Modello F24 semplificato: cos’è e istruzioni per compilarlo

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13/02/2024

Come compilare F24 semplificato? Quali sono le istruzioni per conoscerlo e le differenze con il modello F24 ordinario? Ecco tutto quello che devi sapere.

Modello F24 semplificato: cos’è e istruzioni per compilarlo

Il modello F24 semplificato è uno strumento fiscale essenziale utilizzato nel nostro Paese per il versamento di tasse e contributi. Uno strumento centrale per il pagamento e la compensazione di imposte erariali, regionali e degli enti locali.

Si tratta di una versione ridotta del modello F24 ordinario, che viene usata per la maggior parte dei conferimenti di contributi e imposte da parte di contribuenti, lavoratori autonomi e piccole o medie imprese. Ma quando si usa l’F24 semplificato? A cosa serve e, soprattutto, come si compila? Scopriamo insieme tutte le istruzioni per utilizzare il modello F24 semplificato.

Modello F24 semplificato: cos’è e a cosa serve

Il modello F24 semplificato è un documento fiscale utilizzato per il versamento di imposte, tasse, contributi previdenziali e altre entrate tributarie. È utilizzato principalmente da persone fisiche, professionisti e piccole imprese per adempiere ai loro obblighi fiscali nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e di altri enti previdenziali e assistenziali. Viene spesso anche definito “unificato”, perché permette di fare attraverso un’unica modalità diversi pagamenti, rendendo il processo più rapido.

Al pari dell’ordinario, anche l’F24 semplificato è il principale mezzo per il mantenimento della compliance fiscale e per evitare sanzioni e interessi di mora. Inoltre, consente di effettuare in modo rapido e semplice il versamento delle proprie obbligazioni fiscali.

Una volta compilato correttamente, infatti, se si è privati cittadini si può effettuare il pagamento sia in modalità cartacea, e quindi fisica, sia online (anche attraverso home banking), presso banche, uffici postali o presso un qualsiasi sportello apposito degli agenti della riscossione, scegliendo la modalità che si preferisce.

Se invece si è titolari di partita Iva è obbligatorio utilizzare la modalità di pagamento online, sia attraverso i servizi diretti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate come «il portale F24 web dell’Agenzia dell’Entrate» e «F24 online», sia utilizzando intermediari.

Quando si usa il modello F24 semplificato?

Il modello semplificato dell’F24 è adatto a svolgere una quantità minore di pagamenti rispetto alla versione ordinaria e viene utilizzato per il pagamento e per la compensazione di imposte e tasse erariali, regionali e locali, oltre ai contributi, tra cui:

  • imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF);
  • imposta sul valore aggiunto (IVA);
  • l’imposta municipale propria (IMU);
  • contributi previdenziali e assistenziali;
  • imposte sostitutive (ad esempio, la cedolare secca, imposta sostitutiva sulle locazioni);
  • tasse comunali (ad esempio, la Tari, la tassa sui rifiuti);
  • Contributi per la gestione separata dell’INPS.

Come compilare F24 semplificato: tutte le istruzioni

Il modello F24 semplificato è composto da una sola facciata divisa in due parti distinte, ma identiche tra di loro. La prima deve essere compilata dal contribuente, mentre la seconda viene rilasciata dall’Agenzia delle Entrate all’atto del pagamento.

Dati anagrafici e fiscali del contribuente

Nella sezione superiore della parte dedicata alla compilazione da parte dei contribuenti, bisogna inserire i propri dati anagrafici e fiscali come richiesto, per esempio il codice fiscale, nome, cognome, data di nascita.

Gli spazi denominati “codice atto” e “codice ufficio” vanno compilati solo quando richiesto espressamente dall’Amministrazione. Inoltre, è anche necessario inserire il codice fiscale del coobbligato, genitore, erede, tutore o curatore fallimentare.

Dati delle imposte e pagamento

Una volta completata la sezione dedicata ai dati di chi sta svolgendo il pagamento, bisogna andare a compilare le informazioni riguardanti la parte denominata come “motivo del pagamento”, come segue:

  • nella colonna denominata “sezione” va indicato il destinatario del pagamento “ER” (erario) o “RG” (regione) o “EL” (ente locale);
  • nelle colonne seguenti bisogna inserire il codice tributo e il codice ente per cui si sta effettuando il pagamento. Il codice in questione può essere trovato direttamente online sul portale dell’Agenzia delle Entrate, oppure presso gli agenti della riscossione, le banche e gli uffici postali;
  • poi va inserito l’anno, obbligatoriamente in quattro cifre, di riferimento del versamento;
  • infine, ovviamente, gli importi.

L’inserimento degli importi nel modo corretto non è da darsi per scontato; infatti, devono essere presenti le prime due cifre prima della virgola e altre due cifre decimali. Questa regola è valida anche quando si tratta di due zeri, come nel caso di 51,00.

Per quel che riguarda l’inserimento dei codici, è importante fare molta attenzione anche a questa sezione, perché l’utilizzo di un codice errato potrebbe portare a dover pagare nuovamente degli importi.

Le colonne con lo sfondo grigio non sono sempre rilevanti, ma lo diventano in alcune situazioni come, ad esempio, quando si vanno a pagare Imu, Tari o Tares. In caso contrario, vanno lasciate vuote.

Infine, se il pagamento avviene in un’unica soluzione a titolo di saldo o acconto, allora all’interno della sezione “motivo di pagamento”, nella colonna “rateazione/mese rif.” si deve indicare 0101. Se, invece, si decidesse di pagare a rate, allora sarà necessario indicare la rata che si sta andando a pagare ogni volta che si presenta il modello F24.

Tutti gli altri campi non differiscono da quelli presenti nel modello F24 ordinario.

Che differenza c’è tra F24 ordinario e F24 semplificato?

Rispetto al modello ordinario, l’F24 semplificato consiste in una versione ridotta, facilitata - appunto. Può, quindi, essere usato per molte tipologie di pagamento, ma non per tutte quelle presenti all’interno della versione ordinaria, sebbene entrambi i modelli prevedano quasi le medesime istruzioni per la compilazione.

Il modello ordinario, inoltre, presenta molte più sezioni da compilare. In pratica, il modello semplificato permette di svolgere solo alcuni tipi di versamenti (imposte erariali, regionali e a favore degli enti locali), mentre quello ordinario offre più possibilità su questo fronte specifico.

La scelta di una tipologia di F24 piuttosto che un’altra porta anche a comunicare informazioni diverse all’Agenzia delle Entrate. Sostanzialmente, questa scelta dipende dal tipo di versamento che si deve fare.

Come scaricare il modello F24 semplificato

È possibile scaricare il modello F24 semplificato direttamente dal portale dell’Agenzia delle Entrate. Qui trovi anche il download del file pdf da scaricare e compilare.

Modello F24 semplificato
clicca qui per scaricare il file

Si può anche utilizzare la versione web, chiamata F24 Web. Per poter accedere, però, è necessario essere in possesso di un’identità digitale come Spid, Carta di Identità Elettronica (Cie), o Carta Nazionale dei Servizi (Cns).

Esattamente come il modello F24 ordinario, anche quello semplificato può essere pagato online; scelta obbligata, come detto, per chi è in possesso di partita Iva.

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