La mascherina svela se hai il coronavirus: ecco come funziona

Martino Grassi

14/05/2020

24/08/2021 - 17:41

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Un team di ricerca statunitense ha avviato gli studi per realizzare delle mascherine utili per la diagnosi veloce del coronavirus. Ecco come funzionano.

La mascherina svela se hai il coronavirus: ecco come funziona

Una mascherina che oltre a proteggerti ti dice se hai il coronavirus. È il progetto a cui sta lavorando un team di ricercatori americani. Lo scopo è fornire un nuovo metodo diagnostico rapido e affidabile, che eviti di esporre il personale medico e sanitario a rischi inutili.

Attualmente la diagnosi viene svolta unicamente con i tamponi o con i test sierologici, che spesso non sono attendibili, e necessitano di molto tempo per fornire l’esito.

Lo stesso team di ricerca che sta lavorando a queste speciali mascherine aveva già lavorato in passato a dei test rapidi per il virus Ebola e ZIka. Questi si componevano di un foglietto di carta che doveva essere bagnato con acqua per far attivare degli speciali circuiti genetici contenuti al loro interno. Una volta a contatto con i virus erano in grado di emettere una fluorescenza.

Mascherina rivela se hai il coronavirus: lo studio

Partendo proprio dai precedenti studi effettuati sugli altri virus, i ricercatori hanno dimostrato che questi speciali circuiti genetici potevano essere integrati anche nei tessuti, dando la possibilità di realizzare dei dispositivi di protezione in grado di fornire una diagnosi.

James Collins, professore di bioingegneria al MIT (Massachusetts Institute of Technology) spiega che “quando parliamo, emettiamo una buona quantità di vapore. Se sei infetto, emani anche particelle virali, non solo nella tosse e nello starnuto, ma anche quando parli, in piccole goccioline e nel vapore”.

Basandosi su questo principio hanno pensato di realizzare questa mascherina che in 2 o 3 ore è in grado di fornire un responso sull’infezione, facendo in modo, ad esempio, che il dispositivo diventa fluorescente in caso di positività. Sarebbe dunque la saliva e il vapore a rilevare la presenza del virus all’interno dell’organismo.

Nel caso in cui l’esito risultasse positivo, il protocollo potrebbe prevedere di contattare il personale medico e imporre l’autoisolamento in attesa di ulteriori conferme più tradizionali.

I vantaggi di queste mascherine

Le mascherine in grado di diagnosticare offrono una serie di vantaggi che potenzialmente potrebbero ridurre notevolmente la possibilità di diffusione del virus, soprattutto per le persone che non manifestano sintomi e quindi non sospettano di poter essere infette.

Prima della reale operatività del progetto il team di ricerca fa sapere che si dovranno ancora affinare alcuni dettagli, come ad esempio la scelta dei sensori biologici più performanti per la rilevazione del virus.

Un altro aspetto che deve ancora essere ben inquadrato è se creare delle mascherine in grado di svolgere questo compito, o se invece realizzare dei presidi da applicare sulle mascherine che già si possiedono, rendendo la soluzione ancora più economica.

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