Marche da bollo da 2 e 16 euro, dove si comprano?

Alessandro Cipolla

12 Maggio 2025 - 12:49

Dove si comprano le marche da bollo, di quale valore - 2 o 16 euro - sono acquistabili e qual è la più comoda anche alla luce della nuova fatturazione elettronica.

Marche da bollo da 2 e 16 euro, dove si comprano?

Dove si comprano le marche da bollo da 2 o 16 euro? Fin dal 1863 in Italia viene utilizzato questo adesivo fiscale che certifica l’avvenuto pagamento di un’imposta di bollo.

La marca da bollo infatti è un’imposta indiretta applicata su determinati atti, documenti e registri, sia pubblici che privati, per certificarne la validità e conformità alle normative fiscali italiane.

Nello specifico si tratta di un contrassegno - simile a un francobollo - che si applica per adempiere all’obbligo di versamento dell’imposta dovuta su specifici atti e documenti.

Dal 2005 le tradizionali marche da bollo cartacee sono state affiancate da contrassegni telematici autoadesivi - rilasciati per via telematica dall’Agenzia delle Entrate e stampati nei punti di rivendita - con tali contrassegni che dal primo settembre 2007 hanno sostituito definitivamente le marche da bollo tradizionali.

Attualmente non sono disponibili dati ufficiali aggiornati sul numero esatto di marche da bollo vendute ogni anno in Italia, ma considerando l’ampia gamma di documenti e atti che richiedono l’applicazione della marca da bollo si può presumere che il numero sia significativo.

Vediamo allora nel dettaglio dove si comprano le marche da bollo, di quale valore sono acquistabili e qual è la più comoda anche alla luce della nuova fatturazione elettronica.

Dove si comprano le marche da bollo

Negli ultimi anni ci sono state diverse novità in merito alle marche da bollo, con la scomparsa della classica tipologia cartacea in favore dei contrassegni telematici autoadesivi.

Ma dove si comprano le marche da bollo? Ecco l’elenco dei posti dove è possibile acquistare questo adesivo fiscale.

  • Tabaccherie autorizzate: è il punto vendita più comune e le tabaccherie convenzionate espongono spesso il logo dei valori bollati o delle marche da bollo; come detto in precedenza si tratta di contrassegni telematici autoadesivi emessi tramite il sistema dell’Agenzia delle Entrate.
  • Online (in alcuni casi): alcuni atti pubblici o digitali - vedi le istanze telematiche alla PA - permettono il pagamento virtuale della marca da bollo con l’importo che viene versato direttamente senza applicare fisicamente la marca, attraverso canali come i portali della Pubblica Amministrazione (sportellotelematico.it, Agenzia delle Entrate) e in alcuni casi specifici tramite PagoPA.
  • Rivendite autorizzate: alcuni uffici postali e punti vendita abilitati come le edicole possono emettere - in non molti casi - contrassegni fiscali.

Come spiegato nell’introduzione dal 2007 le vecchie marche da bollo cartacee non sono più valide, ma devono essere usati solo i contrassegni telematici.

L’acquisto della marca da bollo non prevede il costo di alcuna commissione e possono essere acquistate in contanti, con carta di credito oppure di debito.

Gli importi delle marche da bollo che è possibile acquistare

Gli importi delle marche da bollo variano in base al tipo di documento e alla normativa vigente. I due importi più comuni sono quelli da 2 euro e da 16 euro.

  • Marca da bollo da 2 euro: utilizzata principalmente per atti privati non soggetti a registrazione, come ricevute e fatture per prestazioni di importo superiore a 77,47 euro esenti da IVA e per certificati rilasciati da pubbliche amministrazioni. Secondo l’articolo 13 della Tariffa, Parte I, allegata al DPR n. 642 del 1972, questa marca è richiesta per le quietanze rilasciate per somme superiori a 77,47 euro e per le istanze rivolte agli uffici pubblici.
  • Marca da bollo da 16 euro: impiegata per atti pubblici e privati soggetti a registrazione, come contratti, atti notarili, domande giudiziarie e amministrative. Questo importo è regolato dall’articolo 13 della Tariffa, Parte I, allegata al DPR n. 642 del 1972, e rappresenta l’imposta più comune per documenti ufficiali.

La normativa prevede che ogni documento soggetto a imposta di bollo debba riportare la marca da bollo con l’importo adeguato.

Dove è più comodo comprare marca da bollo con fattura elettronica

Con l’obbligo della fatturazione elettronica, soprattutto per professionisti e imprese, è diventato molto più comodo (e spesso obbligatorio) gestire la marca da bollo in modalità virtuale, senza acquistare fisicamente il contrassegno.

Quando si utilizza la fatturazione elettronica il metodo più comodo e corretto per la marca da bollo è tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate, pagando virtualmente ogni trimestre.

Tutti i software di fatturazione elettronica prevedono un inserimento automatico della dicitura nel testo della fattura attraverso un comando intuitivo.

Gli importi di tutte le marche da bollo inserite nelle fatture devono essere comunicati e versati ogni trimestre tramite F24 all’Agenzia delle Entrate.

Periodo Scadenza del versamento
1° trimestre (gennaio-marzo) 31 maggio
2° trimestre (aprile-giugno) 30 settembre
3° trimestre (luglio-settembre) 30 novembre
4° trimestre (ottobre-dicembre) 28 febbraio dell’anno seguente

Il pagamento può avvenire come qualsiasi altro F24, quindi anche online tramite home banking (per le banche abilitate) e attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, è possibile accorpare i versamenti nei seguenti casi:

  • se nel primo trimestre non viene superata la soglia dei 250 euro, allora il pagamento può essere accorpato a quello del secondo trimestre (30 settembre);
  • se nel primo e nel secondo trimestre non viene superata complessivamente la soglia dei 250 euro, è possibile pagare tre trimestri in un’unica soluzione entro il 30 novembre.

Invece non è più comodo né valido comprare una marca fisica da 2 euro e allegarla alla copia cartacea della fattura visto che non ha valore fiscale con la fattura elettronica.

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