Monastero venduto al prezzo di una pizza. E con un maxi terreno

Alessandro Nuzzo

8 Dicembre 2025 - 11:05

Soli 11 euro per accaparrarsi questo enorme monastero delle Bernardine: ecco dove si trova.

Monastero venduto al prezzo di una pizza. E con un maxi terreno

Un antico monastero del XVII secolo, uno dei complessi religiosi più significativi dell’area orientale della Bielorussia, è finito al centro di un caso curioso: è stato venduto a una cifra talmente irrisoria da equivalere al costo di una pizza. Il protagonista è il monastero delle Bernardine, che sorge a Dubrouna, cittadina di circa 8.600 residenti non lontana dal confine russo.

La sua storia è lunga quasi quattro secoli. Venne costruito nel 1630 per volere di Mikołaj Hlebowicz, influente funzionario del re polacco-lituano Sigismondo III Vasa, con l’intento di rafforzare la presenza cattolica nella regione. Nel corso del tempo, però, l’edificio subì numerose vicissitudini: venne distrutto da due incendi, confiscato dalle autorità zariste dopo la fallita rivolta polacca del 1830 e trasformato più volte prima di finire, in epoca sovietica, ad accogliere una scuola. Con il crollo dell’URSS, il monastero perse definitivamente la sua funzione e venne lasciato al degrado, diventando un simbolo dell’abbandono che colpisce molte strutture storiche dell’ex blocco orientale.

Nonostante il fascino storico e architettonico, le sue condizioni sono da anni molto compromesse. Le autorità locali hanno tentato ripetutamente di venderlo all’asta, fissando inizialmente un prezzo vicino ai 100.000 euro. Tuttavia, la prospettiva di dover affrontare una ristrutturazione costosa e complessa ha scoraggiato ogni potenziale acquirente. Così, dopo numerosi bandi andati deserti, il Dipartimento culturale del distretto di Dubrouna ha drasticamente abbassato il prezzo di partenza: prima a 371.000 rubli bielorussi (circa 94.000 euro), poi a soli 42 rubli, ovvero circa 10 euro. L’obiettivo era chiaro: attirare qualcuno disposto a salvare l’edificio dall’abbandono totale, evitando che crollasse definitivamente.

Venduto all’asta a poco più di 11 euro

Alla fine, nella più surreale delle aste, il monastero è stato aggiudicato per 44 rubli bielorussi, poco più di 11 euro. A comprarlo è stata una società odontoiatrica che ha annunciato un progetto ambizioso: trasformare il complesso in una clinica dentistica d’eccellenza, capace di richiamare pazienti anche dall’estero. L’investitore ha ottenuto anche un terreno adiacente di 2.700 metri quadrati, già destinato all’affitto per i prossimi cinquant’anni. L’intervento di recupero sarà enorme: la struttura esterna verrà preservata nella sua forma originaria, ma gli interni richiederanno lavori profondi, dagli impianti agli spazi clinici. Il vero investimento, insomma, non è stato il prezzo d’acquisto, bensì la futura spesa per riportare l’edificio a nuova vita, con un progetto che potrebbe rivitalizzare anche l’economia locale.

Un fenomeno diffuso in Bielorussia e non solo

Il monastero non è un caso isolato. In Bielorussia esistono numerosi immobili storici in stato di abbandono che nessuno riesce a mantenere. Per questo, lo Stato ha adottato una politica aggressiva: sulla piattaforma ufficiale delle aste compaiono decine di edifici a prezzo simbolico di 44 rubli, pari a circa 11 euro. Si va da ex scuole a magazzini, da asili dismessi a centri comunitari e perfino a una torre idrica nella regione di Grodno, tutti accomunati dalla necessità urgente di interventi di recupero.

Una logica simile è applicata anche in Italia con il programma delle case a 1 euro, pensato per ripopolare borghi in declino. Gli acquirenti, come in Bielorussia, devono accettare oneri importanti: ristrutturare entro scadenze precise e sostenere interamente i costi burocratici e fiscali. Soluzioni simboliche, insomma, ma che mirano a dare nuova vita a edifici altrimenti destinati a scomparire.

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