MPS-Mediobanca per puntare a Generali? Le 7 frasi di Giorgetti per smontare i sospetti sul caso di Borsa del 2025

Laura Naka Antonelli

18 Dicembre 2025 - 19:30

L’informativa urgente del titolare del MEF alla Camera dei deputati sulla conquista di Mediobanca da parte di MPS, finita sotto le lenti della Procura di Milano.

MPS-Mediobanca per puntare a Generali? Le 7 frasi di Giorgetti per smontare i sospetti sul caso di Borsa del 2025

Caso MPS-Mediobanca finito sotto le lenti della Procura di Milano?

Niente da nascondere, tanto meno un piano predeterminato per agevolare la conquista di Piazzetta Cuccia da parte di MPS.

Parola del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’informativa urgente alla Camera dei deputati in calendario nella giornata di oggi, giovedì 18 dicembre 2025, per spiegare l’operazione su cui gli inquirenti hanno lanciato un’inchiesta, accusando l’amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena Luigi Lovaglio e i manager Francesco Gaetano Caltagirone e Francesco Milleri di manipolazione di mercato e ostacolo alla vigilanza.

MPS-Mediobanca, informativa urgente di Giorgetti alla Camera

Giorgetti ha rimarcato che l’OPS - diventata poi OPAS con il rilancio dell’offerta in contanti da parte di MPS per conquistare Mediobanca - è stata fin dall’inizio una operazione di Borsa.

Il numero uno di Via XX Settembre ha cercato di smontare al cospetto della Camera tutte le varie accuse e supposizioni che hanno accompagnato i lunghi mesi in cui il Monte ha cercato, infine riuscendovi, di prendere il controllo della banca.

Tra queste, quelle secondo cui dietro le manovre di MPS ci sarebbe stato un patto occulto tra Caltagirone e Delfin, quest’ultima holding della famiglia Del Vecchio - entrambi maggiori azionisti dell’istituto senese, di Mediobanca e di Generali Assicurazioni - per conquistare il Leone di Trieste.

Il titolare del Tesoro Giancarlo Giorgetti ha spiegato il dossier MPS-Mediobanca spiegando come è andata con alcune frasi ben precise, in tutto 7:

  • Tutte le doverose interlocuzioni che ho avuto con gli esponenti del sistema istituzionale e creditizio sono sempre state orientate a rappresentare l’opportunità di realizzare assetti idonei a garantire un futuro stabile dell’Istituto senza alcun tipo di ingerenza o pressione nei confronti di attori o dei titolari di diritti di voto”.
  • L’OPS promossa da MPS su Mediobancaè stata autonomamente deliberata e noi come azionisti abbiamo preso atto delle loro scelte e del loro razionale”.
  • Giorgetti ha spiegato la ratio dell’informativa urgente di oggi, sottolineando che il suo intervento alla Camera è stato deciso per evidenziare “il ruolo svolto dal MEF nell’acquisizione e successiva dismissione della partecipazione di controllo, nonché i dati economico-finanzieri dell’operazione che, grazie all’oculato lavoro del management, ha portato a un progressivo rafforzamento e alla valorizzazione della banca, il cui valore è passato da un minimo di 1,95 euro per azione nel 2022 ai 5,52 euro per azione nel novembre 2024, fino a superare a dicembre 2025 gli 8 euro ”.
  • Ancora: “Ricordo in tale contesto di aver ribadito la piena fiducia nell’amministratore delegato Lovaglio, nominato dal precedente Governo, il quale ha gestito l’operazione di salvataggio e risanamento e che, ricordiamolo, ha percepito un compenso esponenzialmente inferiore rispetto a quello degli amministratori di banche di dimensioni comparabili”.
  • Nessuno è stato escluso inoltre dal terzo atto del processo di privatizzazione con il quale il MEF, ormai ex maggiore azionista di MPS, ha messo in vendita il 15% del capitale della banca senese in suo possesso (operazione che ha visto entrare nel capitale di MPS gli attuali grandi soci Delfin e Caltagirone e anche Banco BPM nel novembre del 2024): “Secondo quanto comunicato dal bookrunner (ovvero da Banca Akros), anche pubblicamente, nessun investitore che ha presentato offerte in seno alla procedura è stato escluso ”.
  • Perché è stata scelta Banca Akros? Semplice, ha sottolineato Giorgetti: “Alla chiusura delle operazioni di Borsa e ricevute le risposte dei candidati bookrunners, il MEF ha nominato Banca Akros quale bookrunner dell’ABB in ragione del fatto che l’offerta garantiva le migliori condizioni per la dismissione delle quote permettendo un maggior introito per le casse dello Stato”.
  • Il titolare del MEF ha ricordato inoltre la posizione di Bruxelles nei confronti di quel terzo atto con cui il MEF ha mollato al mercato altre azioni del Monte dei Paschi di Siena: “Mi preme evidenziare un elemento assai importante sulla legittimità della procedura: la stessa Commissione europea con nota del 21 ottobre 2025, a seguito di una approfondita istruttoria attivata sulla base di un esposto di Mediobanca, ha concluso nel senso che la procedura di dismissione è stata aperta, trasparente e competitiva ”.

Insistendo ancora sulla trasparenza dell’OPS che MPS-Banca Monte dei Paschi di Siena, ha lanciato su Mediobanca all’inizio di quest’anno, Giorgetti ha tenuto a rimarcare che l’offerta è stata promossa “ senza alcun esborso di risorse pubbliche ”, ed è avvenuta “allorché il MEF aveva dismesso la partecipazione di controllo e pertanto quando la banca era ormai liberata da vincoli più significativi imposti dalla Commissione, in primis il divieto di effettuare nuove acquisizioni ”.

L’OPS è stata tra l’atro “una operazione deliberata dal CDA, peraltro all’unanimità, coerente con le finalità di garantire un polo bancario di rilevante struttura, in relazione alla quale il MEF per la struttura dell’operazione, ha potuto prendere atto dell’intervenuta valorizzazione dell’asset e dell’assenza di oneri a carico della finanza pubblica, votando favorevolmente, nell’assemblea degli azionisti del 17 aprile, alla proposta di aumento del capitale sociale ”.

Quest’ultima proposta è stata “approvata da ben oltre l’80% degli aventi diritto” e “ha poi visto una altissima adesione da parte dei soci di Mediobanca ”, ha ricordato il ministro dell’Economia e delle Finanze.

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