Nuove regole per chi guida in arrivo dall’1 giugno, attento a queste multe

Simone Micocci

29 Maggio 2025 - 17:54

Dall’1 giugno arrivano nuove regole sulle strade italiane. Ecco cosa cambia per chi guida e cosa si rischia.

Nuove regole per chi guida in arrivo dall’1 giugno, attento a queste multe

Ancora novità per i conducenti italiani, che dall’1 giugno dovranno rispettare il nuovo Codice della strada con ancora più rigore.

Le nuove regole saranno così sperimentate proprio da tutti gli automobilisti in viaggio per il ponte, per i quali il rischio di multe diventa decisamente elevato.

Attenzione: non cambiano le infrazioni e non ci sono nuovi obblighi, ma i controlli stradali passano a un livello superiore. Presto, infatti, le Forze dell’ordine che operano su strada potranno infatti attingere al Ced interforze, con un accesso immediato e soprattutto completo di tutti i dati necessari. In altre parole, chi non è in regola non può più sperare in un po’ di fortuna o di passare inosservato.

Ci si aspetta così un aumento delle multe, ma di pari passo anche della sicurezza stradale che le varie previsioni di legge mirano a tutelare.

Le nuove regole dall’1 giugno

Come anticipato, dall’1 giugno le Forze dell’ordine potranno effettuare i controlli stradali in maniera più semplice, veloce ed esaustiva grazie alla consultazione del Ced interforze. Si tratta di un centro di elaborazione dei dati, il cui trattamento compete al ministero dell’Interno, che raccoglie le informazioni di sicurezza pubblica, prevenzione e repressione della criminalità e tutela dell’ordine pubblico. La relativa banca dati (Bdi, ovvero Banca dati interforze) è integrata con i dati del Pubblico registro automobilistico (Pra), dell’Aci e della Motorizzazione civile.

Semplicemente inserendo la targa, gli agenti potranno sapere immediatamente chi è il proprietario del veicolo, se ha una patente di guida valida, se il mezzo è assicurato e con che nominativi, ma non solo. Saranno subito conosciute dalle Forze dell’ordine anche le informazioni sulla regolarità della revisione e sulla presenza di fermi amministrativi, compreso il caso in cui siano sospesi con un pagamento rateale.

Attenzione alle multe

Con il nuovo metodo di verifica il rischio di ricevere una multa è aumentato, ovviamente per chi non rispetta le regole. A tal proposito, vediamo le sanzioni per le infrazioni più comuni accertabili con la Banca dati interforze, escludendo per utilità le ipotesi aggravate.

In particolare, chi guida un veicolo senza assicurazione rischia una multa da 866 a 3.464 euro, la sospensione della patente da 1 a 2 mesi e la confisca amministrativa del mezzo. Se il veicolo ha la revisione scaduta si rischia una multa da 173 a 694 euro e la sospensione della circolazione (se il veicolo si trova in autostrada viene applicato anche il fermo). Chi circola durante la sospensione rischia una sanzione ancora più alta, da 1.998 a 7.993 euro. Chi guida un veicolo sottoposto a fermo amministrativo, escludendo le eccezioni previste dalla legge, rischia una multa da 1.984 a 7.937 euro e la confisca del veicolo.

Attenzione però a non dimenticare degli obblighi relativi ai documenti. Indipendentemente dall’accesso al Ced interforze da parte delle forze dell’ordine, infatti, i conducenti devono avere con sé la patente e la carta di circolazione. L’esibizione è sempre dovuta alla richiesta delle forze dell’ordine, oltre che indispensabile in caso di malfunzionamenti del sistema informatico.

Chi non ha la patente con sé, ma è provvisto del titolo di guida, rischia una multa da 42 a 173 euro con obbligo di esibire il documento presso gli uffici delle forze dell’ordine entro un certo periodo (rischiando altrimenti una sanzione da 430 a 1.731 euro).

Ovviamente, la questione si complica per chi proprio non ha la patente, ha una patente scaduta o sospesa. Chi non può esibire la carta di circolazione, invece, rischia la stessa multa prevista per la dimenticanza della patente di guida, vale a dire una sanzione da 42 a 173 euro.

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