Matrimonio: la fedeltà è fuori moda. Il disegno di legge che sdogana il tradimento

Anna Maria D’Andrea

15 Dicembre 2016 - 20:45

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Matrimonio: l’obbligo di fedeltà potrebbe essere abolito. Ecco la proposta di legge della senatrice Laura Cantini del Pd che stravolge il diritto di famiglia italiano.

Matrimonio: la fedeltà è fuori moda. Il disegno di legge che sdogana il tradimento

Matrimonio: chi l’ha detto che fedeltà è d’obbligo? Secondo la legge potrebbe diventare proprio il contrario, o meglio, si tratterebbe ormai di una pratica antica, fuori moda e poco al passo con i tempi.

In base al disegno di legge in discussione in Commissione giustizia a palazzo Madama essere fedeli al coniuge “nella buona e nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia” sarebbe un retaggio del passato che, ai tempi d’oggi, è meglio scollarsi definitivamente di dosso, anche nei riferimenti normativi.

Di cosa stiamo parlando? Si tratta del disegno di legge firmato dalla senatrice del Pd Laura Cantini e presentato in Senato lo scorso febbraio. Con la discussione in Commissione la proposta torna a far discutere perché modificherebbe totalmente l’impianto della famiglia tradizionale italiana.

Non che non sia ormai cosa nota che parte dei matrimoni si reggano sul tradimento e che la scappatella sia ormai pratica sdoganata anche tra gli insospettabili. Eppure, ironia a parte, inserire per legge che il matrimonio non si basi più sulla fedeltà reciproca tra i coniugi stravolgerebbe l’ordinamento giuridico italiano e, soprattutto, la disciplina relativa a separazioni o divorzi.

Cosa prevede la legge e cosa cambierebbe se l’obbligo di fedeltà nel matrimonio venisse soppresso dall’ordinamento giuridico italiano?

Matrimonio: la fedeltà è fuori moda. La proposta di legge che sdogana il tradimento

La senatrice Paola Cantini del PD e gli altri firmatari del disegno di legge presentato a febbraio ed ora in fase di discussione in Commissione giustizia al Senato hanno espresso chiaramente la propria opinione: l’obbligo di fedeltà dopo il matrimonio è “il retaggio culturale di una visione ormai superata e vetusta del matrimonio, della famiglia e dei doveri e diritti dei coniugi”.

La nuova norma ha l’obiettivo di modificare l’articolo 143, comma 2 del Codice Civile e senza troppi giri di parole, il disegno di legge afferma che ad oggi essere fedeli al proprio marito o alla propria moglie non è più necessario e che, anzi, si tratta di una pratica fuori moda.

Innegabile constatare che così come la società anche il rapporto di coppia evolve e, di conseguenza, il matrimonio. Ma cosa significherebbe accettare che il matrimonio non si fonda più sulla fedeltà coniugale? La nuova norma stravolgerebbe con queste poche parole il diritto di famiglia italiano e, soprattutto, le disposizioni in materia di separazione o divorzio.

Matrimonio: cosa cambia con l’abolizione dell’obbligo di fedeltà

L’immediata conseguenza dell’approvazione della legge Cantini porterebbe ad un vero e proprio cambiamento delle cause di addebito di divorzio. Abolendo l’obbligo di fedeltà, il coniuge che tradisce non sarebbe più chiamato a pagare le conseguenze della propria infedeltà.

In base a quanto stabilito ad oggi, il coniuge che viene tradito può chiedere il risarcimento dei danni morali al coniuge infedele e, sulla base della sentenza della Cassazione 8929/2013, ciò sarebbe possibile anche in caso di tradimento virtuale.

La realtà è che oltre alle conseguenze di natura morale e sociale il più significativo cambiamento sarebbe quello giuridico. Giustizia che, sulla base di quanto contenuto nella relazione di introduzione al ddl Cantini, si è già da tempo adattata ai cambiamenti sociali.

Non si fa riferimento esclusivamente alla Legge Cirinnà che ha introdotto le unioni civili nell’ordinamento giuridico italiano. Per confermare come la giustizia sia attenta ai mutamenti sociali e come la legge debba adeguarvisi, è citata la sentenza della Cassazione 7998/2014, nella quale si stabilisce che “il giudice non può fondare la pronuncia di addebito della separazione sulla mera inosservanza del dovere di fedeltà coniugale”.

Resta da vedere quale sarà l’esito della discussione in Commissione giustizia. L’obbligo di fedeltà potrebbe non esser più prerogativa del matrimonio e, con buona pace dei tradizionalisti, tradire diventerebbe cosa buona, giusta e cool. In fondo, lo dice la legge!

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