usa sui viaggi sta infatti ricevendo numerose modifiche, cominciate in questa primavera e in procinto di assestarsi verso la fine dell’anno. Le misure di sicurezza vengono rafforzate in un modo mai visto prima, includendo fotografie, dati biometrici e persino account social di coloro che desiderano entrare nel territorio statunitense. In altre parole, verranno raccolti tutti i dati dei viaggiatori. Questi controlli riguardano peraltro tutti i punti di ingresso e uscita dalla nazione, quindi oltre agli aeroporti anche i passaggi terreni e marittimi. Gli Stati Uniti cercano così di far fronte ai problemi di sicurezza nazionale, dalla minaccia terroristica fino alle identità false (che lasciano spazio ai più svariati tipi di criminalità), passando per una generica necessità di contenere e controllare i numerosi transiti dal Paese.

Per entrare negli Usa devono fotografarti

Gli italiani, come diversi altri cittadini del mondo, possono entrare negli Stati Uniti e soggiornare per un periodo massimo di 90 giorni per motivi turistici o di lavoro senza un visto. È però necessario richiedere preventivamente l’autorizzazione Esta, sufficiente per viaggiare nel Paese, a condizione di non aver soggiornato in Iran, Iraq, Sudan, Siria, Libia, Somalia, Yemen o Corea del Nord dopo il 1 marzo 2011 e di non avere la doppia cittadinanza di questi Paesi. La novità è che dal 28 maggio 2025 nella richiesta di autorizzazione digitale è richiesto il caricamento di una fotografia personale per l’identificazione, differente da quella presente sul passaporto. La fotografia, necessaria per tutti i viaggiatori indipendentemente dall’età, deve avere le seguenti caratteristiche:

  • viso intero, inquadratura fino alle spalle circa (come per le classiche fototessere);
  • inquadratura frontale;
  • divieto di indossare occhiali da sole, cappelli, maschere e similari;
  • espressione facciale neutra;
  • nessun filtro o modifica alla fotografia;
  • sfondo semplice e neutro.

L’autorizzazione può essere ottenuta soltanto allegando la fotografia così scattata alla domanda e ha una validità 2 anni, ma non superiore alla scadenza del passaporto. Quando il passaporto scade è necessario chiedere nuovamente l’Esta, anche se non sono passati 2 anni, come pure nel caso di alcuni cambiamenti.

Il riconoscimento facciale dei viaggiatori, però, non termina qui. Dal 26 dicembre 2025 sarà necessario farsi scattare una foto sia all’arrivo che alla partenza dagli Stati Uniti. Tutti i viaggiatori non statunitensi (in possesso dell’Esta o anche di un visto), di tutte le età, dovranno sottoporsi a questo rapido controllo nei checkpoint (anche per soggiorni brevissimi). Le foto non dovrebbero essere conservate per un periodo superiore a 12 ore, salvo particolari necessità, come riferito dalla US Customs and Border Protection. Tutto dovrebbe avvenire nei controlli automatici, senza particolari disagi o perdite di tempo, sebbene non si tratti di una semplice fotografia. Le nuove regole introducono infatti un’analisi facciale avanzata, un controllo completo per assicurare l’identificazione e la comparazione rispetto ai documenti e all’autorizzazione.

Controlleranno anche i social network

L’immagine personale non sarà l’unico oggetto di controllo da parte delle autorità statunitensi, che potranno anche approfondire l’intera vita social dei viaggiatori. Tutti coloro che vorranno far ingresso negli Usa, salvo nuove modifiche, dovranno infatti indicare un elenco completo di tutti i profili social utilizzati negli ultimi 5 anni. Questi dati, insieme a tutte le altre informazioni, permetteranno di valutare il livello di rischio associato a ogni viaggiatore. Per far fronte a quest’ampia mole di lavoro verranno largamente impiegati sistemi automatizzati basati sull’IA e condivisione di dati tra le agenzie governative, che lasciano qualche perplessità sulla gestione corretta dei controlli. La sicurezza può senza dubbio trarre giovamento da questo genere di analisi, ma sarebbe altrettanto importante garantire trasparenza e rispetto della privacy dei viaggiatori.

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