La Norvegia cerca lavoratori, stipendi superiori a €3.000. Contratto a tempo indeterminato senza esperienza

Simone Micocci

3 Dicembre 2025 - 16:44

Dalla Norvegia arriva un’offerta di lavoro molto interessante, con stipendio da circa 3.000 euro e contratto a tempo indeterminato. Cercano 100 persone, anche senza esperienza.

La Norvegia cerca lavoratori, stipendi superiori a €3.000. Contratto a tempo indeterminato senza esperienza

Si può guadagnare abbastanza da mettere da parte anche metà dello stipendio, il mercato del lavoro è in continuo fermento e i contratti sono spesso a tempo indeterminato: ecco perché sempre più italiani guardano con interesse alla possibilità di trasferirsi in Norvegia.

A confermare questa tendenza ci sono anche le nuove maxi-offerte pubblicate sul portale europeo Eures, come quella di SalMar ASA, uno dei maggiori produttori mondiali di salmone, che ha appena aperto 100 posti di lavoro nelle sue fattorie di Kberva, con stipendi che superano i 3.000 euro al mese e senza richiedere esperienza pregressa. Un esempio di quanto il mercato norvegese sia aperto ai lavoratori stranieri e di come, in diversi settori, sia quasi impossibile non trovare un impiego.

Le testimonianze di chi si è trasferito nel Paese lo confermano: la Norvegia offre un ambiente lavorativo dove si premiano competenze e dedizione, stipendi elevati anche per mansioni non qualificate e un potere d’acquisto tra i più alti al mondo, superiore persino a quello degli Stati Uniti quando si considerano insieme salari e costo della vita.

E mentre in Italia molti lavoratori lamentano stipendi bassi, precarietà e poche prospettive, la Norvegia continua a distinguersi per un mercato del lavoro dinamico, tassi di disoccupazione bassi e una domanda costante di personale, specialmente nei settori dove la manodopera scarseggia.

Qui di seguito vedremo perché la Norvegia è considerata uno dei migliori Paesi dove lavorare, quali sono i vantaggi economici, quali figure sono più richieste e come funziona il trasferimento per chi decide di cercare un impiego all’estero.

Quali sono i lavori più cercati in Norvegia

Semmai ci fossero dubbi riguardo al fatto che conviene trasferirsi in Norvegia per lavorare, vi farà piacere sapere anche che questo Paese è da anni in cima alla graduatoria dell’indice di sviluppo umano stilata dall’Onu, merito anche di un elevato livello di parità di genere nel mondo del lavoro, dove tra l’altro c’è anche un buon equilibrio tra lavoro e vita privata.

Ma quali sono i lavoratori con maggiori possibilità di trovare lavoro? Dovete sapere che la Norvegia ha un settore imprenditoriale tecnologicamente avanzato, dove è alta quindi la ricerca di professionisti esperti in nuove tecnologie, come ad esempio l’Intelligenza artificiale. Ma c’è anche molta ricerca nel settore dell’energia (in particolare petrolifero e gas), come pure nel settore marittimo e ittico. Anche i pescatori rientrano quindi tra i lavori con più richiesta in Norvegia, insieme a:

  • lavoratori del comparto edile
  • ingegneri in vari ambiti
  • cuochi
  • autisti
  • esperti delle IT

Queste sono le figure più ricercate ma non sono di certo le uniche. Tant’è che ad oggi sul portale Eures ci sono più di 11.133 offerte di lavoro per la Norvegia, che riferiscono ai più disparati ambiti.

Assunzioni in Norvegia, l’offerta lavorativa da oltre 3.000 euro al mese

Come anticipato, tra le opportunità più interessanti attualmente disponibili in Norvegia spicca la nuova campagna di assunzioni lanciata da SalMar ASA, tra i principali produttori mondiali di salmone. L’azienda ha pubblicato sul portale europeo Eures un’offerta per 100 posti di lavoro nelle proprie strutture di Kberva, nella regione di Froya, destinata sia a lavoratori esperti che a chi non ha alcuna esperienza nel settore.

La proposta è particolarmente competitiva: la paga base per un contratto a tempo indeterminato è di 228,46 corone norvegesi l’ora (circa 20 euro al cambio attuale), che con una settimana lavorativa di 36,5 ore porta a uno stipendio mensile che supera i 3.000 euro. A questo si aggiungono maggiorazioni come il bonus del 20% per i turni pomeridiani, che permette di incrementare ulteriormente la retribuzione. Ci sono poi altri benefit: tre pause per turno (una delle quali retribuita), accesso gratuito alla palestra aziendale e un servizio mensa a costi molto contenuti, circa 2 euro al giorno. Tutti elementi che rendono l’offerta ancora più appetibile per chi desidera trasferirsi stabilmente in Norvegia.

Nel dettaglio, i lavoratori verranno impiegati come operatori di produzione, con mansioni che includono filettatura, confezionamento, controllo qualità e mantenimento degli standard di igiene. Non è necessariamente richiesta esperienza pregressa; eventuali competenze nel settore alimentare o nell’acquacoltura rappresentano un vantaggio, ma non un requisito di accesso.

È invece necessario un livello base di inglese o norvegese.

Il termine per presentare la candidatura è fissato al 1° febbraio 2026, e l’azienda sottolinea che la selezione è aperta a persone realmente interessate a un progetto di lungo periodo.

