Crisi sistemica della Francia: debito record, instabilità politica e fine dell’asse franco-tedesco mettono in discussione l’unità europea e il futuro stesso dell’euro.
Nessuno ha il coraggio di dirlo, ma alla Francia questa Europa non serve più.
L’asse franco-tedesco, su cui si è fondata la nascita dell’Europa e che ha rappresentato finora la guida politica e strategica del Continente, resiste solo per una convenienza strategica: continuare ad ogni costo il sostegno all’Ucraina nella guerra iniziata dalla Russia nel 2022 è il solo modo per rimanere unita. La tendenza all’espansione non riesce a bilanciare le tensioni interne e dunque si deve ricorrere alla strategia del “nemico esterno”, la Russia per tenere serrate le fila.
La Germania, a sua volta, sta sprofondando in una crisi sistemica, industriale, politica e sociale: l’industria dell’auto è distrutta, i costi energetici sono alle stelle e tutto il teatro viene tenuto in piedi dal colossale attivo di oltre tremila miliardi di euro accumulati in vent’anni di mercantilismo che ha sfruttato l’euro per imporsi.
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