Maturità 2020: nuova ordinanza Miur. Ecco cosa cambia

Teresa Maddonni

04/06/2020

18/06/2020 - 17:45

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Per la Maturità 2020 c’è una nuova ordinanza del Miur, ma cosa cambia? Il ministero definisce nuovi criteri per la selezione dei presidenti di commissione al momento irreperibili specie al Nord.

Maturità 2020: nuova ordinanza Miur. Ecco cosa cambia

Per la Maturità 2020 arriva una nuova ordinanza del Miur per il reclutamento dei presidenti di commissione, ma cosa cambia?

La Maturità 2020 si svolgerà in presenza e con il solo orale a partire dalle ore 8 e 30 del 17 giugno 2020 giorno in cui erano previsti gli scritti.

L’esame di Stato si svolgerà nel rispetto del protocollo di sicurezza: distanza di due metri e mascherina.

Come abbiamo visto il problema è il reclutamento dei presidenti di commissione esterni. Proprio per sopperire a tale mancanza è stata prevista nell’ordinanza numero 21 del Miur firmata dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina il 3 giugno una deroga ai dieci anni di professione stabiliti per i docenti che possono ricoprire il ruolo di presidente di commissione come anche le nomine d’Ufficio.

Vediamo cosa prevede la nuova ordinanza del Miur per la Maturità 2020 nel dettaglio e cosa cambia.

Maturità 2020: cosa cambia con la nuova ordinanza

Maturità 2020: cosa cambia con la nuova ordinanza? Cerchiamo di scoprirlo nel dettaglio dalla lettura del documento ministeriale firmato dalla Azzolina il 3 giugno in una sorta di corsa contro il tempo per sopperire all’ancora troppa elevata carenza di presidenti di commissione per gli orali che partiranno tra poco meno di due settimane.

Nell’ordinanza viene meno il requisito dei dieci anni di docenza in ruolo per gli insegnanti che possono ordinariamente occupare il posto di presidenti come anche viene stabilita la nomina d’Ufficio dei presidenti da parte degli Uffici regionali scolastici. Come si legge nell’ordinanza che alleghiamo di seguito, all’articolo 1 viene stabilito che:

“Al fine di garantire i diritti costituzionali dei candidati i dirigenti preposti agli Uffici scolastici regionali, ove non abbiano già provveduto in base ai loro autonomi poteri organizzativi, provvedono alle nomine del personale non inserito nell’elenco regionale dei presidenti e che non abbia presentato istanza di partecipazione.”

All’articolo 2 dell’ordinanza del Miur viene stabilito che i dirigenti preposti agli Uffici scolastici regionali acquisiscono le domande dei docenti candidati come presidenti, al fine di garantire lo svolgimento della Maturità 2020, purché confermati in ruolo anche in deroga al requisito dei dieci anni di servizio, e purché non altrimenti impegnati quali membri di commissione nell’espletamento degli esami di Stato.

E acquisiscono anche le domande per il ruolo di presidente:

  • di professori universitari di I e II fascia;
  • di docenti di ruolo presso le istituzioni AFAM;
  • di ricercatori di tipo A e B.

Qualora le disposizioni che abbiamo visto non risultino sufficienti alla copertura dei posti vacanti di presidente di commissione, l’Ufficio scolastico regionale, come si legge nell’ordinanza del Miur, procede all’assegnazione dei presidenti già assegnati a un’altra commissione purché questa sia istituita presso la stessa scuola o scuola vicina.

Ordinanza Miur n.21 del 3 giugno 2020
Ordinanza Miur sulla Maturità 2020 per il reclutamento dei presidenti di commissione.

Maturità 2020 senza presidenti di commissione

Per la Maturità 2020 il rischio sarebbe stato quello di trovarsi senza presidenti di commissione. Un’eventualità che non si realizzerà mai immaginiamo dal momento che la nuova ordinanza del Miur sta cercando di arginare il problema.

La maggior parte dei presidenti di commissione mancano al Nord, il record come abbiamo visto in questo articolo, è della Lombardia dove a inizio settimana mancavano 700 commissioni da completare su 1.700.

Su un totale di 12.900 presidenti ne mancano all’appello in tutta Italia circa 1.200 (quasi il 10%).

Tra i motivi che si annoverano per la mancata intenzione di presentarsi da parte di presidi e docenti sicuramente la paura del contagio da COVID-19: molti hanno più di cinquantacinque anni o sono rientrati al Sud dal Nord facendo didattica a distanza.

Non solo a questo si potrebbe aggiungere anche che la minore disponibilità dei docenti derivi dal fatto che sono già impegnati nella commissione interna come commissari.

L’ordinanza del Miur che apre al ruolo dei presidenti di commissione riservato ora anche a docenti di ruolo, ma con meno anni di esperienza potrebbe essere la soluzione al problema che fa tremare la Maturità 2020, già di per sé singolare.

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