Migranti, per Salvini morti “sulla coscienza dei buonisti”

Marco Ciotola

25/04/2021

25/04/2021 - 23:29

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“Altro sangue sulla coscienza dei buonisti che, di fatto, invitano e agevolano scafisti e trafficanti a mettere in mare barchini e barconi”, tuona Matteo Salvini

Migranti, per Salvini morti “sulla coscienza dei buonisti”

Appena pochi giorni dopo il rinvio a processo per il caso Open Arms, torna a parlare di migranti Matteo Salvini e sono ancora parole forti quelle del leader della Lega. Nelle ultime ore ha infatti detto la sua riguardo al naufragio a largo della Libia che ha visto la tragica morte di oltre 130 persone.

Morti che devono essere “sulla coscienza dei buonisti” - sentenzia Salvini - che con le loro idee e convinzioni “agevolano” simili episodi.

I numerosi decessi si sono verificati dopo almeno 48 ore di deriva per il gommone preda della burrasca e in attesa di aiuto dopo numerosi Sos lanciati.

Ma purtroppo lo spettacolo che è apparso di fronte agli occhi dei primi soccorritori, della Ocean Viking, è stato completamente privo di speranza: centinaia di persone annegate e per cui ormai non c’era più nulla da fare.

Migranti, per Salvini morti “sulla coscienza dei buonisti”

La tragedia a largo della Libia ha nuovamente scosso lo scenario europeo e non solo, oltre a scatenare forti polemiche sull’ormai annosa questione relativa alla ripartizione delle responsabilità tra Paesi.

Stando infatti alla denuncia della Sea-Watch International, anche in questa circostanza sono stati molti i Paesi - nelle ore precedenti al naufragio - a negare il soccorso all’imbarcazione già in estrema difficoltà visto l’imminente arrivo di una tempesta.

Ma Salvini - intervenuto sulla questione tramite Twitter - si sofferma solo su quelle che sono a suo parere le responsabilità di casa nostra, puntando il dito contro quelli che definisce “buonisti”:

“Naufragio al largo della Libia. Altri morti, altro sangue sulla coscienza dei buonisti che, di fatto, invitano e agevolano scafisti e trafficanti a mettere in mare barchini e barconi stravecchi, anche con pessime condizioni meteo. Una preghiera e tanta rabbia.”

Per il leader del Carroccio è quindi proprio l’atteggiamento aperturista nei confronti dei porti ad aver favorito la tragedia, che intanto ha scatenato forti dibattiti sul fronte europeo viste tempistiche che sembrano suggerire che ci fosse tutta la possibilità di procedere a un salvataggio.

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