Naspi con lavoro dipendente o autonomo: ecco i nuovi limiti reddituali

Teresa Maddonni

8 Luglio 2022 - 17:51

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Naspi con reddito da lavoro dipendente o autonomo: nuovi limiti reddituali per chi conserva lo stato di disoccupazione. Valgono anche per l’esonero dagli obblighi per il reddito di cittadinanza.

Naspi con lavoro dipendente o autonomo: ecco i nuovi limiti reddituali

L’indennità di disoccupazione Naspi spetta anche con lavoro dipendente o autonomo e il ministero del Lavoro ha comunicato i nuovi limiti reddituali con la nota numero 5824 del 5 luglio 2022.

Si alza quindi il livello del reddito che un lavoratore in stato di disoccupazione, quindi percettore di Naspi per esempio, non deve superare in caso svolga anche lavoro autonomo o lavoro dipendente al fine di conservare lo status e quindi la relativa indennità.

Il ministero guidato da Andrea Orlando ha comunicato i limiti reddituali per la Naspi con lavoro dipendente o autonomo sulla base della modifica introdotta dalla Legge di Bilancio 2022 al DPR n. 917/1986.

Vediamo allora quali sono i nuovi limiti reddituali in vigore ricordando che valgono, come si legge nella nota del ministero, anche ai fini dell’esonero dagli obblighi connessi alla fruizione del reddito di cittadinanza.

Naspi con lavoro dipendente o autonomo: i nuovi limiti reddituali

Nel 2022 la Naspi si può ancora fruire con il lavoro dipendente o autonomo, ma entro certi limiti reddituali che sono stati aggiornati come da nota ministeriale. Prima di vedere quali sono i nuovi limiti ricordiamo che la fruizione della Naspi coincide con il riconoscimento, ovviamente, dello stato di disoccupazione.

Per ottenere lo stato di disoccupazione occorre rilasciare la Did, vale a dire la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Bisogna inoltre avere uno dei seguenti requisiti:

  • non svolgere attività lavorativa sia di tipo subordinato che autonomo;
  • essere titolari di reddito da lavoro dipendente o autonomo corrispondente a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’articolo 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al D.P.R. n. 917/1986.

Il secondo punto riguarda proprio la Naspi con lavoro dipendente o autonomo e determina in buona sostanza che chi percepisce reddito da lavoro entro certi limiti non perde lo stato di disoccupato e quindi neanche la relativa indennità.

Come si legge nella recente nota ministeriale tuttavia, in seguito alle modifiche apportate all’art. 13 del sopraccitato DPR 917/1986 dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234, i limiti reddituali di riferimento per conservare la Naspi sono i seguenti:

  • 8.174 euro annui in caso di lavoro dipendente subordinato (compreso il lavoro intermittente) e parasubordinato. Il vecchio valore era pari a 8.145 euro;
  • 5.500 euro annui in caso di lavoro autonomo (compresa la partecipazione in qualità di coadiuvanti o collaboratori all’impresa familiare e le prestazioni di lavoro autonomo occasionale con ritenuta d’acconto senza partita I.V.A.). Il vecchio valore era fissato a 4.800 euro.

Naspi con lavoro dipendente o autonomo: esonero obblighi per RdC

La nota del ministero del lavoro comunica i nuovi limiti reddituali per la Naspi con lavoro dipendente o autonomo anche per l’esonero degli obblighi connessi alla fruizione del reddito di cittadinanza. Cosa vuol dire?

Come stabilito dalla legge per ottenere il reddito di cittadinanza tutti i componenti maggiorenni del nucleo familiare beneficiario del sussidio devono presentare la Did e inserirsi in un percorso volto all’inserimento nel mercato del lavoro e all’inclusione sociale.

Da questo obbligo sono esonerati i componenti che mantengono lo stato di disoccupazione percependo anche un reddito da lavoro autonomo o dipendente.

Ovviamente vi sono anche altri criteri perché valga l’esonero e vale a dire, come si legge nella nota ministeriale, che il tempo impiegato nell’attività lavorativa deve essere superiore alle 20 ore settimanali o anche che il tempo di lavoro, addizionato al tempo impiegato per raggiungere il luogo di lavoro, sia superiore alle 25 ore settimanali.

Anche per costoro quindi valgono i nuovi limiti reddituali comunicati dal ministero nella nota che riportiamo di seguito per maggiori dettagli.

Nota 5824 del 5 luglio 2022
Stato di disoccupazione: comunicazione valori reddituali di riferimento ai fini dell’esonero dagli obblighi connessi alla fruizione del reddito di cittadinanza.

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