Mercati: recessione arriverà a fine 2020

C. G.

11 Gennaio 2020 - 18:00

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Mercato azionario: crollo nella seconda metà del 2020? La previsione

Mercati: recessione arriverà a fine 2020

I mercati dovranno nuovamente fronteggiare l’ipotesi di recessione nel corso del 2020.

A dirlo la parte più pessimista del mercato, secondo cui la ripresa economica tanto festeggiata lascerà il passo a una nuova fase di profonda incertezza.

Stando alle previsioni, tutto avverrà nella seconda metà dell’anno, quando le probabilità di tornare a parlare di recessione riprenderanno a salire. Come di consueto però anche in questo caso il mercato si è diviso tra più e meno ottimisti.

Mercati: recessione arriverà a fine 2020?

Tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 i segnali di rallentamento sono iniziati a emergere con prepotenza. Prima l’Eurozona e poi anche gli USA hanno lasciato trapelare una crescente debolezza che ha imposto alle banche centrali di tornare a tagliare i tassi di interesse.

Lo spettro della recessione ha fatto a lungo tremare i mercati, eppure le cose sono pian piano migliorate con il passare dei mesi. Alcune incertezze (come la Brexit e la guerra commerciale) si sono almeno parzialmente ridotte

Secondo Peter Cecchini, Chief Market Strategist di Mercor Global, diversi elementi stanno imponendo oggi di mantenere una visione ribassista sui mercati e, in particolar modo, sull’economia statunitense. Tra questi:

  • politiche monetarie meno efficaci;
  • improbabili politiche fiscali in USA/Europa;
  • creazione di posti di lavoro di bassa qualità negli USA;
  • guerra commerciale.

Questo mix letale di fattori ha spinto l’analista a considerare una recessione nella seconda metà del 2020 negli Stati Uniti come un’ipotesi non così remota.

Negli ultimi tempi Cecchini si è costruito la fama di esperto piuttosto pessimista. Nel 2019, solo per fare un esempio, ha dichiarato un target di 2.390 punti per l’S&P che invece ha chiuso a 3.231.

Per l’anno corrente l’uomo ha previsto una nuova discesa dell’indice di Wall Street su quota 2.880. Questa, forse, è ad oggi una delle stime più bearish formulate sul 2020.

“Mentre la nostra view sulla seconda metà dell’anno non si è manifestata nel 2019, continuiamo a credere che gli asset rischiosi siano vulnerabili a tutti quei timori che i partecipanti al mercato stanno ignorando”.

Le sue considerazioni sono andate in controtendenza rispetto a quelle dei più ottimisti, convinti che il peggio per l’economia mondiale sia ormai alle spalle.

A detta dell’esperto, però, il rischio di recessione negli USA nel corso del 2020 appare oggi ancora elevato.

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