Microsoft compra il 4% della Borsa di Londra, il cloud entra nei mercati finanziari

Niccolò Ellena

13 Dicembre 2022 - 12:50

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L’affare tra Microsoft e Borsa di Londra da 2,8 miliardi di dollari punta ad agevolare la migrazione al cloud dei mercati finanziari.

Microsoft compra il 4% della Borsa di Londra, il cloud entra nei mercati finanziari

È nata una nuova partnership di alto livello: Microsoft e la Borsa di Londra (London Stock Exchange Group) hanno siglato un accordo di collaborazione per i prossimi 10 anni. Secondo l’accordo, Microsoft ha accettato di comprare il 4% delle quote della Borsa di Londra e, in cambio, il LSEG si è impegnato a investire almeno $2,8 miliardi nella realizzazione di nuovi servizi cloud con Microsoft.

Le quote di LSEG acquistate da Microsoft provengono da York Holdings II Limited e York Holdings III Limited, società di proprietà di alcuni fondi di investimento affiliati a Blackstone, colosso mondiale degli investimenti; da un’affiliata del Canada Pension Plan Investment Board, da un’affiliata di GIC, e da Thomson Reuters.

L’accordo prevede inoltre che Scott Guthrie, vicepresidente Cloud e AI di Microsoft sia nominato amministratore delegato non esecutivo della Borsa di Londra.

Questa partnership consentirà di rendere più rapida la migrazione al cloud dei mercati gestiti dal LSEG e di creare nuovi prodotti e servizi. Inoltre, gli investitori potranno sfruttare al meglio l’enorme quantità di dati adesso disponibili.

In base a quanto stabilito, la piattaforma-dati del LSEG si sposterà su Microsoft Azure, andando così a rinforzare la sua strategia di migrazione al cloud. Grazie a questa operazione, Workspace, la piattaforma per flussi di lavoro di analisi e dati di LSEG, diventerà interoperabile con alcune applicazioni Microsoft.

Come di consueto, prima che Microsoft possa procedere all’acquisto delle azioni, l’operazione verrà valutata e approvata dall’antitrust e dalle autorità di regolamentazione. Se tutto dovesse procedere senza intoppi, l’operazione si concretizzerà nel primo trimestre del 2023.

Big Tech e mercati finanziari: le partnership non sono una novità

L’accordo decennale siglato da Microsoft e LSEG non rappresenta una novità: già altri player del mercato finanziario e di quello del cloud hanno stretto accordi orientati a sfruttare meglio i dati sui mercati finanziari. Nasdaq e Amazon nel 2021 hanno stretto un accordo pluriennale per portare, a partire da quest’anno, i mercati nordamericani sul cloud AWS con un approccio graduale.

Al tempo dell’accordo, Nasdaq aveva affermato che l’obiettivo del partenariato era di fornire una capacità di trading ad alta frequenza, l’accesso a funzionalità basate sul cloud, analisi di mercato e machine learning a un costo inferiore; offrendo così un servizio più agile e capace di adattarsi con maggiore facilità ai continui cambiamenti del settore.

Un altro caso eclatante risalente al 2021 è quello di Alphabet.Inc e CME (Chicago Mercantile Exchange), colosso dei mercati finanziari. L’accordo prevedeva che CME spostasse i suoi sistemi di trading principali sul cloud di Google in cambio di un investimento da un miliardo di dollari. L’accordo di durata decennale aveva l’obiettivo di permettere agli utenti di CME di avere a disposizione un sistema più veloce, nonché di sviluppare nuovi strumenti con l’aiuto della tecnologia di Google, come i software di intelligenza artificiale per monitorare i rischi presenti sui mercati.

Per quanto non si tratti di una migrazione verso il cloud come quelle appena citate, non è possibile non citare anche un caso italiano, ossia quello di Euronext, principale infrastruttura finanziaria pan-europea, e Aruba. Nel 2021, Euronext, contestualmente all’acquisizione del Gruppo Borsa Italiana, aveva annunciato di aver raggiunto un accordo con Aruba per spostare il suo data center core nelle strutture gestite dall’azienda a Bergamo, presso il più grande data center d’Italia.

Le partnership tra mercati finanziari e Big Tech non si fermeranno

L’accordo tra Microsoft e LSEG è l’ennesima dimostrazione della necessità da parte del mondo della finanza di gestire e sfruttare al meglio i moltissimi dati che oggi sono a disposizione. Da parte loro, le Big Tech in questo modo hanno la possibilità di entrare e sedersi nei board di alcune tra le società più importanti nel mondo della finanza, nonché di avere nuovi capitali da investire per imporsi maggiormente sul mercato. Questo trend sembra in continua ascesa e dato che è molto proficuo per tutte le parti, non sembra intenzionato a fermarsi.

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