Lazio zona gialla dopo Ferragosto, il rischio c’è? Cosa dicono gli esperti

Mario D’Angelo

31 Luglio 2021 - 15:40

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La Regione, dopo il report ISS, smentisce la possibilità che il Lazio finisca in zona gialla nel corso della seconda metà di agosto. Ecco cosa ne pensano gli esperti.

Lazio zona gialla dopo Ferragosto, il rischio c’è? Cosa dicono gli esperti

Lazio in zona gialla ad agosto? Al momento si tratta soltanto di un’ipotesi che spaventa commercianti e imprenditori, ma la possibilità non è da escludere. Sono diverse le Regioni che rischiano la zona gialla dopo Ferragosto e il Lazio, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, è una di queste.

Lazio in zona gialla ad agosto, cosa dice la Regione

Il report ISS di venerdì ha messo in luce l’aumento di ricoveri e terapie intensive in Sicilia, Sardegna e Lazio, trend che se non verrà arrestato potrebbe determinare l’ingresso in zona gialla (qui le regole) entro la fine del mese di agosto.

L’indice Rt del Lazio è in forte aumento e ha ormai raggiunto un valore di 2, mentre l’incidenza è a quasi 70 casi per 100mila abitanti. Preoccupa come al solito la variante delta, a cui ormai sono ascrivibili la quasi totalità dei casi del Lazio. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la Regione è a rischio zona gialla già dal 20 agosto.

I tassi di occupazione in area medica e terapia intensiva, invece, sono stabili, ben lontani dalle soglie di rischio, minimizza l’assessore alla Sanità laziale, Alessio D’Amato. Ma per quanto lo saranno ancora?

Secondo D’Amato la situazione è sotto controllo, in luce della buona percentuale di popolazione vaccinata e dell’incremento negli sforzi della Regione per il tracciamento dei contatti. Inoltre nel Lazio “restano stabili i tassi di occupazione in area medica e terapia intensiva, lontani da soglie di rischio”, e non vi sono “criticità sulla rete ospedaliera”, precisa D’Amato. Resta comunque “assolutamente prioritario vaccinarsi e completare il percorso di vaccinazione”.

Zona gialla Lazio dopo Ferragosto, il parere degli esperti

Sulla questione è intervenuto il direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, secondo cui in questa fase bisogna guardare ai tassi di ospedalizzazione e ai dati relativi alla gravità della malattia. E da questo punto di vista, ha spiegato Vaia all’Adnkronos, “i numeri del Lazio sono bassi”.

Anche per Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, la situazione laziale è sotto controllo, nonostante la presenza di numerosi focolai. Secondo Ciccozzi al momento è semplicemente troppo presto per prevedere il passaggio della Regione in zona gialla dopo Ferragosto, perché al momento i numeri non ci sono.

Covid Lazio, perché è importante la seconda metà di agosto

Ma perché la data del 15 agosto è così importante in relazione all’andamento della pandemia nel Lazio? Lo spiega Claudio Mastroianni, direttore del Dipartimento di Malattie infettive del Policlinico Umberto I di Roma.

Il periodo successivo a Ferragosto sarà quello del ritorno dalle vacanze, “su cui ancora non si sta ragionando bene”. Migliaia di persone, molte delle quali giovani e non ancora vaccinate, torneranno a Roma e nel Lazio, contribuendo a una ripresa dei contagi.

Sarà critica la settimana entrante: “Sembra che possa esserci una stabilizzazione dei nuovi contagi che farebbe evitare la zona gialla”.

La situazione Covid Lazio venerdì 30 luglio

Nella giornata di ieri, venerdì 30 luglio, nel Lazio sono stati registrati 845 nuovi casi positivi, con un incremento di 65 unità rispetto alle 24 ore precedenti.

I ricoverati in area medica sono 290 (+17), quelli in terapia intensiva 44 (+5). Il tasso di occupazione di queste ultime è al momento di poco inferiore al 4%.

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