Nel cuore del deserto degli Emirati Arabi prende forma una nuova città da 15 miliardi di dollari: lusso, sostenibilità e innovazione per un futuro a misura d’uomo.
Solo 15 miliardi di dollari: è questa la somma necessaria agli Emirati Arabi per fondare e costruire da zero una nuova città. Di fronte alla crisi abitativa, il Paese ha deciso di non indietreggiare e ha voluto costruire una nuova città nel deserto per accogliere i cittadini più facoltosi.
Il progetto sorgerà nel quartiere di Al Mamoura, un’area strategica situata tra Abu Dhabi e Dubai, e rappresenta una delle più grandi iniziative immobiliari mai intraprese nella regione. L’investimento, stimato in 55 miliardi di dirham (15 miliardi di dollari), sarà interamente finanziato da Mira Developments, società con sede a Dubai, in collaborazione con fondi svizzeri.
La nuova città vuole essere una risposta concreta a un problema crescente: la domanda di abitazioni negli Emirati supera ormai da anni l’offerta, spinta dall’aumento della popolazione, dal miglioramento del tenore di vita e dall’afflusso costante di milionari stranieri attratti dai vantaggi fiscali e dalle opportunità economiche del Paese.
Entro il 2035, nel cuore del deserto, sorgerà una città sostenibile, moderna e interamente alimentata da energie rinnovabili: un modello urbanistico destinato a ridefinire il concetto di “vivere negli Emirati”. Ecco come sarà la nuova città-
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Emirati Arabi, la nuova città nel deserto costerà 15 miliardi di dollari: ecco come è fatta
Il progetto prevede la realizzazione di una vera e propria “piccola città” autosufficiente, dotata di ogni comfort e servizio. Oltre 16.000 unità tra appartamenti, ville e case saranno costruiti per ospitare migliaia di residenti, accompagnati da centri commerciali, scuole, asili, due università e tre hotel di lusso.
La nuova città non sarà soltanto un agglomerato residenziale, ma un ecosistema urbano completo, con uffici, moschee, un ospedale all’avanguardia, musei, campi sportivi e persino un campo da golf internazionale. Uno degli elementi più ambiziosi riguarda la sostenibilità energetica: pannelli solari saranno installati su tetti e facciate, garantendo che il 60% dell’energia necessaria provenga da fonti rinnovabili. Questa scelta si inserisce nel piano degli Emirati Arabi di ridurre le emissioni e rendere l’edilizia più efficiente e rispettosa dell’ambiente.
Secondo Timur Mamaikhanov, fondatore di Mira Developments, Al Mamoura rappresenta “il luogo ideale per costruire il futuro degli Emirati”. La posizione è infatti strategica: l’area si trova lungo la strada principale che collega i due più grandi aeroporti internazionali del Paese, Al Maktoum e Zayed, rendendola facilmente accessibile sia a livello locale che internazionale.
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Emirati Arabi, la nuova città tra mobilità sostenibile e connessioni moderne
Oltre al lusso e all’efficienza energetica, il nuovo complesso urbano punta a rivoluzionare anche il concetto di mobilità. In questa città del futuro, le auto private saranno vietate: un’idea audace che mira a ridurre l’inquinamento e gli incidenti stradali, favorendo al contempo uno stile di vita più sano e comunitario.
Gli spostamenti interni saranno garantiti da mezzi elettrici condivisi, piste ciclabili e percorsi pedonali ombreggiati, studiati per affrontare anche le alte temperature del deserto. L’intera area sarà inoltre collegata alle principali città degli Emirati grazie alla Etihad Rail, la nuova rete ferroviaria passeggeri che entrerà in funzione nel 2026 e unirà i sette emirati in un’unica infrastruttura moderna e veloce.
Il progetto di Al Mamoura non nasce solo per offrire residenze di lusso, ma per proporre un nuovo modello urbano integrato, dove sostenibilità, innovazione e benessere convivono.
Se completato nei tempi previsti, entro il 2035, il complesso potrebbe diventare un simbolo del modo in cui gli Emirati Arabi Uniti immaginano il futuro: una fusione tra tecnologia e natura, tra lusso e sostenibilità ambientale, capace di trasformare il deserto in una città viva e pulsante.
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