Mercati globali: è profondo rosso

C. G.

25/03/2019

25/03/2019 - 10:04

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Mercati oggi in difficoltà. Dopo il tonfo di Wall Street, le asiatiche sono crollate sull’ipotesi di recessione

Mercati globali: è profondo rosso

Mercati oggi: le Borse hanno inaugurato la settimana con pessime performance che, nel caso del Giappone, hanno lasciato a bocca aperta.

Dopo il sell-off osservato a Wall Street nella seduta di venerdì, il Nikkei è arrivato a bruciare più di tre punti percentuali. Alle sue colleghe dell’est, però, non è andata molto meglio.

La nuova settimana si è aperta all’insegna dell’incertezza per i mercati. Il motivo? Da ricercare nell’inversione della curva dei rendimenti USA che ha portato le Borse oggi a temere l’arrivo di una nuova recessione.

Mercati in rosso: perché le Borse temono la recessione

Come accennato, il tonfo delle Borse asiatiche di oggi ha trovato ragion d’essere nei rossi di Wall Street: l’azionario USA ha archiviato l’ultima seduta della scorsa settimana con ribassi decisi, soprattutto sul fronte tech:

  • S&P 500: -1,90%;
  • Dow Jones: -1,77%;
  • Nasdaq: -2,5%.

Ad affossare i mercati in quell’occasione è stata l’inversione della curva dei rendimenti sui Treasury, evento accaduto l’ultima volta nel lontano 2007. I timori di recessione sono riaffiorati con prepotenza e gli investitori sono corsi a scaricare l’azionario.

Non hanno giovato neanche le ultime (deboli) rilevazioni macroeconomiche giunte dall’Europa e la revisione ribassista delle stime di crescita della Federal Reserve.

Nella giornata di ieri, tra le altre cose, il rendimento del titolo decennale australiano è scivolato a 1,71%, il livello più basso mai raggiunto. Ma non è finita. In avvio di seduta, oggi, i rendimenti a 10 anni del Giappone sono collassati ancora in territorio negativo.

La reazione delle Borse oggi

A reagire negativamente a questa nuova ondata di timori e dati poco favorevoli è stato soprattutto il Nikkei che ha archiviato la prima sessione della settimana con un ribasso del 3,18%. In rosso anche l’Australia e la Nuova Zelanda, rispettivamente dell’1,11% e dello 0,42%.

Discorso simile per gli indici cinesi che non sono stati esentati dal sell-off di oggi:

  • Shanghai: -1,97%
  • SZSE Component: -1,80%
  • China A50: -2,92%
  • DJ Shanghai: -1.98%
  • Hang Seng: -2,15%

Il Kospi sudcoreano, invece, ha chiuso con una perdita dell’1,92%.

“I prezzi dell’obbligazionario sono una grande sirena per tutti coloro che stanno cercando di essere ottimisti sull’azionario”,

hanno affermato gli esperti di JP Morgan in una recente nota inviata ai propri clienti.

Con l’inversione della curva USA, gli investitori hanno rispolverato lo spettro della recessione e sono corsi a scaricare i mercati azionari ritrovando invece appetito per i beni rifugio. Le vendite oggi hanno finito per interessare anche le Borse europee: tutti i principali indici del Vecchio Continente stanno attualmente scambiando sotto la parità.

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# Borse

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