Una mascherina potrebbe uccidere il coronavirus rendendolo innocuo secondo un professore dell’università del Kentucky. Ecco come funziona.
Una mascherina potrebbe essere in grado di uccidere il coronavirus. La ricerca per debellare il virus che ha causato la pandemia continua a pieno regime, e oltre allo sviluppo di un vaccino si studiano anche soluzioni più creative per fronteggiare il virus.
Le mascherine sono tra gli strumenti più utili per limitare la diffusione del virus: l’obiettivo è ora renderle maggiormente efficienti e non limitarle unicamente alla funzione di difesa. Un team di ricerca statunitense ha avviato gli studi per realizzare delle mascherine utili per la diagnosi veloce del coronavirus, a questi si aggiunge anche l’idea di un professore dell’università del Kentucky, Dibakar Bhattacharyya, che sta lavorando per progettare una mascherina in grado di riconoscere e uccidere il coronavirus.
Mascherina uccide il coronavirus: ecco come
Occorreranno circa 6 mesi prima che la mascherina sia prodotta e testata, ma il professor Bhattacharyya ha già fatto sapere di aver ottenuto un finanziamento di 150mila dollari dalla National Science Foundation (NSF). Il funzionamento della mascherina si basa sull’inserimento di specifici enzimi nel tessuto di cui è composta, in grado di catturare il coronavirus e inibire le proteine con cui entra nell’organismo, rendendolo innocuo.
“Siamo in grado di creare una membrana che non solo filtrerebbe efficacemente il nuovo coronavirus come fa la maschera N95, ma disattiverebbe completamente il virus” ha detto lo scienziato aggiungendo che, in attesa del tanto sperato vaccino, che non sappiamo se arriverà mai, “questa innovazione rallenterebbe ulteriormente e impedirebbe persino la diffusione del virus”.
Le applicazioni future contro altri virus
Quello che rende particolarmente interessante questo studio sono le applicazioni che potrebbe avere per il trattamento anche di altre patologie. Il professore spiega che “avrebbe anche applicazioni future per proteggere da una serie di virus patogeni umani”.
Inoltre a differenza di molte mascherine che se indossate per molto tempo possono avere degli effetti collaterali, Bhattacharyya ha fatto sapere che questo nuovo ritrovato sarà particolarmente sottile, in modo da permettere a chi le indossa di respirare “molto facilmente”, rendendole oltre che utili, anche pratiche. Al vaglio c’è anche la possibilità di fargli cambiare colore qualora entrasse a contatto con il virus, ma per il momento è solo un’ipotesi che potrà essere validata grazie alla collaborazione con esperti in tecnologie.
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