Mercati, test importanti dopo i dati sull’inflazione europea

David Pascucci

17 Novembre 2022 - 13:35

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Mercati al test di livelli di resistenza importanti dopo i dati sull’inflazione europea: cosa succede e cosa aspettarsi.

Mercati, test importanti dopo i dati sull’inflazione europea

Usciti i dati sull’inflazione europea, che vedono una diminuzione di uno 0,1% rispetto all’attesa del 10,7%. Il dato dell’inflazione al 10,6% non ha sorpreso i mercati che già ieri hanno visto l’uscita del dato sull’inflazione Uk.

Il lag temporale tra tassi di interesse ed economia è quindi ancora elevato, molto probabilmente per la struttura dell’economia che è molto più incentrata sul credito in Usa rispetto alle economie di stampo europeo. In ogni caso i mercati stanno reagendo in modo molto tecnico e stanno affrontando delle resistenze, specie i mercati azionari, che dovrebbero risultare efficaci ancora per qualche settimana. Passiamo quindi alla rassegna di quanto sta succedendo e cosa potrebbe succedere nel corso del prossime settimane.

Inflazione europea e reazione dei mercati

Potremmo tranquillamente definirla una “non reazione” quella che hanno avuto i mercati all’uscita dei dati Eurostat sull’inflazione. Il dato del’inflazione di novembre, superiore al dato precedente di settembre al 9,9%, si attesta al 10,6% di poco sotto le stime di consensus. In netta controtendenza con il dato uscito ieri in Uk, un dato al di sopra delle aspettative che non ha mosso più di tanto il mercato che ha continuato per la sua strada.

Probabilmente gli operatori osservano più le stime della BoE circa l’inflazione e questa ulteriore accelerazione al rialzo era preventivata nel loro ultimo bollettino di politica monetaria. La reazione dei mercati è stata di totale indifferenza e probabilmente questo è segno del fatto che il driver principale è ora il calo conclamato dell’inflazione Usa con relativo intervento da parte della Fed durante la prossima metà di dicembre, momento in cui si saprà se i tassi aumenteranno di uno 0,5% o di uno 0,75%. Secondo le stime del Chicago Mercantile Exchange, una larga parte di operatori sta preventivando un aumento dei tassi dello 0,5%, compatibilmente con le stime sull’inflazione che sono in netta discesa rispetto ai massimi che abbiamo visto nel mese di giugno.

Analisi del Dax

Osservando il brevissimo periodo, prendendo come riferimento un grafico a time frame giornaliero, possiamo vedere chiaramente una conformazione di accumulo al ribasso a ridosso di area 14300-14380 con forti shadows che indicano una tendenza ribassista. Come possiamo vedere dal grafico, i prossimi livelli sensibili si trovano in area 13970 e successivamente 13600, livelli che sono serviti precedentemente al mercato per far partire dei movimenti interessanti.

Quindi per il momento la tendenza sembra essere quella ribassista e uno scarico di volumi sarebbe più che fisiologico in questa fase di mercato dove abbiamo dei trend di breve su base settimanale che sono rialzisti ma che allo stesso tempo affrontano delle resistenze che nel breve risultano molto efficaci. Quindi è importante monitorare quanto succede e cercare di osservare come il mercato potrebbe reagire sui livelli target di movimento.

Cosa aspettarsi dal mercato

Probabilmente il mercato sta cercando di validare i livelli di resistenza che abbiamo visto toccare nel corso degli ultimi giorni di trading, quindi potremmo vedere dei possibili ribassi che serviranno al mercato per formare una zona di resistenza che potrebbe durare per molto tempo, una zona che potrebbe risultare anche fondamentale per i trend di lungo periodo. In sostanza ci potremmo aspettare dei mercati totalmente altalenanti proprio per la natura del movimento che vediamo sui grafici settimanali e sui grafici mensili.

Inoltre, senza approfondire ulteriormente con grafici, i time frame mensili risultano avere dei movimenti rialzisti molto estesi sui mercati europei, cosa anomala considerando l’attuale situazione dei mercati americani. Unica cosa da fare è monitorare la situazione e individuare dei livelli di prezzo che siano validi dal punto di vista tecnico.

Dax a timeframe giornaliero Dax a timeframe giornaliero Zone di target di movimento sul Dax

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