Comunarie Movimento 5 Stelle a Palermo: anche Giacarlo Caparrotta si ritira nella corsa a candidato sindaco nel capoluogo siciliano, in lizza ora rimangono solo Ugo Forello e Igor Gelarda.
Movimento 5 Stelle ancora nella bufera a Palermo. Dopo la vicenda delle firme false, ora è l’incredibile serie di ritiri nella corsa come candidato sindaco a tenere banco.
Dopo poco più di due settimane dalle votazioni online, da cui sono usciti fuori i cinque possibili candidati sindaco del Movimento 5 Stelle a Palermo, ora ne sono rimasti solo in due.
Uno dopo l’altro, sono stati ben tre i papabili primi cittadini a tirarsi indietro, acutizzando così la crisi in seno ai grillini del capoluogo siciliano.
Al momento, gli unici due candidati sindaco del Movimento 5 Stelle a Palermo sono l’avvocato Ugo Forello e il poliziotto Igor Gelarda. A ritirarsi è stata prima Tiziana Di Pasquale, seguita poi da Giulia Argiroffi e da Giancarlo Caparrotta. Gli ultimi due abbandoni sono a arrivati dopo le “graticole”, il primo dei dibattiti pubblici che si è svolto lunedì scorso.
Come se non bastasse, anche tra i candidati per un posto nel Consiglio Comunale stanno fioccando le defezioni, con il Movimento 5 Stelle che al momento sarebbe anche in difficoltà per il numero delle donne in lista. Tutta una serie di problematiche che agita ancora di più le acque tra i grillini palermitani.
Movimento 5 Stelle: a Palermo rimangono solo due candidati sindaco
Solitamente siamo abituati ad una gran ressa di aspiranti candidati sindaci quando si tratta di elezioni Comunali. Il Movimento 5 Stelle di Palermo in questo va assolutamente in controtendenza, mentre invece per la scelta del candidato premier a livello nazionale i nomi non mancano di certo.
Il 28 dicembre si sono tenute le votazioni online per determinare i candidati al Consiglio Comunale di Palermo. Dalla consultazione via web, i cinque più votati hanno guadagnato la possibilità di sfidarsi per la corsa di candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle.
Da questa rosa di cinque candidati, subito un petalo è andato perduto. L’ingegnere Tiziana Di Pasquale si è infatti tirata indietro dalla corsa, polemizzando anche con il resto del Movimento cittadino e rifiutando di essere in lista per il Consiglio Comunale.
Dopo il dibattito di lunedì, anche l’architetto Giulia Argiroffi ha ritirato la sua candidatura, seguita poi dopo poco tempo dall’ingegnere ambientale Giancarlo Caparrotta. Entrambi comunque saranno presenti in lista, giurando di fare gioco di squadra con chi sarà votato come candidato sindaco.
A sfidare quindi Leoluca Orlando nelle elezioni comunali che si terranno in primavera, sarà uno tra Ugo Forello e Igor Gelarda. Il primo è un avvocato, fondatore dell’associazione antiracket Addio Pizzo, mentre il secondo è un poliziotto e sindacalista.
Dopo le firme false, anche le Comunarie aumentano le tensioni a Palermo
Nel capoluogo siciliano ancora tiene banco la vicenda delle firme false, per il peso che il deputato Riccardo Nuti ancora detiene all’interno del Movimento palermitano.
L’inchiesta della magistratura riguarda le presunte firme false presentate dal Movimento Cinque Stelle in occasione delle elezioni Amministrative del 2012. Oltre a Riccardo Nuti, che all’epoca era anche il candidato sindaco pentastellato, sono indagati per la vicenda anche i colleghi deputati Giulia Di Vita e Claudia Mannino.
Tutti e tre i parlamentari non erano presenti al dibattito di lunedì scorso, alimentando così le voci di una forte spaccatura interna. Come se non bastasse, anche tra le fila degli aspiranti consiglieri comunali non mancano le defezioni.
Ultima in ordine di tempo, è stata Ivana Cimò a tirarsi indietro. Con la legge elettorale che prevede la preferenza di genere, i tanti abbandoni da parte di donne stanno causando più di un grattacapo ai grillini di Palermo.
Il rischio concreto, è che dai 40 candidati in lista si passi a 30 aspiranti consiglieri. Solo un intervento di Grillo allora potrebbe, nell’ipotesi, permettere che vengano sostituiti i candidati che si sono tirati indietro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA