Matrimonio tra cugini, è legale?

Ilena D’Errico

29 Luglio 2023 - 23:41

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È legale il matrimonio tra cugini? Ecco cosa stabilisce la legge per il rito civile e quali sono le differenze con la cerimonia concordataria.

Matrimonio tra cugini, è legale?

In passato l’incesto non era visto come al giorno d’oggi, anzi era favorito in particolare nelle famiglie nobili, al fine di preservare la famigerata purezza del sangue. Al giorno d’oggi, è molto cambiato il pensiero comune riguardo all’incesto e in genere alle nozze fra consanguinei. Anche la legge tratta l’argomento, vietando per l’appunto l’unione matrimoniale fra alcuni soggetti coinvolti da legami di parentela.

Ciò che vale per il matrimonio civile, però, non ha riflesso sul matrimonio cattolico, il quale risponde alla normativa della Chiesa. In ogni caso, non tutti i parenti sono impossibilitati a contrarre matrimonio, ma sono soltanto alcuni i familiari per cui la legge ha ritenuto opportuno vietare questa possibilità. Ma quindi il matrimonio tra cugini è legale?

Il matrimonio tra cugini è legale?

Per quanto riguarda la legge statale, non esiste alcuna norma che impedisca ai cugini di contrarre matrimonio. Questo significa che il matrimonio tra cugini è legale, almeno per quanto concerne l’aspetto civile. I cugini possono sposarsi in Comune senza alcuna procedura particolare, esattamente come potrebbe fare una coppia non legata da alcuna parentela.

La Chiesa cattolica, invece, richiede una particolare autorizzazione per la procedibilità del matrimonio fra consanguinei, compresi i cugini. Nel dettaglio, è richiesto un documento che prende il nome di dispensa, indispensabile affinché i cugini possano sposarsi secondo il rito religioso o concordatario. Si ricorda, invece, che la normativa riguardante il matrimonio in Comune è analoga per le unioni civili, che non sono però ammesse in Chiesa.

Matrimonio in chiesa tra cugini

Come anticipato, se due cugini desiderano sposarsi in chiesa devono necessariamente ottenere la dispensa, la quale deve essere richiesta da entrambi in modo congiunto presso il tribunale di residenza. La dispensa (che non è invece necessaria per il solo rito civile) è necessaria per il matrimonio fra cugini, ma anche per le nozze degli altri familiari o consanguinei che non sono vietate.

In particolare, è richiesta la dispensa per il matrimonio tra:

  • Cugini (persone che hanno un antenato in comune ma non discendono l’una dall’altra);
  • zio e nipote;
  • zia e nipote;
  • cognato e cognata.

La Chiesa, poi, consente anche a genero e suocera o nuora e suocero di sposarsi dopo aver ottenuto la dispensa, ma soltanto nel caso in cui il matrimonio che ha dato origine all’affinità sia stato annullato per l’incapacità di intendere e di volere di uno dei coniugi.

La dispensa, comunque, non è automaticamente fornita dal Tribunale, il quale provvede invece a una valutazione prima di rispondere, fornendo un esito che comunque gli interessati possono impugnare entro 10 giorni dalla comunicazione. La dispensa è indispensabile affinché i cugini possano richiedere le pubblicazioni di matrimonio e dunque sposarsi con rito cattolico o concordatario.

Quali parenti non possono sposarsi

Il matrimonio tra cugini, così come quello fra gli altri soggetti per i quali la Chiesa richiede la dispensa, è perfettamente legale. Non tutti i matrimoni fra parenti sono però ammessi, in particolare non possono sposarsi (né in Comune e nemmeno in Chiesa):

  • Genitori e figli, inclusi i figli adottivi;
  • nonni e nipoti;
  • fratello e sorella germani e unilaterali (sia consanguinei, ovvero con lo stesso padre, che uterini e dunque con la stessa madre);
  • adottato e figli dell’adottante;
  • adottato e coniuge dell’adottante;
  • adottante e coniuge dell’adottato.

Il divieto deriva dall’articolo 87 del Codice civile, per l’appunto dedicato al divieto di matrimonio tra persone legate da parentela, affinità o adozione. In sintesi, il matrimonio tra cugini è legale in Italia, così come in diversi altri Paesi. In Olanda e in Svizzera, per esempio, la normativa non si occupa affatto dei matrimoni tra parenti.

Nonostante ciò, nei Paesi occidentali sono piuttosto rari i matrimoni tra cugini, soprattutto se di primo grado, sia per il retaggio culturale che per la paura riguardo ai rischi genetici che potrebbe subire la prole. In realtà, molte coppie decidono a questo scopo di affidarsi a una consulenza genetica per individuare eventuali mutazioni comuni.

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# Legge

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