Multa di 3.000 euro per chi mette questo collare ai cani, la decisione della Cassazione

Giorgia Bonamoneta

31 Agosto 2023 - 23:51

condividi

Chi acquista e usa un collare capace di dare la scossa agli animali domestici è punibile. La Corte di Cassazione ha deciso: multa di 3 mila euro per chi usa questo collare. Ecco quale e perché.

Multa di 3.000 euro per chi mette questo collare ai cani, la decisione della Cassazione

La Corte di Cassazione ha deciso di multare fino a 3 mila euro chi mette un collare vietato ai propri animali domestici a quattro zampe. Il collare specifico è detto collare antiabbaio. La sentenza ha multato e messo un divieto all’uso di questi collari, perché in grado di creare grandi sofferenze negli animali.

La sentenza è stata emessa il 28 agosto 2023, quando la Corte di Cassazione ha deciso di segnalare e multare l’uso di collari antiabbaio per cani a partire da un caso specifico. Con la sentenza infatti si conferma che è assolutamente vietato mettere al cane il collare antiabbaio. L’impatto della sentenza è stato definito “storico”, perché stabilendo un precedente legale si avranno implicazioni positive per il benessere degli animali domestici.

Qual è il collare vietato e il cui uso comporta una multa salata? Di seguito le novità introdotte con la sentenza del 28 agosto della Cassazione.

Sentenza della Cassazione: no al collare antiabbaio

Nella stessa giornata la Corte di Cassazione ha emesso due sentenze. Il 28 agosto 2023 infatti Cassazione.net, che informa su Facebook sulle novità introdotte dalla Corte di Cassazione, ha annunciato che:

  • Il condominio è condannato a rimuovere la grata che ha montato per la sicurezza del suo appartamento. E ciò perché non solo non è abbastanza lontana dal balcone e dalle finestre del confinante ma risulta perfino troppo robusta: consente dunque ai malintenzionati di arrampicarsi ed entrare nell’abitazione del vicino;
  • È assolutamente vietato mettere al cane un collare antiabbaio. Pena? Anche tremila euro di multa.
    Con una sentenza segno di enorme civiltà la Corte di cassazione interviene ancora in difesa dei nostri amici animali vietando categoricamente i collari no bark.

La novità colpisce direttamente chi non rispetta la sentenza, configurando il reato uso di collare antiabbaio e quindi il divieto per chi lo acquista e uso, multando con una sanzione economica pari a 3 mila euro chi contravviene alla nuova norma.

Cosa dice la sentenza contro il collare antiabbaio?

La terza sezione penale del della Corte di Cassazione con la sentenza 35843/2023 pubblicata il 28 agosto 2023 conferma che i collari antiabbaio “non sono assolutamente in linea con le caratteristiche etologiche del cane”. Secondo la Cassazione questi dispositivi producono gravi sofferenze e si può quindi contestare il reato di “detenzione dell’animale in condizioni incompatibili con la sua natura”.

Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, ha affermato che nel caso specifico il collare non apparteneva alla tipologia di quelli suscettibili d’essere comandati a distanza, ma funzionava allo stesso modo di altri. Online si legge il funzionamento di questi:

due pioli di metallo a contatto diretto con il collo emettono scosse elettriche a ogni vibrazione delle corde vocali, inducendo l’animale a non abbaiare.

Acquisto e uso di collare antiabbaio: cosa si rischia?

La sentenza della Cassazione ha stabilito, nel caso specifico portato alla sua attenzione, una multa pari a 3 mila euro da pagare per il reato di possesso e utilizzo del collare antiabbaio ai danni del benessere dell’animale a 4 zampe.

Il caso e la sentenza rappresentano un precedente legale per stabilire il benessere degli animali domestici. La decisione ha messo tutti d’accordo all’interno dei Palazzi di giustizia: il verdetto è stato di colpevolezza dal Tribunale di Treviso alla Corte d’Appello e ora reso definitivo e non più discutibile dalla Cassazione.

Iscriviti a Money.it