Università migliori per trovare lavoro: la classifica di lauree e atenei che offrono i migliori sbocchi occupazionali.
Inutile nascondersi: prendere una laurea è importante non solo per arricchire il proprio bagaglio culturale ma anche - e soprattutto - per avere maggiori opportunità di trovare un lavoro, preferibilmente ben retribuito.
Per questo motivo prima d’iscriversi all’Università e scegliere la facoltà più affine ai propri interessi, sarebbe opportuno guardare ai dati occupazionali aggiornati, così da capire quali sono le percentuali di trovare lavoro una volta laureati.
Il materiale per condurre questa ricerca non manca: sono diversi infatti gli enti - pubblici e privati - che sulla base dei dati occupazionali dopo la laurea realizzano delle classifiche, sia per le lauree più richieste nel mondo del lavoro che per le Università che offrono una prospettiva di guadagno migliore ai propri laureati.
Informazioni che in caso d’indecisione possono far propendere l’ago della bilancio su una o su un’altra facoltà, aiutando così le matricole a scegliere il miglior ateneo e i migliori corsi di laurea che gli saranno d’aiuto nel raggiungere l’obiettivo di intraprendere la carriera dei propri sogni.
Solitamente è Almalaurea - consorzio nato proprio per valutare le performance di studio e gli sbocchi lavorativi dei laureati - a rispondere a queste domande. Al momento, però, il rapporto Almalaurea più aggiornato è riferito al 2022, pubblicato nel giugno scorso, mentre per quello 2023 bisognerà attendere qualche mese ancora.
Tuttavia, dal momento che in un solo anno non ci attendiamo chissà quali variazioni, la classifica Almalaurea 2022 è comunque utile per farci un’idea a riguardo. Intanto ci conferma che avere una laurea consente di trovare un lavoro molto più facilmente e poi ci aiuta rispondere alle domande su quali sono i titoli che hanno maggior successo nel mondo del lavoro.
Quanto è probabile trovare lavoro con la laurea
Il dato importante è che dopo la frenata registrata nel 2020 l’occupazione tra i laureati è tornata a salire, superando persino i livelli pre-Covid. Ci sono poi i soliti problemi da risolvere, come ad esempio il gender gap tra uomini e donne, come pure la disparità tra Nord e Sud. Nel complesso, però, si può dire che i dati sono in miglioramento, soprattutto per le facoltà dove trovare lavoro è sempre più semplice.
Dopo i dati terribili registrati nel 2020, inevitabilmente influenzati dalla pandemia, quindi il tasso di occupazione dei laureati italiani è tornato a salire. Nel dettaglio, dopo la laurea risulta occupato:
- il 75% dopo un anno dal conseguimento del titolo;
- poco più dell’85% dopo tre anni;
- l’89,1% dopo cinque anni.
Va detto, però, che allo stesso tempo è aumentata l’incidenza dei contratti a tempo determinato, tant’è che a un anno dal titolo poco più del 25% è assunto con contratto a tempo indeterminato. I dati migliorano con il passare del tempo, visto che dopo tre anni i precari sono appena il 20% degli occupati, mentre dopo cinque anni la percentuale scende al 16%.
Bene anche il dato delle retribuzioni. Per chi ha una laurea, infatti, il rapporto Almalaurea ha registrato un aumento, con un importo di 1.340 euro per i laureati di I livello, a un anno dal titolo, e 1.407 euro per quelli di II livello.
Meno positivi i dati sulle donne che, pur rappresentando il 60% dei laureati italiani, a un anno del titolo hanno il 12,8% di probabilità in meno di trovare lavoro rispetto agli uomini. Una spiegazione potrebbe essere che tra le ragazze si scelgono solitamente corsi di laurea dove risulta più complicato trovare lavoro, come per l’ambito letterario o la psicologia.
D’altronde, nel momento in cui si sceglie cosa studiare, oltre alle proprie ambizioni e inclinazioni è necessario avere anche un po’ di pragmatismo e controllare quali sono le lauree più richieste e quali hanno maggiori sbocchi lavorativi, in modo tale non rischiare di rimanere per molti anni nel limbo dell’inoccupazione. Vediamo dunque quale laurea conviene prendere per trovare lavoro e fare carriera.
