Monitoraggio ISS del 30 aprile: cosa dicono gli esperti sull’emergenza Covid in Italia

Giorgia Bonamoneta

30/04/2021

30/04/2021 - 18:27

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ISS (dati aggiornati al 30 aprile): indice di contagio in rialzo, Rt 0,85 in Italia, mentre in alcune regioni supera la soglia Rt 1. Calano invece i contagi e i ricoveri in terapia intensiva, fermi sulla soglia di rischio (30%).

Monitoraggio ISS del 30 aprile: cosa dicono gli esperti sull’emergenza Covid in Italia

Il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità del 30 aprile 2021 conferma la discesa dei nuovi casi e il calo del numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva.

Un dato positivo in vista della grande riapertura del week-end, che è anche il terreno di prova per un’apertura totale in estate.

A frenare l’entusiasmo ci pensa il monitoraggio, che segna la risalita dell’Rt nazionale di contagio. Il valore dell’Rt è un indice affidabile della situazione di diffusione del virus, come abbiamo imparato nel corso di questo ultimo anno. Da un Rt di 0,81 a 0,85, che indica un lieve aumento, ma che si avvicina alla quota Rt 1, ovvero quando una persona ne contagia almeno un’altra.

Roberto Speranza, su Facebook, ha annunciato che in Italia il 29 aprile sono state somministrate oltre 500 mila dosi di vaccino. Ha aggiunto: “Il vaccino è la vera strada per uscire da questi mesi così difficili”, cercando di incoraggiare gli italiani ancora in dubbio a vaccinarsi.

Calano contagi e pazienti ricoverati, in lieve aumento l’Rt

Mentre l’Italia si appresta ad affrontare il primo week-end di riapertura, con tutti i limiti e rischi che questo comporto, dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) arrivano i dati della settimana 19-25 aprile, che ci servono per capire in che direzione stia andando tanto la pandemia quanto la campagna di vaccinazione.

I dati del monitoraggio mostrano una diminuzione dell’incidenza settimanale (dai 157 per 100.000 abitanti ai 146 per 1000.000 abitanti) e un calo nel numero di nuovi casi di contagio da Covid-19.

Scende anche il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva. Sopra la soglia critica rimangono 8 Regioni, in calo rispetto alle 12 della settimana precedente.

In totale il numero di persone ricoverate in terapia intensiva passa da 3.151 a 2.748 del giorno 27 aprile. Le terapie intensive rimangono così al limite della soglia d’allerta fissata al 30%.

Tre regioni sopra la soglia Rt 1

L’Italia rimane ancora divisa in colori e con le riaperture questi sono destinati a mutare settimana dopo settimana.

Da una parte l’indice di contagio superiore a Rt 0 indica che nel nostro Paese il virus circola ancora molto, soprattutto per via della nota variante inglese, che ha la caratteristica di essere più contagiosa e oggi in Italia è la più diffusa (91,6%) rispetto alle altre varianti: brasiliana (4,5%) e quella indiana della quale si contano pochi contagi.

Dall’altra parte la campagna vaccinale in perenne sofferenza, che ha iniziato a correre solo negli ultimi giorni, con il raggiungimento del tanto atteso traguardo delle 500 mila dosi in un giorno (29 aprile).

Tre regioni sopra la soglia Rt 1

L’Italia non è tutta gialla però. L’ISS ha fatto sapere che tre Regioni hanno un Rt maggiore di uno. Le Regioni che hanno superato la soglia Rt 1 fissata per contenere la diffusione sono Basilicata, Campania e Sicilia, ma per il momento nessuna è a rischio alto.

Tra queste tre Campania e Sicilia hanno un livello di trasmissibilità vicine allo scenario di tipo 2. Questo scenario, descritto all’Istituto Superiore di Sanità, prevede una costante crescita dell’incidenza di casi e aumento dell’ospedalizzazione, un aumento lento che non dovrebbe provocare un sovraccarico dei servizi assistenziali se tenuto sotto controllo.

Dati in calo, ma serve cautela

Quelli del 30 aprile sono dati confortanti, si inizia a percepire la fine della pandemia, ma gli esperti raccomandano di tenere alta l’attenzione. Alleggerire le misure di sicurezza è fuori discussione, questo è il momento più critico, ricordano i virologi.

Quello che è successo in India deve essere un monito per l’Italia. Infatti quando nel Paese si sono permessi grandi raduni per celebrare ricorrenze religiose (parliamo di oltre un miliardo e mezzo di persone) il virus ha iniziato a circolare con maggiore forza, arrivando a superare tutti i record di contagio e di morti finora raggiunti nel resto del mondo.

L’ISS consiglia quindi di adottare comportamenti rigorosi e di rispettare le misure di distanziamento. Obbligatorio ancora l’uso delle mascherine all’aperto e al chiuso.

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