La reazione del Gruppo Caltagirone e della holding della famiglia Del Vecchio all’avvio delle indagini per manipolazione di mercato su dossier MPS-Mediobanca.
Il Gruppo Caltagirone e Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, entrambi accusati dalla Procura di Milano di manipolazione di mercato nell’ambito della conquista di Mediobanca da parte di MPS, si sono prontamente difesi, rivendicando la correttezza del loro operato.
MPS nell’occhio del ciclone con indagine Procura Milano, attenzione massima alle azioni
Rimane massima l’attenzione sulle azioni MPS-Banca Monte dei Paschi di Siena, che ieri giovedì 27 novembre 2025 hanno sofferto subito un tonfo, scivolando sul fondo del listino benchmark di Piazza Affari Ftse Mib, perdendo il 5% circa.
I titoli hanno chiuso poi la seduta in flessione del 4,56%, a quota 8,33 euro. Oggi, venerdì 28 novembre 2025, le azioni MPS vanno di nuovo giù, confermandosi ancora le peggiori di Piazza Affari con un calo iniziale dello 0,8%, che le porta a scendere a quota 8,263 euro.
Positive invece le le azioni Mediobanca che riportano un rialzo dello 0,80% circa, a quota 16,88 euro, dopo aver perso ieri più del 3% a seguito della notizia dell’indagine della Procura di Milano, per poi terminare la giornata di contrattazioni di Piazza Affari in ribasso dell’1,9% a 16,75 euro.
L’indagine della Procura di Milano per manipolazione mercato. Le reazioni di MPS, Caltagirone, Delfin
È di ieri la notizia, confermata poi dalla stessa MPS-Monte dei Paschi di Siena, delle indagini scattate dalla Procura di Milano sul costruttore romano Francesco Gaetano Caltagirone, sul presidente di Essilux e di Delfin Francesco Milleri e sull’amministratore delegato della banca senese Luigi Lovaglio per aggiotaggio e ostacolo alla Vigilanza della BCE e della Consob.
Dopo il comunicato stampa diramato da Rocca Salimbeni, che ha fornito la sua piena disponibilità a collaborare con la Procura, informando in via ufficiale Piazza Affari dell’avviso di garanzia notificato al CEO Luigi Lovaglio - per le ipotesi di reato di ostacolo alle funzioni di vigilanza e di manipolazione di mercato - hanno fatto seguito le note stampa della holding della famiglia Del Vecchio Delfin e del Gruppo Caltagirone.
In particolare Delfin ha reso noto che il Consiglio di Amministrazione, prendendo atto dell’iniziativa della Procura di Milano, ha dichiarato “all’unanimità la totale estraneità dei propri membri ai fatti contestati e di aver sempre agito nel pieno rispetto delle regole del mercato e delle normative vigenti”.
Il CDA si è detto “infine certo che l’indagine in corso dimostrerà l’infondatezza e l’insussistenza della provvisoria contestazione, confermando l’estraneità del Consiglio d’amministrazione e dei suoi membri alle accuse mosse”.
Si è difeso dalle accuse anche il Gruppo Caltagirone, confermando “piena fiducia nell’operato dell’Autorità Giudiziaria cui ha fornito e intende fornire piena collaborazione, certo dell’assoluta correttezza dell’operato dei suoi esponenti che hanno costantemente agito nel rispetto delle regole che governano il mercato, rapportandosi trasparentemente con tutte le Autorità di vigilanza”.
MPS si era già espressa anch’essa con una nota, in cui si legge quanto segue:
“Banca Monte dei Paschi di Siena (“la Banca”) in relazione alle indiscrezioni di stampa apparse in data odierna (ieri per chi legge), informa di aver ricevuto la notifica da parte della Procura della Repubblica di Milano di un decreto di perquisizione. In tale contesto è stato notificato un avviso di garanzia al Dr Luigi Lovaglio in qualità di Amministratore Delegato; le ipotesi di reato indicate nel documento fanno riferimento all’ostacolo alle funzioni di vigilanza ed alla manipolazione di mercato. La Banca è confidente di poter fornire tutti gli elementi a chiarimento della correttezza del proprio operato e manifesta piena fiducia nelle Autorità competenti, a cui conferma completa collaborazione”.
A dire la sua sull’indagine anche il presidente della Consob, Paolo Savona che, nel corso di un’audizione al Senato, ha detto che, “terminata l’audizione ci riuniamo e studiamo i documenti, che io non ho ancora visto”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti