Diesel più caro della benzina. Come cambiano i prezzi dei carburanti dal 1° gennaio 2026

Laura Pellegrini

20 Ottobre 2025 - 11:28

Il Governo accelera l’allineamento delle accise sui carburanti: dal 1° gennaio 2026, la benzina costerà meno e il diesel un po’ di più.

Diesel più caro della benzina. Come cambiano i prezzi dei carburanti dal 1° gennaio 2026

La Legge di Bilancio 2026 introduce importanti novità sulle accise, che potrebbero provocare una variazione dei prezzi di benzina e diesel a partire dal 1° gennaio 2026.
Il Ministero dell’Economia sta lavorando da tempo a un progressivo allineamento delle accise sui carburanti in linea con le politiche green promosse in ambito europeo, ma l’articolo 30 della Manovra 2026 potrebbe anticipare di un anno l’allineamento delle accise. Per superare il cosiddetto «sussidio ambientale dannoso EN.SI.24», il prezzo della benzina potrebbe essere più basso rispetto a quello del diesel, con effetti positivi per alcuni automobilisti e negativi per imprese e autotrasportatori.

Manovra 2026: come cambiano le accise sui carburanti

L’articolo 30 della bozza della Manovra 2026, prevede una riduzione dell’accisa sulla benzina di 4,05 centesimi di euro per litro, mentre l’accisa sul gasolio aumenterà della stessa misura. Di conseguenza, le aliquote verrebbero equiparate da subito a 672,90 euro per mille litri sia per la benzina sia per il gasolio utilizzato come carburante.
A titolo di confronto, ad oggi le accise applicate sui carburanti sono le seguenti:

  • 713 euro per mille litri per la benzina;
  • 632 euro per mille litri per il diesel.

Nel quadro delle politiche fiscali verdi promosse a livello europeo, il Ministero dell’Economia aveva approvato lo scorso marzo un decreto che prevedeva un percorso quinquennale per l’allineamento delle accise sui carburanti. Nella bozza della Manovra 2026, invece, il Governo anticipa di un anno tale allineamento e introduce dal 1° gennaio importanti novità sui carburanti.

Mentre gli automobilisti a benzina potranno godere di prezzi più bassi alla pompa, gli autotrasportatori e le imprese che dipendono dal diesel potrebbero ricevere un salasso sui prezzi. Resta escluso dagli aumenti, invece, il gasolio per autotrazione utilizzato dai tir della logistica.

Aumenta il prezzo del diesel e scende la benzina

Il cambio delle accise applicate ai carburanti avrà un effetto diretto sui prezzi alla pompa: mentre la benzina sarà più economica, il diesel sarà invece più caro.

L’allineamento delle accise a 672,90 euro per mille litri avrà delle conseguenze anche sull’applicazione dell’IVA al 22%: per gli automobilisti questo si traduce in una variazione di 4,94 centesimi al litro alla pompa nella stazione di servizio.
Ma come cambiano concretamente il prezzo di benzina e diesel? Attualmente i prezzi medi, lato “self”, sono attorno a 1,69 euro/litro per la benzina e 1,63 euro/l per il diesel. Con l’applicazione delle nuove regole, la benzina scenderebbe a 1,64 euro/litro, mentre il gasolio salirebbe a 1,68 euro/litro.

Per un’auto di cilindrata media, cioè con un serbatoio pari a circa 50 litri, il risparmio si attesterebbe sui 2,47 euro per un pieno di benzina; mentre il rincaro ammonterebbe a 2,47 euro per un pieno di diesel.

Diesel più caro della benzina: la reazione delle associazioni

Le associazioni dei consumatori hanno reagito immediatamente all’accelerazione del Governo sull’allineamento delle accise parlando di “una misura iniqua per i consumatori”.

In prima linea è sceso il Codacons, secondo il quale “l’allineamento delle accise si traduce in un danno per gli automobilisti”, poiché penalizza chi utilizza il gasolio, da anni scelto per convenienza e autonomia. Anche Assoutenti esprime forte contrarietà alla misura, chiedendo un intervento complessivo sulla tassazione dei carburanti: “Occorre una riduzione generale della pressione fiscale, che oggi mantiene i listini italiani tra i più alti d’Europa”.

Secondo i dati forniti da Assountenti, infatti, al spesa complessiva delle famiglie per i carburanti ha raggiunto 70,9 miliardi di euro, di cui 38,1 incassati dallo Stato sotto forma di IVA e accise.

I prossimi passi

Trattandosi attualmente di un disegno di legge, è necessaria l’approvazione del Parlamento prima dell’entrata in vigore effettiva delle nuove regole sulle accise sui carburanti. Sono ancora possibili modifiche alla misura come descritta attualmente, entro il 31 dicembre 2025, ma la direzione dell’esecutivo appare chiara: chiudere definitivamente il capitolo del vantaggio fiscale sul gasolio già nel 2026.

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