Le lauree con cui è più semplice trovare lavoro
Per aiutare i ragazzi nella scelta del percorso di studi da intraprendere dopo il diploma, uno degli strumenti più autorevoli è il report di Almalaurea che ogni anno confronta e analizza i dati sull’occupazione giovanile dei laureati dopo un certo periodo dal conseguimento del titolo.
La classifica del 2022 delle migliori lauree per trovare lavoro, ci dice che, a parità di condizioni, ad avere maggiori chance di successo sono i laureati in informatica, seguiti da ingegneri, medici e farmacisti. Nel dettaglio, tenendo conto delle lauree magistrali biennali, ne risulta che dopo cinque anni dal conseguimento del titolo la percentuale di occupati è pari a:
- informatica e tecnologie ICT: 95,6%
- ingegneria industriale e dell’informazione: 94,8%
- architettura e ingegneria civile: 93,6%
- economico: 91,6%
- scientifico: 89,4%
- agrario-forestale: 87,7%
- medico-sanitario: 87,7%
- scienze motorie e sportive: 87,6%
- linguistico: 85,9%
- psicologico: 85,5%
- politico-sociale e comunicazione: 84,4%
- letterario-umanistico: 82,8%
- arte e design: 81,2%
- educazione e formazione: 80,9%
Prendendo in considerazione le lauree magistrali, invece, la classifica è la seguente:
- medico e farmaceutico: 92,9%
- architettura e ingegneria civile: 92%
- veterinario: 91,9%
- educazione e formazione: 88%
- giuridico: 81,2%
Le due classifiche, dunque, ci dicono che tra coloro che faticano di più a trovare lavoro, visto che tra il 15% e il 20% non risulta ancora occupato a 5 anni dalla laurea, ci sono coloro che hanno studiato materie letterarie, come pure psicologia e design. Non bene neppure i laureati in giurisprudenza, i peggiori tra le lauree magistrali.
Non solo facoltà: dove studiare per trovare lavoro prima
Ma non è solo la facoltà a incidere sul tempo necessario per trovare lavoro dopo la laurea. Molto, infatti, dipende anche dall’ateneo dove ha avuto luogo il percorso di studi.
Così come per le facoltà, ci sono degli atenei migliori di altri. Ad esempio, secondo la classifica “Graduate employability 2022-2023“ in Italia sono 5 (su un totale di 250) le università italiane con le quali è più semplice trovare lavoro. È stata realizzata tenendo in considerazione esclusivamente la valutazione diretta dei datori di lavoro.
È un aspetto che non a tutti gli studenti può interessare, ma se il piano è diventare imprenditori innovatori, creativi e di successo, la classifica è un resoconto proprio delle capacità delle università di creare un profilo simile.
Nella classifica generale delle migliori università, la prima italiana è l’Università Bocconi di Milano, merito della 60ª posizione. Nell’ultimo anno però la Bocconi ha perso ben 11 posizioni, pur mantenendo il primato in Italia.
Segue un’altra università milanese, il Politecnico, che invece guadagna 4 posizioni sufficienti per scalare nella top 100, esattamente alla 99ª posizione. Più distanti le altre 3, che perdono tutte posizioni: la Sapienza di Roma è 199ª (rispetto al 189° posto dello scorso anno), l’Università di Bologna 208ª (204ª nel 2021-2022) mentre l’Università Normale di Pisa è 210ª (anziché 205ª).
Molto però dipende anche dalla facoltà scelta: ad esempio, secondo il Qs World University ranking (sempre aggiornato al 2022) per chi si laurea in Medicina il miglior ateneo italiano al momento è l’Università degli Studi di Milano (qui la classifica completa), mentre per Giurisprudenza la migliore risulta l’Alma Mater Studiorum di Bologna. L’Università Bocconi di Milano, invece, risulta migliore per la facoltà di Economia.
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