Perché la Norvegia è uno dei migliori Paesi per lavorare

Se vi state chiedendo perché proprio la Norvegia dovrebbe essere la destinazione per un’opportunità di lavoro all’estero vi basterà consultare questo report, pubblicato da Worldata.info, dove viene specificato qual è il Paese con il miglior potere d’acquisto della retribuzione. Si risponde quindi alla domanda su quanti beni e servizi è possibile comprare con il proprio stipendio, fornendo un’indicazione su qual è la ricchezza reale dei propri cittadini.

D’altronde se si guadagnano molti soldi ma poi bisogna spenderli altrettanti per vitto e alloggio il trasferimento avrebbe poco senso.

Questo report, realizzato prendendo in esame i dati raccolti da Ocse, Banca mondiale, Fmi ed Eurostat, è quindi molto utile per scegliere la destinazione migliore per un eventuale trasferimento all’estero. La base di riferimento sono gli Stati Uniti, a cui è stato assegnato un valore pari a 100: chi sta sotto significa che, o per colpa di uno stipendio più basso o comunque di un costo della vita più alto, ha un potere d’acquisto inferiore. Viceversa nei Paesi con valore superiore a 100 è maggiore.

Ad esempio, l’Italia ha un indice dei costi del 71,8 (il che significa che beni e servizi sono più economici di circa il 28%) e un reddito medio di 3.183$ (rispetto ai 6.692$ degli Usa): ne risulta che il potere d’acquisto è pari a 66,3, il che significa che il potere d’acquisto è più basso di circa il 34% rispetto agli Stati Uniti.

A tal proposito, basti vedere quali sono i Paesi con indice del potere d’acquisto superiore a 100 per avere un’idea di dove il rapporto tra reddito medio e costo della vita è migliore.

Come anticipato, in cima alla classifica troviamo la Norvegia, dove il costo della vita è più basso rispetto agli Usa (l’indice è di 90,8) mentre il reddito medio è più alto in quanto pari a 8.538$ (7.676 euro in euro). Ne risulta che il potere d’acquisto è persino superiore al 40% rispetto agli Usa, circa il 53% rispetto all’Italia.

L’unico altro Paese europeo con un indice di potere d’acquisto superiore a 100 è il Lussemburgo (di cui abbiamo già approfondito): con un costo della vita più basso del 2,5% e un reddito medio di 7.364$, il potere d’acquisto è maggiore di quasi il 13% rispetto agli Usa.

Sotto 100, ma comunque con un valore molto più alto rispetto all’Italia, meritano una menzione anche Paesi come:

  • Irlanda, 97,4
  • Svizzera, 94
  • Svezia, 93,2
  • Paesi Bassi, 88,3
  • Islanda, 88
  • Germania, 84,6
  • Belgio, 81,1
  • Finlandia, 73,7

Come anticipato poi la Norvegia è anche un Paese dove concentrandosi su quei settori dove c’è particolarmente richiesta di manodopera, che approfondiremo di seguito, è difficile non trovare lavoro. Basti pensare che qui l’ultimo tasso di disoccupazione registrato (fonte Statistic Norway) è stato del 4,1%, esattamente due punti percentuale in meno rispetto all’Italia (con percentuale del 6,2%).

Possiamo dunque parlare di “terra promessa” con tutti i limiti del caso ovviamente visto che ogni Paese presenta comunque le sue difficoltà, specialmente per chi non è altamente qualificato per svolgere le professioni più richieste. I dati macroeconomici comunque non lasciano spazio ai dubbi: sicuramente ci troviamo di fronte a un Paese migliore rispetto all’Italia, come pure di molte altre destinazioni europee.

Come trasferirsi in Norvegia per lavorare

Come anticipato, la Norvegia non fa parte dell’Unione Europea; ciò non significa però che trasferirsi sia più complicato. Anzi: l’ingresso nel Paese è persino più semplice rispetto ad altre destinazioni, poiché la Norvegia aderisce all’area Schengen, consentendo ai cittadini italiani di circolare liberamente con la sola carta d’identità.

Non servono quindi documenti particolarmente complessi per trasferirsi, a patto di rispettare alcune scadenze quando il soggiorno si prolunga oltre un certo periodo.

In particolare, trascorsi 3 mesi dall’ingresso è necessario registrarsi come persona in cerca di lavoro. La procedura può essere avviata online tramite il sito della Direzione Immigrazione norvegese e completata successivamente presso l’ufficio di polizia competente per zona di residenza. Da quel momento è possibile cercare lavoro per 6 mesi senza ulteriori obblighi. Una volta scaduto questo periodo, se non si è trovato un impiego, occorre lasciare il Paese e rientrare successivamente, ripetendo la procedura di registrazione.

È comunque consigliabile avere una buona familiarità con la lingua prima di trasferirsi. L’idioma ufficiale è il norvegese, ma la popolazione conosce diffusamente anche l’inglese, utilizzato come seconda lingua dalla maggioranza dei residenti. Buone percentuali di diffusione riguardano anche lo spagnolo (parlato dal 30% degli studenti), il tedesco (24%) e il francese (13,4%).

Un livello base di norvegese e una buona padronanza dell’inglese rappresentano generalmente un vantaggio per trovare rapidamente lavoro e integrarsi nel contesto locale.

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