Stellantis crolla in Italia: la produzione di auto negli stabilimenti del Paese va a picco nei primi mesi del 2025. I numeri della crisi.
I numeri parlano chiaro: il 2025 è iniziato nel peggiore dei modi per Stellantis.
Il report curato dalla Fim-Cisl ha infatti messo in evidenza che tutti gli stabilimenti in Italia del brand automobilistico hanno registrato un netto calo della produzione, rendendo la crisi del comparto davvero problematica e profonda in Europa e anche nel nostro Paese. In nessuna fabbrica i volumi produttivi dei mesi gennaio-giugno sono stati migliori di quelli del 2024, un anno che non può di certo essere annoverato come proficuo.
Le parole di sintesi del segretario Fim-Cisl sono state più che amare: “la situazione è peggiorata rispetto ad una situazione già in sofferenza nel 2024. Non ci aspettavamo un miglioramento nel 2025, sapevamo sarebbe stato un anno difficile, ma non prevedevamo un calo così accentuato nell’anno”. La consapevolezza è che il settore auto faticherà a riprendersi, con Stellantis coinvolta nella generale debolezza della domanda e della produzione.
L’allarme suona per i lavoratori italiani. Jean Philippe Imparato, responsabile Europa di Stellantis, pochi giorni fa, non ha esitato a etichettare questo momento storico come un “dramma industriale”. I primi dati italiani del 2025 per il quarto gruppo mondiale dell’automotive sembrano confermare queste fosche prospettive.
Stellantis, crolla produzione auto nel 2025
Il report trimestrale sulla produzione italiana di Stellantis presentato da Fim-Cisl ha mostrato in tutta evidenza la triste realtà della crisi.
Considerando sia i veicoli commerciali leggeri che le automobili, la produzione ha registrato un marcato calo del 26,9%, con la realizzazione di 221.885 veicoli. Rispetto al 2024, Stellantis ha perso ben un terzo della produzione di auto: -33,6% con 123.905 unità prodotte. I veicoli commerciali hanno chiuso il periodo a -16,3%, con una produzione di 97.980 esemplari.
I numeri, in sintesi, raccontano una storia molto amara e assai rischiosa per i lavoratori degli stabilimenti in Italia. Tutte le fabbriche Stellantis del nostro Paese hanno evidenziato una situazione peggiore di quella del 2024.
Si stima che per il 2025 saranno realizzati 440.000 veicoli in tutto e di questi soltanto 250.000 autovetture dovrebbero essere prodotte negli stabilimenti italiani. Si tratta di previsioni ben inferiori alla soglia delle 500.000 auto realizzate in Italia e preventivate precedentemente.
Ora si teme per il futuro degli operai. Il segretario generale Ferdinando Uliano ha dichiarato: “Non si intravedono segnali di ripresa entro fine anno. Anzi, il calo dei volumi e l’uso degli ammortizzatori sociali potrebbero aumentare, coinvolgendo già oggi quasi la metà della forza lavoro del gruppo.”
Quale futuro per Stellantis in Italia?
Il gruppo Italia Stellantis aveva fatto precise promesse: 2 miliardi investiti negli stabilimenti del Paese, 6 miliardi di acquisti da fornitori nazionali, con il target di 1 milione di auto prodotte in Italia entro il 2030. Tuttavia, gli obiettivi sembrano lontani.
Il segretario Fim-Cisl ha ricordato gli impegni presi: la piattaforma Small con i due nuovi modelli compatti a Pomigliano dal 2028, la nuova 500e a Mirafiori in aggiunta alla 500 ibrida - con volumi previsti a 5mila unità nell’anno; ibridizzazione delle auto nelle versioni elettriche tra il 2025 e 2026 a Melfi; produzione di una nuova gamma di veicoli commerciali ad Atessa; a Cassino dovrebbero sbarcare le versioni ibride delle full electric previste su Stelvio e Giulia e in aggiunta un nuovo modello top di gamma sempre su piattaforma large; a Modena si aspetta la collaborazione con Motor Valley per lanciare il progetto alto di gamma.
Che ne sarà di questo programma? Se lo chiedono i lavoratori di Stellantis, ma le risposte per ora sono vaghe o pessimiste.
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