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Mangiante: “Vi racconto la corruzione in Ucraina e il ruolo di Biden”

mercoledì 17 aprile 2024, di Roberto Vivaldelli

Nel 2017, Simona Mangiante era finita sui media di tutto il mondo insieme al marito George Papadopoulos, ex collaboratore di Donald Trump, nell’ambito dell’indagine del Russiagate, poi rivelatasi una gigantesca bufala orchestrata dagli avversari democratici del magnate repubblicano per danneggiare la sua presidenza.

Da presunta "spia russa", Mangiante ha passato gli ultimi anni occupandosi di design, moda, cinema, e anche di giornalismo, collaborando con Igor Lopatonok, regista e produttore cinematografico, autore di documentari che offrono una narrazione alternativa sulla storia recente dell’Ucraina, come Ukraine on Fire (2016), prodotto dall’amico Oliver Stone, e The Everlasting Present - Ukraine: 30 Years of Independence (2021), che vede tra i protagonisti, in veste di cronista, proprio Simona Mangiante. Negli ultimi tempi, l’avvocato di Caserta ha condotto un’inchiesta sulla corruzione in Ucraina che coinvolge anche il presidente Usa Joe Biden e la sua famiglia. L’abbiamo raggiunta per porle qualche domanda sull’argomento.

Cosa pensa del fatto che i servizi segreti russi abbiano collegato l’attentato a Mosca con i servizi ucraini ma soprattutto con Burisma Holdings, società di cui faceva parte anche Hunter Biden?

Le indagini su Burisma hanno ampiamente dimostrato come il riciclaggio di denaro sporco in Ucraina è servito non solo per oscurare manovre finanziarie opache, m a anche a finanziare crimini di altra natura , inclusi atti terroristici. In particolare, Tra le interviste che ho condotto recentemente a Minsk, ho avuto modo di intervistare Andrii Derkach, il noto parlamentare ucraino sanzionato dagli Usa già nel 2020, per aver pubblicato e condiviso con Rudi Giuliani, la registrazione della conversazione telefonica tra l’ex presidente Ucraino Poroshenko e l’allora vicepresidente Usa Joe Biden, in cui quest’ultimo minacciava l’allora presidente ucraino di trattenere 1 miliardo di dollari destinati all’Ukraine qualora il Procuratore generale che aveva aperto una investigazione su Burisma non fosse stato rimosso dal suo ufficio.

E qual è il ruolo di Hunter Biden?

Da ricordare che Hunter Biden (il figlio di Joe) era all’Epoca nel consiglio di amministrazione di Burisma. Nel corso della mia più recente intervista, gennaio 2024, Andriy Derkach, specializzato nelle inchieste contro la corruzione in Ucraina, ha condiviso prove corroboranti la rete di istituzioni finanziarie e società utilizzate per riciclare denaro e finanziare operazioni criminali e terroristiche. Burisma è uno di questi veicoli. Concludo che quella russa è un’ipotesi del tutto plausibile.

Sta conducendo una coraggiosa indagine sulla corruzione della famiglia Biden in Ucraina. Puoi raccontarci cosa hai scoperto fino ad oggi?

La lista è lunga, ma cercherò di essere quanto più sintetica ed esaustiva. Joe Biden ha sfruttano la sua posizione di potere già a tempi della sua vicepresidenza alla Casa Bianca per arricchire se stesso e la sua famiglia, intrattenendo e lucrando da affari con aziende di paesi stranieri tra cui l’ucraina e la Cina. La sua posizione di potere è stata poi abusata per nascondere le prove di corruzione delle stesse società straniere attraverso cui la sua famiglia si è’ arricchita. Ha venduto l’America rendendosi ricattabile abusando il suo potere per scopi di lucro personali.

Accuse molto pesanti. Che prove ha trovato in merito?

Nel corso della mia investigazione sono emerse poi le prove della tanto contestata “Bribe” e addirittura, secondo la testimonianza di alcuni soggetti coinvolti nella denuncia dei crimini della “Biden’s family”, attentati alla vita dei denunciatori, incluso la vita di Tara Reade ex staffer al senato, che in seguito ad aver esposto la violenze sessuale subita dall’allora senatore Joe Biden, ha subito minacce di morte. Oggi Tara Reade è stata costretta a lasciare l’America a causa delle pesanti ed incalzanti minacce.

E l’Ucraina cosa c’entra?

Prove di corruzione e coinvolgimento negli affari illeciti di Burisma, sono emersi da nuova documentazione giudiziaria (recentemente resa pubblica) nei procedimenti a carico del presidente di Burisma Mykola Vladyslavovych Zlochevsky (e dell’avvocato Kicha, che indirettamente confermano la famosa “Bribe” di 6 milioni di dollari per chiudere le investigazione di Burisma, “bribe” negata e dismessa da Biden’s dietro lo slogan di “propaganda russa”. Nessuna propaganda si traduce in documenti giudiziari e tangibili trasferimenti bancari. I dettagli della rete di corruzione sono passati in rassegna nel mio documentario disponibile su Amazon prime Ukraine 30 years: The everlasting present, terzo film della saga dei film sull’Ucraina prodotti da Igor Lopatonok- e diretti da Oliver Stone (Ukraine on fire Revealing Ukraine). Altre interviste tv, inclusa la mia più recente intervista a Andriy Derkach, sono pubblicate anche sul mio account X (@simonamangiante)

Ma c’è materiale per potenzialmente incriminare o mettere sotto impeachment Joe Biden?

Se il dipartimento di giustizia americano non fosse asservito a se dal potere democratico, joe Biden sarebbe già stato rimosso dalla presidenza.

Se eletto, Trump riuscirà davvero a porre fine alla guerra in Ucraina?

È difficile retrocedere a danno fatto. Posso dire con assolutamente certezza che se Trump fosse stato in carica nel 2021, questo sanguinoso conflitto non sarebbe accaduto .

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